Generali


Laico natal

Io non ci trovo niente di speciale
in questa ricorrenza del Natale,
perché il racconto della nuda grotta
in cui la solitudine si è rotta,
quando è venuto al mondo il dio bambino
in carne, a riscattarci dal destino
che a ciascun nato finalmente incombe
di evaporare come schiuma d’onde,
mi lascia, lo confesso, indifferente:
sappiamo tutti che non cambia niente,
si continua a morire come prima,
la rosa porta sempre la sua spina,
del male non si estingue mai la vena,
ogni giorno trascina la sua pena,
come quel bimbo stesso, ormai cresciuto,
onestamente ha un dì riconosciuto.

Ma se c’è un giorno all’anno sulla Terra,
in cui, stanchi di smania di potere,
di farsi male giocando alla guerra,
nel convincersi a credere e a volere,
l’uomo la donna il giovane ed il vecchio
deponendo sia il Libro sia lo Specchio,
si riposano in festa tutti assieme,
nell’ascolto di quel pianto innocente
canto corale d’ogni primo fiato
alba del mondo di ogni nuovo nato
filo passato futuro e presente
singolo evento e storia dell’insieme,
allora sì che lo festeggio anch’io
quel giorno che è di tutti, e pure mio:
e trovo il senso umano e universale
di augurarsi l’un l’altro: Buon Natale!

gjf mym

by butchlazy

Ecco, per la penna di dr, la nuova puntata di Interviste Intraviste:

Gottfried

“Notate?” ci dice, indicando una curva complessa tracciata dal computer.

Ehm, che dovremmo notare?
“Il fatto che i conti tornano, eppure non tornano. La curva è perfetta così, ma in teoria avrebbe dovuto essere diversa.”

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E quindi?
“Quindi, dietro ogni calcolo c’è qualcosa che ci sfugge, però è proprio quel qualcosa a far sì che il calcolo riesca.”

Le piace parlare per indovinelli.
“Mi piace parlare per allusioni. Sarebbe un incubo se la matematica si riducesse a un paio di linee, un paio di freccette, et voilà! La matematica è non solo più divertente, ma più veritiera, se diventa un racconto.”

Di che cosa?…

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Da Butchlazy, un virtuoso amico della Stella, riceviamo un video musicale che volentieri pubblichiamo. Un altro esempio di quella che l’autore è d’accordo a considerare come “musica mantrica”.
Acoustic guitar:

L’assemblea generale dell’Onu ha votato, oggi, a favore di una moratoria contro la pena di morte nel mondo. L’Assemblea generale dell’Onu ha approvato la risoluzione per la moratoria contro la pena di morte nel mondo con 104 voti a favore, 54 contro e 29 astenuti.

La moratoria è stata approvata alle 11,45 ora di New York, le 17,45 in Italia, dopo le dichiarazioni di voto contrarie di Antigua e Barbuda, Barbados, Singapore e Nigeria e quella favorevole del rappresentante del Messico. Il 15 novembre scorso, la Terza commissione dell’Assemblea generale aveva approvato la moratoria con 99 voti a favore, 52 contrari e 33 astenuti.

Leggi tutta la notizia su RaiNews24

Insolitamente per queste pagine, pubblichiamo una richiesta di dialogo da parte di un praticante di zazen. Spesso abbiamo sentito dire che è “proprio ciò che manca” al nostro sito. Ci pareva insulso inventarci interventi fittizi: ora che l’intervento c’è ve lo proponiamo. Chissà se l’argomento smuoverà l’inveterata ritrosia ad intervenire dei nostri lettori?

Mi chiamo River, ho 50 anni, mi sono avvicinato allo Zazen

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circa due anni fa guidato da M.Y.M., vorrei raccontarvi la mia esperienza.
Inizio col dirvi che non sono un praticante diligente, frequento senza costanza, le mie gambe sono sempre mal incrociate e tengo spesso gli occhi chiusi…

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Riceviamo e volentieri pubblichiamo un’amara riflessione sulle condizioni di lavoro in Italia. È una visuale “dal di dentro”: l’autore è stato per molti anni impegnato come dirigente nel settore prevenzione e sicurezza sul lavoro.

I giorni del cordoglio

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Vi piacciono le storie a lieto fine? Be’, oggi non è la vostra giornata: quella che vi voglio raccontare è la storia dei morti sul lavoro in Italia. Un storiaccia a cui molti contribuiscono. Anche solo non volendo sapere nulla.
Questa volta provate a metterci un poco di pazienza, e di attenzione: mille morti all’anno meritano due pagine di attenzione.

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È arrivata l’ultima puntata de All’ombra del Partenone, la rubrica di cultura greca. Anche questa volta C.C. offre una traduzione originale del testo antico, in forma filante e chiara.

Caverne e cavernicoli

“Gli uomini sono come in sotterranea dimora che ha la forma di una caverna. E questa caverna presenta l’ingresso spalancato e rivolto alla luce, esteso quanto la caverna è larga. Qui fin da fanciulli, in ceppi le gambe e il collo, gente cui si concede soltanto restare in quel luogo; guardar soltanto davanti a sé;

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