Ven, 21 Mar 2008
“Qualcosa per cui vivere, abbastanza grande per cui morire…”
Scritto da mym in Generali , SegnalazioniNessun Commento
… Un popolo pacifico, con una propria lingua e cultura – intesa come modo di porsi di fronte agli eventi della vita quotidiana e alle attese ideali – con una religione intrinsecamente nonviolenta, subisce da decenni aggressioni di ogni tipo, le più pericolose delle quali sono quelli interiori e morali: il fatto che periodicamente folle di giovani e meno giovani, di monaci e di civili si ribellino con proteste prive di qualsiasi possibilità di successo…
Il blog di Protonutrizione segnala un interessante articolo di Enzo Bianchi sulla situazione tibetana. Come già a proposito dei monaci birmani, il priore di Bose esprime un punto di visto originale e “religioso” su una vicenda nel quale la politica pare incapace di assumere posizioni responsabili e chiare. A parte la recente presa di posizione di Nancy Pelosi, presidente della Camera dei Rappresentanti degli USA. Di cui attendiamo con attenzione gli sviluppi, per capire se è solo una risposta (per ammorbidire la posizione americana di fronte al mondo) alla dichiarazione di Bush che intende partecipare di persona all’inaugurazione delle Olimpiadi cinesi, oppure se è un’onesta assunzione di responsabilità.
Qui trovate l’articolo completo di Enzo Bianchi