L‘amico Butchlazy con la sua chitarra ha prodotto un altro “pezzo” di bravura. Una cavalcata sulle colline del West…
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Lun, 10 Ago 2009
L‘amico Butchlazy con la sua chitarra ha prodotto un altro “pezzo” di bravura. Una cavalcata sulle colline del West…
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Dom, 9 Ago 2009
Trasforma l’ira con la gentilezza
e il male col bene,
la grettezza con la generosità
e la falsità con la rettitudine.
Se abbiamo freddo, troviamo il modo di scaldarci; non ci sottoponiamo
a ulteriore freddo. Se abbiamo fame, mangiamo; non ci priviamo ancora
di più di cibo. Se siamo arrabbiati, non combattiamo la rabbia con
ira; cerchiamo di essere gentili con questo essere che sta soffrendo.
Se siamo testimoni di una cattiva azione, generiamo sincera bontà e
freniamo l’impulso a rifiutare con un mero giudizio la persona che la
commette. A chi pensa che la grettezza auto-centrata sia il sentiero
verso l’appagamento, rispondiamo con la generosità . E con chi è
falso, parliamo in modo vero. Può non essere facile. Questa è la via
della trasformazione.
(Grazie a Chandra per la traduzione)
Ven, 7 Ago 2009
Quando, 2 anni e mezzo or sono, arrivò tua sorella (che però allora non era ancora sorella, o forse sì) scrissi: «Benvenuta, signorina Sara. Scusa per come trovi le “cose”. Sono alcune migliaia di anni che facciamo soprattutto guai. Questa volta, sapendo che arrivavi tu, avremmo dovuto far di meglio». Ecco, davvero volevamo mettere le cose a posto, ma un po’ perché non ci avevano avvisati che arrivavi tu, un po’ perché sai com’è … o, meglio, come saprai quando vorrai: le uniche cose da mettere a posto sono dentro di noi.
Ciao
mym
Mar, 4 Ago 2009
«Una persona ordinaria, o monaci, che non ha ricevuto gli insegnamenti […] concepisce la forma materiale nel modo seguente: “Questa è mia, questa sono io, questa è il mio sé”. […] così la sensazione: “Questa è
mia, questa sono io, questa è il mio sé”. Così vede la percezione: “Questa è mia, questa sono io, questa è il mio sé”. Così vede le formazioni: “Queste sono mie, queste sono io, queste sono il mio sé”. Essa vede nel modo seguente ciò che è visto, udito, toccato, conosciuto, incontrato, cercato e mentalmente considerato: