Buongiorno, l’estate è finita l’inverno è alle porte… Una volta, tanto tempo fa, il primo tema che “davano” a scuola era qualche cosa come “i frutti dell’autunno” o “torna l’autunno, pensieri e speranze”. Un’angoscia…
Poi il tempo passò, divenuti grandi anche i temi, continuano ma possiamo scegliere quali svolgere e quali no, a volte. Ho scelto di accettare di svolgere un tema, perché -seppure un poco pretenzioso- riguarda quella parte di noi che dall’antichità i buddisti hanno accettato di soddisfare tentando di non nuocere.
Parlo della curiosità dell’intelletto, di quella parte apparentemente “fuori” dal programma di lavoro del buddismo, ovvero la soluzione di duhkha, la liberazione dal disagio del vivere mentre si invecchia e si muore. Apparentemente, dico, perché nell’approccio al come soddisfare la nostra curiosità sulle cose dello spirito, lavorando con leggerezza e attenzione, seguendo il solito adagio del non trattenere, lasciar andare… ecco che invece di soddisfare quella curiosità, questa scompare, e ci troviamo nel pieno della -poco- trafficata strada buddista. Insomma, il 29 settembre, invece di sedermi in quel caffé andrò a Torino a parlare nientepopodimeno che del sorriso del Buddha. L’iniziativa la trovate descritta qui mentre l’intero programma si può scaricare qui.
Approfitto per segnalare, su un blog amico, la recensione di un libro di Dossetti, uomo di religione, monaco, con una grande esperienza della realtà sociale: Il Vangelo nella Storia. Conversazioni 1993-1995.