Convenuti dal monte e dal piano …
Il convegno-seminario di Urbino è stato un successo, nei numeri e nella qualità. La sala stracolma, una grande attenzione, presenze da, quasi, tutta Italia (Roma, Livorno, Torino, Reggio Emilia, Rimini, Ancona, Fano). Ottimi interventi, una discussione finale ha qualificato l’evento come vissuto.

Grazie soprattutto a chi ha contribuito senza apparire: Fabrizio e Alessandro in primis. Con ugual gratitudine: Giovanni, Verena e Irena. Naturalmente Jiso, apposta da Parigi, Patrizia Gioia venuta da Milano. Il professor Alfieri senza il quale nulla sarebbe possibile. E poi gli studenti dell’Università di Urbino, nelle cui vite è entrata una folata di follia: quella del Diamante ovvero della possibilità che il paradiso non sia solo un sogno.

Inusitata mente, ad Urbino. Mercoledì 10 ottobre verrà presentato un libro della Stella. È un’occasione un poco speciale: quel libro è nato grazie all’amorevole collaborazione di tante persone, in primo luogo gli antichi e per sempre sconosciuti

Autori. Più recentemente hanno fattivamente collaborato affinché il libro vedesse la luce la Fondazione ARBOR, la Stella e l’Università di Urbino. Così è nata l’idea di fare come una piccola festa: riunire tutte quelle persone -a parte gli Autori dei quali rispettiamo il riserbo- e presentare il libro al dotto pubblico. Sarà presente, seppure per un breve saluto, il magnifico Rettore, prof. Stefano Pivato, e poi il decano della facoltà di Sociologia, professor Luigi Alfieri, Jiso Forzani e Kamada Shoki che appositamente giungeranno da Paris, la scrittrice Patrizia Gioia in arrivo da Milano, il neo prof. Gennaro Iorio da Bologna ed il sottoscritto. Hanno già annunciato la loro presenza le genti del gruppo zazen di Livorno, del gruppo di Torino e del gruppo di Fano. E tanti altri.
Siete invitati, a partecipare e a far conoscere l’evento.
E chi non sarà quel dì all’urbinata festa, dovrà dir sospirando: “io non c’era!”…

Buongiorno, l’estate è finita l’inverno è alle porte… Una volta, tanto tempo fa, il primo tema che “davano” a scuola era qualche cosa come “i frutti dell’autunno” o “torna l’autunno, pensieri e speranze”. Un’angoscia…
Poi il tempo passò, divenuti grandi anche i temi, continuano ma possiamo scegliere quali svolgere e quali no, a volte. Ho scelto di accettare di svolgere un tema, perché -seppure un poco pretenzioso- riguarda quella parte di noi che dall’antichità i buddisti hanno accettato di soddisfare tentando di non nuocere.

Parlo della curiosità dell’intelletto, di quella parte apparentemente “fuori” dal programma di lavoro del buddismo, ovvero la soluzione di duhkha, la liberazione dal disagio del vivere mentre si invecchia e si muore. Apparentemente, dico, perché nell’approccio al come soddisfare la nostra curiosità sulle cose dello spirito, lavorando con leggerezza e attenzione, seguendo il solito adagio del non trattenere, lasciar andare… ecco che invece di soddisfare quella curiosità, questa scompare, e ci troviamo nel pieno della -poco- trafficata strada buddista. Insomma, il 29 settembre, invece di sedermi in quel caffé andrò a Torino a parlare nientepopodimeno che del sorriso del Buddha. L’iniziativa la trovate descritta qui mentre l’intero programma si può scaricare qui.

Approfitto per segnalare, su un blog amico, la recensione di un libro di Dossetti, uomo di religione, monaco, con una grande esperienza della realtà sociale: Il Vangelo nella Storia. Conversazioni 1993-1995.

Nell’attesa che il Webmaster scenda tra i semplici mortali per condurli per mano nel Paese delle nuove forme, evitiamo la paralisi e continuiamo le pubblicazioni. La zattera sarà più pesante al momento del passaggio ma… chessarammai per il nostro Maestro del web? 😎

Oggi è con piacere che attiro la vostra attenzione su una novità. Si tratta della tesi di laurea, discussa a giugno a Urbino e premiata con 110 e lode, su un gruppo di argomenti che solitamente restano fuori dagli studi dei praticanti e degli studiosi: la mercificazione della religione buddista e le contaminazioni reciproche che negli ultimi 200 anni Oriente e Occidente si sono palleggiate nel formare quell’immaginario che va genericamente etichettato col nome di “buddismo”. Leggendola scopriremo, per esempio, che la meditazione come business non è un’idea occidentale e la purezza della pratica religiosa non è appannaggio dell’Oriente a fronte di un Occidente corruttore. Infine un capitolo dedicato alle nuove frontiere del buddismo: i medmob e la globalizzazione del sacro… Un servizio fotografico sui temi esposti completa il tutto.
Trovate la tesi in fondo a questa pagina oppure direttamente qui.

PS: l’esser stato relatore della tesi non mi esime dal cercare di essere obiettivo ma, certo, non facilita 😉

Correva il mese di Tinatepec dell’anno di Zoran. Lassù, nel Grande Web, dove osano i Webmasters, si era sparsa la voce: Pierinux ci farà passare la Grande Acqua, Nulla sarà più come prima. Gli scettici sibilavano un “Seee… come l’ultima volta, che poi se ne fece nulla… Altro che Nulla”.

Ma, nell’ombra, il piccolo grande webmaster lavorava lavorava, come un vero adepto del nordeste, dove prima viene il lavoro e poi tutto il resto. Che però non si sa cos’è, questo resto, perché a finire il lavoro, non ci è mai giunto nessuno.
Insomma, se avete notato che da tempo non ci sono nuovi post, se vi siete accorti che molte molte pagine del sito sembrano scomparse o, quando cliccate, rispondono “errore del server”, ecco la spiegazione: siamo a metà del guado. S’intravede l’altra sponda! Il webmaster ha costruito la zattera, si è messo a remare con mani piedi braccia gambe…
Il tempo che impiega una castagna a cadere e il sito sarà tutto nuovo, più bello e più grande che prìa…

In quel di Pesaro si è svolto l’incontro annunciato nel post precedente. Bravi tutti, molto interessanti 4

interventi: naturalmente quello di Jiso Forzani, ma anche quelli dei proff. Luigi Alfieri, Cristiano Bellei e della professoressa Antonella Fucecchi sono stati piacevoli e di alto livello. L’Università per la Pace, ente organizzatore, ha in programma altri incontri che non mancheremo di segnalarvi.
Vi offriamo ora il testo dell’intervento di Jiso Forzani: Le radici e le fronde: un’ipotesi buddista per un ruolo non conflittuale delle religioni nell’edificazione di un’Europa di tutti, 5 cartelle in pdf.

Sabato 14, c.m., a Pesaro un’occasione di riflessione tra diverse culture e religioni.

Ci sarà anche Jiso Forzani. Che, nel tempo essente, dirige l’ufficio europeo Soto Zen, a Paris. Organizza l’Università della Pace, di Ancona. Oltre a quella di Jiso segnalo due presenze interessanti: quella del professor Luigi Alfieri che parlerà del pluralismo religioso e quella del professor Cristiano Bellei che parlerà dei fondamenti del pensare religioso. Avvisando gli organizzatori della propria intenzione di partecipare l’ingresso è libero ed il pranzo gratuito.

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