La questua tra lacrime e sorrisi. Di Kosho Uchiyama roshi
“… la questua non è un semplice modo per ottenere del cibo, ma un atteggiamento verso la vita, valido per tutti, anche per coloro i quali organizzano diversamente la propria esistenza”. Questa frase di Daitsu Tom Wright, traduttore inglese del testo, che troviamo nell’introduzione, svela appieno il senso per cui questo breve scritto abbia un’importanza speciale per chi intenda vivere una vita basata sullo zazen e più in generale sull’insegnamento buddista. Nel buddismo delle origini compare con grande rilievo un insegnamento detto Ottuplice Sentiero all’interno del quale si trova l’indicazione di procurarsi da vivere con “corretti mezzi di sostentamento”. Purtroppo pare che questa indicazione non abbia avuto in Occidente una considerazione adeguata. Molto raramente si trovano scritti o indicazioni relativamente a che cosa significhi “retti (in pali samma) mezzi di sostentamento”. Il rapporto con il denaro, il modo e la quantità in cui ce lo procuriamo, il suo utilizzo sono aspetti importanti, ineludibili per chiunque intenda praticare la via del Buddha. Questo piccolo scritto è una riflessione iniziale su questo argomento.
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