Gio, 21 Set 2006
Nelle sue Confessioni, sant’Agostino ci ha regalato due brani altissimi: quello della morte di sua madre Monica (deogratias!) e quello in cui scrive: “Non esistono il presente, il passato e il futuro, ma solo il presente del presente, il presente del passato e il presente del futuro”. Ed è sempre il vescovo di Ippona ad affermare che il racconto della Genesi, con la creazione del mondo in sei giorni, va interpretato allegoricamente. Non va certo preso alla lettera, perché l’universo è nato totum simul, tutto in simultanea. Ma quando è nato? Perché a quel punto, e non prima? Questa è una domanda oziosa, ci mette in guardia Agostino, perché il tempo si dà con il mondo, non al di fuori o prima di esso. Il “prima”, semplicemente, non esiste.