Questa è la storia di Buddha e l’origine del buddismo. Il Buddha continuò ad andare in giro, a portare la sua testimonianza vivendo di elemosina. Trascorse così 45 anni, e molti furono suoi discepoli, fra cui suo figlio e sua moglie, che rincontrò. Dal suo insegnamento tramandato dai discepoli su come affrontare il problema della sofferenza e su come vivere la vita, prese forma quella religione che noi oggi chiamiamo buddismo.

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Dall’India quel pensiero e quel comportamento religioso si diffusero in tanti altri paesi: in Afganistan, in Persia, nello Sri Lanka, in Mongolia, in Cina, in Tibet, in Corea, in Giappone, in Vietnam, in Tailandia, in Cambogia, in Birmania ….. Oggi il buddismo giunge anche in Occidente, in Europa e in America. Ci sono tante diverse tradizioni buddiste, così come ci sono al mondo tante differenti tradizioni cristiane, ebraiche, islamiche… Ognuna delle tradizioni buddiste ha le sue forme, che riflettono le caratteristiche delle culture dei paesi in cui si sono sviluppate. Ma tutte si specchiano nell’esperienza di Siddhārtha, tutte prendono ispirazione dall’insegnamento e dall’esempio del Risvegliato, il saggio della stirpe dei Śākya, Śākyamuni detto il Buddha.

“Ho cotto il riso, ho munto le vacche” disse il pastore Dhaniyo, “abito con la mia gente sulla riva del fiume Mahī. La capanna è coperta, il fuoco arde. Quindi, o cielo, piovi pure, se tu lo desideri!”
“In me non c’è collera né aridità mentale” disse il Beato, “io dimoro per una sola notte sulla sponda del fiume Mahī, la capanna è scoperta, il fuoco è spento. Quindi, o cielo, piovi pure, se tu lo desideri!”.
(Suttanipāta, 18-19).

Redazione a cura de La Stella del Mattino, Comunità buddista Zen italiana
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