Segnalazioni


La pagina contiene segnalazioni e suggerimenti giunti da confratelli, amici e conoscenti. Non sempre sono stati testati a fondo per saggiarne l'attendibilità l'effettiva importanza. Siete invitati a segnalarci le eventuali bufale, o semibufale, involontariamente pubblicate. Grazie

Sul nuovo numero de La Stella del Mattino, la rivista trimestrale della Comunità, è stata pubblicata la traduzione di un intervista a Watanabe Koho roshi. Watanabe roshi è stato abate di Antaiji

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nel periodo in cui il monastero rinunciò alla comodità ed allo stress di una vita di città per trasferirsi tra le montagne. Il monastero venne ricostruito in un luogo così impervio da essere irraggiungibile per molti mesi all’anno a causa delle tempeste di neve, che praticamente ne sigillano l’ingresso per lunghi periodi. L’idea di trasferirsi, la scelta del luogo, la realizzazione di questo progetto furono innovazioni introdotte dal roshi e per le quali è, ancora oggi, criticato dall’establishment della chiesa buddista zen giapponese.

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Gli undici anni in cui Watanabe roshi ed il gruppo da lui diretto vissero su quelle montagne sono stati un periodo unico, forse irripetibile, di tutta la storia del buddismo zen. Si sono poste le basi per una possibilità religiosa per il mondo dell’era della modernità.

A seguire un brano dell’intervista che riprende un argomento trattato ultimamente su queste pagine: la pratica ed il rapporto con gli altri.

D: C’è una differenza se la ricerca interiore viene fatta da soli o in gruppo?

R: La ricerca interiore non è mai disgiunta dall’altro, è sì un percorso individuale ma implica sempre gli altri. Nella tradizione shintoista, ad esempio, si fa una volta all’anno un pellegrinaggio in ottantotto luoghi diversi; di questo pellegrinaggio si dice che si fa da soli, ma contemporaneamente in due. L’individualismo è un prodotto tipico della società occidentale: se interpreto in quest’ottica la frase di S. Paolo che dice “io sono libero da tutti”, sarò portato a pensare che sia un invito all’individualismo. Nel buddhismo, invece, l’obiettivo è di liberarsi anche da quest’io, per ritrovare un unione con il tutto. Personalmente non invito ad affidarsi a qualcun altro o a farne del tutto a meno, si tratta invece di capire che cosa uno vuole imparare dalla vita e da lì cercare le persone e le cose che possono aiutarci a raggiungere l’obiettivo. Non è questione di guidare né di essere guidati, nel buddhismo non c’è né maestro e né discepolo, ma si tratta di pensare insieme, anche se è molto comodo lasciare che sia qualcun altro a indicare la via.
Leggi l’intera intervista

(Qui alcune immagini di Antaiji)

Il
ha organizzato una raccolta di firme per proporre una legge di iniziativa popolare per impedire che l’acqua, tutta l’acqua, diventi proprietà privata, merce da vendersi a caro prezzo sfruttando la nostra necessità ad accedervi.

Il secondo comma del secondo articolo della legge prevede che si stabilisca che:

“L’acqua è un bene finito, indispensabile all’esistenza di tutti gli esseri viventi. Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e non mercificabili e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà. Qualsiasi uso delle acque è effettuato salvaguardando le aspettative e i diritti delle generazioni future a fruire di un integro patrimonio ambientale….”.

Per conoscere la proposta di legge e come partecipare alla necessaria raccolta firme, potete consultare qui il sito del Forum

SOGNO LAMERICANO, E-Book di Paola Ducato e Dario Rivarossa

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Un saggio di Paola Ducato e Dario Rivarossa sull’insegnamento della storia dell’emigrazione attraverso il cinema. Ad uso dei docenti di storia delle scuole medie superiori.

… è il risultato di un lavoro svolto nell’arco di due anni scolastici, 2004-2005 e 2005-2006, con le classi V del Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Perugia…

… Una più ampia riflessione dei rapporti tra cinema e storia avviene in Europa negli anni ’50 e ’60, anche se la cultura ufficiale stenta ancora ad attribuire al cinema la dignità d’arte maggiore. Sarà Marc Bloch, fondatore della rivista “Annales”, tra i primi ad attribuire al film un ruolo tutt’altro che marginale grazie alla sua capacità di riflettere sui fenomeni di lunga durata…

Nelle schede:

SACCO E VANZETTI, di Giuliano Montaldo
IL CAMMINO DELLA SPERANZA, di Pietro Germi
PANE E CIOCCOLATA, di Franco Brusati
COSÌ RIDEVANO, di Gianni Amelio
LAMERICA, di Gianni Amelio
PUMMARÒ, di Michele Placido
AFRICA FOR AFRICA

Muhammad Yunus, premio Nobel 2006 per la pace, è l’iniziatore del microcredito nel suo Paese, il Bangladesh.

