Generali


Chiunque abbia un passato ha tra le sue pieghe un pensiero, qualcuno a cui dedicare la morbida musica che Butchlazy ci presenta: “Dove sei?”

Con un poco di ritardo pubblichiamo la consueta “puntata” di Interviste Intraviste.

Edgar

Durante la pausa pranzo intravedo per caso il noto scrittore a un tavolino del bar e mi precipito dentro. Lui ha appena terminato di scolare una bottiglia di gin e ne sta ordinando un’altra.

Scusi l’intrusione. Accetterebbe un’intervista al volo?
“Perché no… Vuole favorire?”

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No, grazie. Ehi, andiamoci piano con quella roba!
“È tutta generosità nei confronti dei miei nemici. Così, quando verrò trovato cadavere, potranno sempre scaricare la colpa sul delirium tremens.”

Una vita all’insegna dell’horror, eh?
“Perché, dove lo vede?”

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Torna su queste pagine la cultura classica con un elzeviro a cura di C.C. Trovate qui gli altri articoli della serie All’ombra del Partenone.

Gli dei falsi e bugiardi

Gli dei della Grecia sono stati così qualificati da Dante, in un’epoca in cui il concetto di dialogo interreligioso era di là da venire e, nell’ipotesi irreale che a qualcuno fosse venuta la fantasia di proporlo, costui sarebbe stato bruciato sul rogo come eretico.

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La chiesa di Roma era la sola detentrice dell’unica verità, in campo religioso e non solo: i dettami di essa informavano tutti gli aspetti della vita pubblica e privata, dai princìpi cui doveva attenersi l’imperatore fino ai piccoli gesti della quotidianità di ognuno.

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L’amico Butchlazy ha pubblicato un altro video-clip della sua musica, vagamente ipnotica, dal titolo Nothing to say. Ve lo proponiamo volentieri

Al Senato, lo “scrigno della democrazia” come lo ha definito un po’ pomposamente Prodi, chi ha votato in modo difforme dalle indicazioni di scuderia ma in ossequio al vincolo liberamente preso con un presidente del consiglio, è stato gratificato di insulti da trivio, addirittura gli hanno sputato addosso.

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Non da una sola persona ma da un intero gruppo. Che si dice cristiano, cattolico, moderato e che rivendica per sé e per il proprio capo, Mastella, il diritto di gestire il potere amministrativo e politico con metodi di discriminazione e scelta non molto dissimili dal sistema camorrista. Perché così fan tutti, sostengono.
Mastella Clemente, da Ceppaloni, è stato per venti mesi il ministro della giustizia del governo italiano. Sì, è vero, siamo vaccinati, abbiamo avuto governi con Pomicino al bilancio, De Lorenzo alla sanità e Gava (!) alla giustizia. Poi, addirittura, Previti alla difesa, Calderoli vicepresidente del senato.
Però proprio questo è anche il momento in cui la chiesa cattolica…

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Nell’Ambito Cristiano della Stella padre Luciano scrive:

Mi dispiace che il cardinal Ruini e altri vogliano azzerare la carica di riflessione che l’incidente della disdetta della visita del papa alla Sapienza può e deve suscitare, sia nella chiesa come nel mondo della scienza. L’azzeramento è quello banale di ricavare dall’incidente, al posto della riflessione, soltanto uno sterile vittimismo che chiude in se stessi. Solo stasera ho sentito della notizia di convocare i fedeli in P.zza San Pietro domenica prossima e arrivo tardi con questo commento. Come prete soffro per questo comportamento debole e vittimistico. Molto più vero riflettere e non tagliare i ponti. Ciao. P.Luciano

Qui trovate un comunicato di Comunione e Liberazione sull’avvenimento assieme agli altri commenti.
Tempo permettendo ascolterei tutti, persino i negazionisti dell’olocausto. Anche se spero di non doverlo mai fare, ovviamente. Nel caso specifico penso sia esecrabile che il signor Ratzinger non abbia potuto parlare alla Sapienza, ma non mi pare valga la pena di caricarlo di vittimismo (ho sentito dire: danno voce ai terroristi islamici e zittiscono noi cattolici…) o addirittura di sentori di guerra di religione.
Su papa Ratzinger un punto di vista irrituale ma interessante è quello di Massimo Mazzucco

Oggi in Giappone, nella quasi totalità dei casi (1), gli appartenenti al Soto Zen, ben lungi dall’essere “monaci zen” dediti allo zazen, al lavoro manuale ed allo studio, sono preti ordinati ancora bambini dal padre da cui hanno poi ereditato la conduzione del tempio di famiglia.

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Tempio nel quale l’attività principale, per non dire l’unica, consiste nella celebrazione, a pagamento, di funerali o cerimonie di commemorazione dei defunti.
Questo sistema si perpetua da molte generazioni grazie ai senmon sodo, centri di educazione del clero, in cui si svolgono le ango (2), periodi di tre mesi ciascuno dedicati all’educazione intensiva alle cerimonie e alla minuziosa etichetta di origine confuciana che governa la vita dei templi. Ogni prete deve trascorrere almeno tre mesi in un senmon sodo per ottenere la “patente”, detta kyoshi in giapponese, che gli permette di esercitare legalmente il mestiere. In base alla quantità di tempo trascorsa in quei luoghi ed ai ruoli ivi ricoperti si articola una gerarchia clericale complicatissima che ordina la piramide del clero.

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