Oggi, in Italia, è sufficiente pagare una tassa per avere il diritto di uccidere gli animali del cielo, del bosco, del fiume. Non solo: quella tassa dà anche il diritto di entrare, armati, nei fondi privati, superando le recinzioni (se non sono a “norma anticaccia” e dotate di appositi cartelli), sino alle aie delle case agricole, senza nemmeno dover chiedere “permesso?”.
Ecco i motivi di questo scritto e del perché ho firmato (on line, con un costo di registrazione di 1€+IVA) la richiesta del referendum volto a limitare o contenere quello che considero un feroce retaggio del passato.
Chissà che Papa Bergoglio, questa volta, non dica una parola chiara sulla posizione della chiesa riguardo al comandamento “non uccidere”. Significa forse “non uccidere gli umani e, per tuo divertimento, fai pure strage degli altri viventi”?