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Ha fondato la Grameen Bank, una banca che lavora per le persone non per il denaro. Sembra una banalità, ma conoscete una banca che si adoperi per la salute finanziaria dei suoi clienti e non per il proprio esclusivo guadagno? E’ raro che il guadagno delle banche sia realizzato a scapito degli interessi dei clienti?
Bebbe Grillo ha pubblicato un piccolo filmato, realizzato durante un recente incontro con Yunus: parole interessanti sull’operato del sistema bancario – vedi anche il post sul blog di Beppe Grillo.

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E’ frutto di una collaborazione tra la Sanofi Aventis e Msf
Il medicinale non ha alcun brevetto, chiunque lo può produrre

di Carlo Toscanda Repubblica

Distribuzione della Malaria

GINEVRA – Il primo marzo verrà lanciato un farmaco contro la malaria che si può definire rivoluzionario: non è coperto da brevetto, può essere copiato da chiunque e, più semplicemente, non ha come scopo il profitto. L’Asaq, questo il suo nome, è frutto di una collaborazione tra “Drugs for Neglected Diseases Initiative” (Dndi), ente non profit di ricerca e sviluppo fondato nel 2003 da Medici Senza Frontiere, e il laboratorio farmaceutico francese Sanofi-Aventis. E’ il primo farmaco prodotto secondo i criteri del Dndi che rappresentano novità assolute, tanto che il supplemento economico del quotidiano francese “Le Monde” gli ha dedicato la sua prima pagina, definendolo nel titolo “Il farmaco che sconvolge l’industria farmaceutica”.

Il prezzo di un trattamento intero non dovrebbe superare 1 dollaro per un adulto e la metà per un bambino. Il farmaco deve il nome alla sua combinazione a dosaggio fisso di Artesunate (AS) e Amodiaquine (AQ) ed è il primo nato da una collaborazione tra il settore pubblico e privato. La semplice esistenza dell’Asaq testimonia sopratutto della nascita di un nuovo modo, ancora sperimentale, di proggettare, sviluppare e produrre farmaci.

(altro…)

Ogni tanto, il gruppo zazen di Fano organizza una giornata dedicata allo zazen con il seguente orario:

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08.00 – 08,30 zz
08.30 – 08.40 kin hin
08.40 – 09.10 zz
09.10 – 09.20 kin hin
09.20 – 09.50 zz
09,50 – 10.00 kin hin
10.00 – 10.30 zz
10.30 – 10.40 kin hin
10.40 – 11.10 zz
11.10 – 11.20 kin hin
11.20 – 11.50 zz

Pausa pranzo

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12.40 – 13.10 zz
13,10 – 13.20 kin hin
13.20 – 13.50 zz
13.50 – 14.00 kin hin
14.00 – 14.30 zz
14.30 – 14.40 kin hin
14.40 – 15.10 zz
15,10 – 15,20 kin hin
15,20 – 15,50 zz
15,50 – 16,00 kin hin
16,00 – 16,30 zz
Ringraziamento.

IMMAGINI E RELIGIONI

Un percorso in tre anni per capire come tre grandi religioni, Buddismo, Ebraismo e Islam, sono state rappresentate sullo schermo. Il loro rapporto con l’immagine e i mass-media.

Dal 27 febbraio al 4 marzo, al cinema Gnomo – via Lanzone 30/a, Milano:

Anno I: “Il Buddismo e il cinema”
(trovate qui un’introduzione all’argomento)

Dalla prima improvvisa comparsa del buddismo al Festival di Venezia del 1956 (L’arpa birmana) alle mode hollywoodiane degli anni ’90, all’ondata di film “autentici”, capeggiati da Kim Ki Duk. La rassegna è a cura di C.S.C. Ikon Team e ACEC-Associazione Cattolica Esercenti Cinema in collaborazione con Milano Cinema.

PROGRAMMA:
Martedì 27 febbraio:
17,30: Presentazione della rassegna, a cura di Giulio Martini.
18.00: Samsara (2001, 35mm o dvd, 138’) di Nalim Pam.
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Storia esemplare della vita tra i flutti del mondo (“samsara” ) e della vocazione di un monaco buddista.
20.30: Primavera, estate, autunno inverno e… ancora primavera (2003, 35mm o dvd, 103’) di Kim Ki Duk. La storia di un vecchio monaco e del suo piccolo allievo su un’isola in mezzo a un lago e della sua lenta adesione al Buddismo.
22.30: La coppa (1999, 35mm o dvd, 93’) di Khyentse Norbu. La modernità vista attraverso il calcio a contatto con la sensibilità buddista.

