Generali


La Santa Sede boccia il progetto di una depenalizzazione universale dell’omosessualità. Un’iniziativa presa dalla presidenza di turno francese dell’Unione europea e accolta da tutti i 27 Paesi della Ue. Dichiara mons. Celestino Migliore, osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite: “L’Onu non deve depenalizzare l’omosessualità come richiesto dalla Francia, ciò porterebbe a nuove discriminazioni in quanto gli Stati che non riconoscono le unioni gay verranno messi alla gogna”. E padre Federico Lombardi aggiunge: “Con una dichiarazione di valore politico, sottoscritta da un gruppo di Paesi, si chiede agli Stati ed ai meccanismi internazionali di attuazione e controllo dei diritti umani di aggiungere nuove categorie protette dalla discriminazione, senza tener conto che, se adottate, esse creeranno nuove e implacabili discriminazioni”.
Vi sono nove Paesi in cui vi è la pena di morte per il “reato” di omosessualità, altri nove nei quali si rischia l’ergastolo, una miriade (e non solo Paesi islamici, ecco la mappa completa) dove si rischiano da svariati anni di carcere alla fustigazione.
Complimenti alla “Santa” Sede

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Povero Cristo, in che mani sei finito.

PS: ringrazio l’autore della vignetta: non trovo più il sito da cui l’ho tratta

RETE BUDDHISTA PIEMONTE / 2008

All’inizio di ottobre abbiamo annunciato la ripresa degli incontri interbuddisti a Torino tra gruppi di pratica e praticanti indipendenti che si son dati nome Rete Buddista del Piemonte. Il 18 ottobre si è svolto l’ultimo di questi incontri.
Qui di seguito riportiamo una sintesi della cronaca di quella giornata

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È uscito il nuovo numero (13) di Buddazot, l’unico fumetto veramente buddista, a cura di Paolo Sacchi, purtroppo mancante di una pagina che non abbiamo potuto pubblicare qui, ma che con un minimo di ricerca potrà essere reperita altrove.

È un virtuoso della chitarra ma “non sa solo suonare” (Cheyenne in C’era una volta il West), Butclazy le chitarre le modifica, le cura come bambine e poi le sa anche fotografare

Ancora una puntata dell’intruso di Cibì, con un’inquietante omonimia, almeno si spera che di questo si tratti. Se qualcuno ha informazioni diverse è pregato di palesarsi.

INTRUSO, FRATELLO MIO / 6

Nel 1470 a Salussola, nel Biellese, Giovanna Monduro è accusata di gettare il malocchio e d’aver ucciso un bambino con i suoi sortilegi, mediante soffocamento. Dopo un primo interrogatorio sotto giuramento in cui nega ogni addebito, il 15 febbraio del 1470 è posta alla tortura ma continua a dichiararsi innocente finché, il 20 febbraio, confessa le proprie colpe: asserisce d’aver avuto rapporti carnali con un diavolo di nome Zen, ma d’aver provato scarso piacere.

(Da: Michele Ruggiero, Streghe e diavoli in Piemonte, Editrice Piemonte in Bancarella, Torino 1971, pagg. 98-99)

A
lcuni giorni or sono un quotidiano ha pubblicato il discorso pronunciato quasi 60 anni fa da Piero Calamandrei, docente universitario, giornalista, politico. Mi ha impressionato per l’assoluta attualità, la precisione di un’analisi che fa pensare ad una sorta di profezia laica, una capacità così acuta di leggere la realtà da poterla rappresentare in modo valido oggi e sempre; comprendendo in quel “sempre” il tempo in cui la struttura base di questa realtà sociale si riproduce: se un giorno, poniamo, non vi fosse più una società organizzata anche le profezie a proposito verrebbero a cadere.
Vi propongo uno stralcio del testo del discorso

Piero Calamandrei III Congresso in difesa della Scuola nazionale, Roma 11 febbraio 1950:
Facciamo l’ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza.
Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito?
Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle.

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Vi presentiamo oggi una scheda molto articolata, inviataci da GI, a proposito di un testo particolarmente complesso, uno di quei libri che hanno l’ardire di prendere in considerazione le religioni mondiali tentando di darne un quadro complessivo e comparato. L’autore, insegnate all’Università di Urbino, è prete cattolico.

Aldo Natale Terrin, Introduzione allo studio comparato delle religioni, Morcelliana, Brescia 1991-1998.

Il testo si apre con un piano dell’opera.
Terrin presenta il lavoro che svilupperà nelle pagine successive e le difficoltà che vuole affrontare.
Il tema, come si evince dal titolo, è letteralmente sterminato.
Quest’aspetto si nota in modo immediato nei primi capitoli dell’opera: si affronta in maniera sintetica lo sviluppo teoretico della disciplina “storia delle religioni”.
Si presentano le varie scuole, ovvero: Marburgo, Chicago, Lancaster, la Scuola Italiana ecc.
(Trovate qui: Introduzione allo studio comparato delle religioni il resto della scheda)

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