C
ome lo scorso anno BZ è “il tremendo”. Un’immagine, a specchio, del criceto che ha paura di uscire dalla ruota. Il tutto condito con l’umorismo che porta allo stallo (ma il bicchiere che cade fa pensare ad uno scacco): tragedia in salsa italiana.
Filosofando un po’, per un tempo che inizia un altro è finito, chiuso, andato. Si sa. Succede continuamente, ma a volte vorremmo il nuovo tentando di tenerci stretto il cadaverino del vecchio. Vorremmo che rimanesse tutto qui, per non perdere nulla delle nostre carabattole.
Dicono che il rimedio, la cura di questa coazione consista nel vedere, capire e considerare che perdita è guadagno, e poi, alé, si accetterà la perdita come se fosse una festa.
Secondo me è un’ottica un filino troppo buonista; mi ricorda affermazioni tipo “la vita è comunque bella”, “il mondo è meraviglioso”…
Perdita è perdita.
Libertà è perdita totale.