Mercoledì 28 febbraio:
18.00: La samaritana (2004 35mm o dvd, 95’) di Kim Ki Duk. Due minorenni coreane divengono prostitute in una confusa commistione di buddismo, cristianesimo, sentimenti soffocati e violenza esposta.
20.00: L’arpa birmana (1956 dvd, 116’) di Kon Ichikawa. Il primo grande film che fa sentire in occidente la sensibilità del buddismo. La storia di un militare giapponese che durante la guerra si converte e si fa monaco.
22.30: L’arco (2005, 35mm o dvd, 90’) di Kim Ki Duk. La storia di un arciere – e della sua futura sposa/indovina e minorenne su una barca dedicata a Buddha. L’idea di un “matrimonio impossibile” secondo i riti che è l’eterna riproposta e sconfitta “arco vitale”.

Giovedì 1 marzo:
18.00: Nirvana (1997, 111’) di Gabriele Salvatores. Una visione italiana dei concetti buddisti, in un film che sposa la moda orientaleggiante giunta in Occidente.
20.00: Ferro 3 (2004, 90’) di Kim Ki Duk. La metafora della ricerca di un luogo dove l’animo possa vivere in pace, in una mescolanza di tematiche buddiste e di confronti con la modernità urbanistica e tecnologica e le sue tensioni.
22.00: Matrix (1999, 136’) di Andry e Larry Wachowsky. Una sorta di versione post-moderna e fantascientifica dell’ascesi e dell’esperienza spirituale del buddismo, tra mondi virtuali e trasmigrazioni di vario genere.

Venerdì 2 marzo:
18.00: L’arpa birmana (116’) – replica
20.00: Il Piccolo Buddha (1993, 165’) di Bernardo Bertolucci. La versione hollywoodiana della tradizionale ricerca del “Nuovo Lama” tra interpretazioni psicoanalitiche e mix di suggestioni cristiane
22.45: La samaritana (‘95’) – replica

Sabato 3 marzo:
10.30: Samsara – replica
16.00: Primavera, estate, autunno, inverno e ancora… primavera (103’) – replica
18.00: Ferro 3 ( 90’) – replica
20.00: Time – (2006 -97’) di Kim Ki Duk. Un intervento chirurgico modifica il volto dell’innamorata. Ne nascono equivoci e complicazioni, finché anche lui non decide di andare dal chirurgo. Una singolare variazione sul tema pirandelliano della “maschera ed il volto” in chiave buddista.
22.00: Il Piccolo Buddha (1993, 165’) – replica

Domenica 4 marzo:
10.30: Primavera, estate, autunno, inverno e ancora… primavera – (103) replica
15.30: Tavola rotonda – presentazione del I° Volume della Collana “Immagini e Religioni” – Il Buddismo nel cinema in Occidente. Relatori: Mauricio Yushin Marassi, monaco buddista, p. Luciano Mazzocchi, autore di una Lettura dei Vangeli in chiave buddista, Paolo Colombo del CEEP Centro Ecumenico delle ACLI, modera: Giulio Martini critico cinematografico. Invitata: Liliana Cavani autrice di Milarepa, un film coraggioso e originale che per primo (girato in Italia ed in particolare in Abruzzo nel 1973) racconta la storia umana e spirituale di una grande personalità del Buddismo.
18.00: Time (97’) – replica
20.00: Nirvana (111’) – replica
22.00: L’arco ( 90’) – replica

Cinema Gnomo Via Lanzone, 30/A (Vicolo Sant’Agostino) 20123 Milano – Tel. 02. 804125 Mezzi pubblici MM1, MM2, 94, 50, 58, 14, 2

Ingresso, valido per tutte le proiezioni della giornata: € 4,10, ridotto € 2,60
Tessera annuale obbligatoria: € 2,60
I possessori della tessera Milano Cinema hanno diritto a:
sconto 50% sull’acquisto dei biglietti al Teatro Franco Parenti
sconto 15% sui corsi annuali e del 5% sui seminari di Studio Laboratorio dell’Attore
vedi: www.studiolaboratoriodellattore.it
Per informazioni: Milano Cinema, Tel. 02 88462452 – 51 – 60
fax: 02 88462315
email: culturas.cinema@comune.milano.it

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