Quando, nel 1990, la Stella pubblicò il Bendōwa, presidente della Marietti era don Antonio Balletto. Amico e sodale di don Gallo, fu tra i primi in Italia a lavorare in favore del dialogo interreligioso. Forse anche per questo accettò di pubblicare il testo di un allora pressoché sconosciuto buddista giapponese del XIII secolo, tradotto da un’improbabile gruppo italo-giapponese: la sua non fu certo una scelta di tipo speculativo. Purtroppo la collaborazione con lui non potè continuare: poco tempo dopo fu estromesso dalla Marietti. A Genova, si sa, l’attenzione all’economia è importante.
La traduzione del Bendōwa fu un lavoro difficile: avevamo pensato, primo errore, che prima di redigere il testo italiano dovevamo essere tutti d’accordo sia sul significato che sulla forma di ciascuna frase e, secondo errore, pensammo di mantenere questa linea sino alla fine. L’assenza di esperienza complicò ancora le cose ma tutto questo lavorìo produsse anche risultati: rivedendo ora il testo è evidente che le frasi, le singole parole sono state pesate accuratamente e per questo sono ancora valide. Ciò che è fatto con criterio, di solito, dura. Vi riproponiamo quindi il testo sostanzialmente senza variazioni, solo abbiamo aggiunto alcune note esplicative che speriamo siano d’aiuto al lettore. In tutto il lavoro si sente l’influenza di Kohō Watanabe che trasformò il giapponese del XIII secolo di Dōgen in quello dei giorni nostri e che ci sostenne per tutto il tempo che dedicammo alla traduzione. Questa nuova edizione è anche un modo per ricordarlo, a quasi un anno dalla sua morte. Si percepisce con grande vitalità il continuo paziente richiamo allo zazen.
Anche questa volta vi proponiamo il testo in due formati, .pdf ed .epub, per un diverso utilizzo, a stampa o digitale. In questa pagina potete trovare e scaricare liberamente ambedue le versioni del testo.