Settembre 2007


Dalla fervida inventiva di Cibì ancora una novità per il blog della Stella: la Divina Commedia vista, o sbirciata, attraverso alcuni versi -uno per canto, o quasi- seguiti da una traccia e raggruppati ogni volta da un’immagine.

L’ovra inconsummabile

(A cura di Cibì)

Perché, grazie al cielo, la Divina Commedia non si esaurisce in invettive e definizioni dogmatiche.
I versetti che presentiamo sono simultaneamente
A) da apprezzare decontestualizzati, e
B) da apprezzare inserendoli nel contesto tramite una lettura diretta dei Canti, urca ullallà.

INFERNO

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Canto 1

Aiutami da lei, famoso saggio!

[Dante lo grida a Virgilio nella selva oscura, riferendosi alla lupa – cupidigia – brama – desiderio]

Canto 3

Che balenò una luce vermiglia

[tra gli ignavi Dante disprezza Ponzio Pilato, “colui che fece per viltade il gran rifiuto”, ma poi, per contrappasso, si ritrova lui stesso ad assistere alla risurrezione di Gesù stando dalla parte dei soldati, cioè dei “cattivi”. Qui si segue l’ipotesi esegetica per cui “colui che fece ecc.” sia Pilato]

Canto 4

Oscura, profond’era e nebulosa

Democrito che il mondo a caso pone

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* UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “CARLO BO” – URBINO

Università di Urbino

Il Corso di Laurea Specialistica in Antropologia ed Epistemologia delle Religioni, istituito presso la Facoltà di Sociologia in collaborazione con la Facoltà di Lettere, Classe 72/S (Scienze delle Religioni),

a partire dall’A.A. 2006/2007 si trasforma in:

Corso di Laurea Specialistica in
Sociologia della multiculturalità.

Il secondo anno del nuovo Corso sarà articolato in due curricula: Politiche dell’integrazione sociale e Antropologia delle RELIGIONI.

Quest’ultimo recepirà quasi per intero gli insegnamenti di cristianesimo, buddismo, induismo e islamologia già presenti nell’attuale Corso di Laurea Specialistica in Antropologia ed Epistemologia delle Religioni.

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