Generali


Ahi stirpi di mortali, come uguale al niente io calcolo la vostra vita! Quale uomo, quale riporta più felicità che apparire felice, e declinare non appena felice sia apparso? (Edipo re v.1186-92).

Così termina la puntata odierna de All’ombra del Partenone. Quanto conta (per noi e per tutti) la realtà che mostriamo, la nostra recita quotidiana? Vivere secondo la forma ha qualche vantaggio profondo? Oppure soddisfatta la vanità restano solo macerie?
Questo è il tema che CC sottopone alla nostra attenzione attraverso la sua ricostruzione-traduzione dell’Edipo re

Il complesso di Edipo

“Io ti dico: quest’uomo che da tempo cerchi per l’uccisione di Laio minacciando ed emettendo proclami, questo è qui. Straniero, si dice, qui emigrato, ma poi sarà chiaro che è nativo di Tebe né si rallegrerà per questa sorte: infatti cieco mentre prima vedeva, povero invece di ricco, se ne andrà in terra straniera tastando col bastone la terra davanti a sé. Sarà chiaro che è dei propri figli fratello e padre, e della donna da cui nacque figlio e sposo, e del padre consanguineo e uccisore…” (Sofocle, Edipo re, v. 449-460).

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Le temps file ses jours

Molti di voi erano presenti, altri lo hanno saputo via e-mail, altri ancora non lo sanno. Il 19 aprile la Casa di Galgagnano, sino ad ora sede centrale della Stella del Mattino ed unica sede residenziale, ha terminato la sua attività ed ha chiuso i battenti, a parte le incombenze tecniche che si protrarranno ancora per qualche tempo. Un esperienza iniziata circa 15 anni or sono, figlia di un impulso iniziale in tutto o in parte esaurito, richiede un’eutanasia per lasciare spazio incondizionato al nuovo.

Che in quanto tale non ha ancora forma. Non vi sarà più, per poco o per sempre, un luogo fisico della Stella del Mattino nel quale le persone si possano riunire e soggiornare. La fine di un’era, l’inizio di un’altra.
Contemporaneamente vi è un cambio nella distribuzione delle responsabilità: Jiso Giuseppe Forzani lascia la conduzione della Comunità Stella del Mattino e tale responsabilità è affidata a Mauricio Yushin Marassi.
Potete leggere qui l’annuncio di Jiso, annuncio che è anche l’ultimo post pubblicato sulla pagina dedicata alla Casa di Galgagnano, pagina che rimane come archivio delle attività svolte in questi anni.

L’amico G.S., che oggi si sposa ed al quale auguriamo la serenità in tutte le innumerevoli, incredibili, impensabili gioie del matrimonio, ci invia una poesia di Ryokan:

Null’altro da offrire;
sii paziente e guarda
un fiore di loto
in un piccolo vaso.
 みあへする         Miahe suru 
ものこそなけれ monokoso nakere
小 瓶なる ogame naru
蓮の花を hachisuno hana wo
見つつしのばせ mitsutsu shinobase

Ryokan, 良寛, nato a Izumozaki (Niigata), 1758-1831, monaco zen, poeta e calligrafo; nell’omaggio del premio Nobel Kawabata Yasunari “perseguì la letteratura nello spirito buddhista di un viso sorridente e gentili parole”.

Azzeramento
(Divenire l’ essere p. 69)

Ecco infine l’azzeramento

Il vento ha spazzato ogni cosa

Entra in una porta vuota

Senza fischio

Senza ostacolo

Dolce Mapie

Ecco il salto

Entra ed esce

Passa

Se il vento si posa

In questa terra senza foglie

Quale albero darà gemma,

Da quale frutto

Ricevere nutrimento

SC, 11 04 09 h.9.35

> …quel balzo al di là è qualcosa che si compie con il corpo e con lo
spirito, non con lo spirito soltanto. (Divenire l’essere pag. 70)

Una vignetta di Gianfalco

Ecco la terza puntata di Alan Lasting, sempre per la penna di dr. Certo che per essere uno sconosciuto ai più questo Alan la sapeva lunga. Il tuffo nel vuoto che annulla le differenze sì che ogni punto è il centro … non è discorso da pianerottolo. Non sapevo che l’haiku d’autore avesse un precedente anglofono così illustre. Ma, come dicono i miei estimatori: con quello che non so ci si potrebbe scrivere una nuova Treccani
PS: buona ora legale a tutti, non se ne poteva più di questa situazione di illegalità.

Heather

And it gets clear now
That every any place in sky
Is all heaven the same

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L’amico Doc ci scrive: “L’altra sera, dopo una breve discussione con quella compagna di **** riguardo alle ultime uscite di Ratzinger, ho pensato di razionalizzare il ragionamento e metterlo per scritto. Ne è uscita questa paginetta che ti invio. Non so se ti parrà interessante: cestinala pure senza riguardo o fanne ciò che credi“.

Ve la proponiamo qui di seguito:

I preservativi, il papa e la scienza

12070

Non è certo per difendere Ratzinger e la sua ‘gestione’ della Chiesa cattolica che propongo questa riflessione-provocazione, bensì per la preoccupazione che lo scontro ideologico – chiesa da una parte e politica dall’altra – sacrifichi la correttezza dell’informazione a spese del vero problema, che è la diffusione dell’HIV e la sofferenza di milioni di persone contagiate o a rischio.

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