Generali


Nella pagina Tesi on line vi è una new entry, un lavoro particolarmente rarefatto, che pone a confronto proprio le due parti più indicibili del cristianesimo e del buddismo. Ovvero quello che è nascosto nel termine “mistica”.

Lo offriamo volentieri ai frequentatori del blog della Stella pur sapendo che il tema non è di facile approccio. Anche per le dimensioni di questo lavoro -circa 180 pagine- che ne fanno uno dei più completi sino ad ora pubblicati in Italia sull’argomento.

Giorni addietro ho scritto ad un amico e concludevo dicendo: «Un saluto e, comunque tu l’intenda: buona Pasqua». Prontamente quell’amico mi rispose: «In effetti quelli (cristiani) che sanno delle mie simpatie buddiste mi chiedono se devono farmi o no gli auguri, come devo comportarmi in questi casi?? E se mi chiedono cosa festeggio? Ci sarebbe una festività buddista ricorrente prossima alla pasqua?»
Riporto qui sotto la mia risposta ai suoi quesiti.

«L’handicap di una religione per la quale la non appartenenza è un valore è che non offre rifugio identitario. Questo fa sì che nel tempo in ogni cultura si finisca per appioppare al buddismo anche la funzione di religione popolare, ovvero rassicurante: primi tra tutti di solito arrivano i funerali poi i matrimoni e via via tutti i riti di passaggio che all’uomo paiono irrinunciabili. Per cui, visto che ad essere sinceri si rischia di confondere -se non di offendere-, conviene dare la risposta più adatta a ciascuno. A seconda del livello intellettuale si può partire da un “il buddismo è un continuo passaggio/Pasqua per cui ci sentiamo molto vicini ai fratelli cristiani che vi dedicano tanta importanza” sino a “le tradizioni della mia terra sono legate alla mia anima prima che diventi buddista” oppure, giù per li rami sino a un “per me franza o spagna…. basta che se magna!” 😉
Se poi vuoi davvero qualche festività buddista a copertura della pasqua, i buddisti italiani riuniti nell’UBI(Unione Buddista Italiana) celebrano il Vesak di questi tempi. Non ci sono mai andato ma ne dicono bene.
Se abitassimo in Africa forse avremmo lo stesso problema riguardo al giorno dedicato alla danza della pioggia.
Se i riti (il funerale di mio padre l’ho fatto celebrare in chiesa, io mi sono sposato anche in chiesa) servono, direi di usare con dignità quelli che già ci sono, il fatto che siano “di” un’altra religione, purché fatti bene, non è un problema. Con la franza o… »
Buona Pasqua a tutti.

Da tempo abbiamo una pagina che parla inglese, poi a poco a poco, nelle sottopagine di quella, si sono aggiunti articoli in francese e giapponese. Ora grazie ad un amico Valenciano, praticante zen e fotografo, abbiamo aggiunto anche lo spagnolo: la quinta lingua sul nostro blog.
Un grazie a Roberto per il suo lavoro.

Valencia

Così come già avvenuto in passato, padre Luciano organizza un viaggio in Giappone. Dato il luogo e la durata (due settimane) il costo è elevato. Tuttavia di certo inferiore a quanto si spenderebbe per compiere un viaggio così articolato nel Paese del Sol Levante affidandosi ad una agenzia turistica. Il programma dettagliato sarà disponibile dopo Pasqua. Per ora è dato sapere che il viaggio, chiamato “pellegrinaggio”, comprende «… 4 tappe tematiche:

1) il Giappone moderno, la sfida della tradizione e della modernità. 2) l’anima scintoista del popolo giapponese. Lo Scintoismo è la religiosità della/nella natura; 3) il Buddismo, soprattutto Zen, religiosità introdotta, ma che profondamente si è radicata nella interiorità dei giapponesi quale via di liberazione dalla sofferenza e risveglio al modo vero di essere; 4) la piccola presenza cristiana e l’annuncio del vangelo cristiano con la sua carica carismatica di partecipazione al divenire storico del regno di Dio.
L’itinerario si svolgerà attraverso i luoghi più significativi delle 4 tematiche. Il pernottamento sarà prevalentemente nei luoghi religiosi buddisti e cristiani, alcune notti negli alberghi. Si vuole mantenere la spesa complessiva (esclusi acquisti personali) entro Euro 4.000,00. Chi è interessato dovrebbe comunicare la sua intenzione di aderire entro Pasqua». Le adesioni vanno indirizzate a padre Luciano, Villa Vangelo e Zen, Via Achille Grandi 41, Desio – Monza Brianza. Per comunicazioni dirette potete scrivere a lmazzocchi (at) lastelladelmattino.org

PS: mi scuso se in questo periodo la mia attività su questo blog è limitata. L’accumularsi di impegni di lavoro ed una salute non ottimale ne sono la causa.

Grande è l’essere
che non si ferma su questa sponda
né sull’altra
né su sponda alcuna.
Un essere così non è legato da nulla.

Dhammapada, 385

Che tipo di persona possiamo considerare grande? Nella nostra società,
dove si può trovare l’eccellenza? È una domanda importante perché
quello che qui cerchiamo è la qualità o la persona da emulare nella
ricerca della realizzazione. Il Buddha dice che un grande essere non
si attacca a una posizione fissa; è un essere libero da qualsiasi
attaccamento; un essere non ostacolato dall’aggrapparsi ai beni
materiali come pure alle idee. Un tale essere non è irresponsabile
nelle sue azioni. È più corretto dire che è pienamente responsabile.
Una persona che non si attacca può vedere con chiarezza, sentire con
accuratezza e rispondere sinceramente. Tutto cambia. Attaccarsi a
opinioni rigide e ai possessi materiali porta solo stress. Nella
confusione, lottiamo per aggrapparci ancora di più, sperando che ci
sia d’aiuto. Quello che veramente aiuta è imparare il giusto modo di
lasciar andare.

Con Metta

Bhikkhu Munindo

(Ringraziamenti a Chandra per la traduzione)

Alcuni giorni orsono abbiamo annunciato una conferenza, a Torino, sul tema La pratica Zen tra laicità e religione. Ora abbiamo ricevuto il testo della conferenza da parte del suo autore e volentieri ve lo proponiamo: lo potete leggere o scaricare qui, in formato pdf.
Appena sarà disponibile pubblicheremo anche la parte dell’evento che si è sviluppato in domande e risposte, parte importante per comprendere l’insieme del discorso.

Vulture Peak

Come forse sapete, nei giorni scorsi presso la Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni, Jiso Forzani ha tenuto una conferenza (il cui testo ci ripromettiamo di pubblicare “al più presto”). Da cosa nasce cosa… Più di un partecipante a quell’occasione di incontro, oltre al presidente di quella Consulta, suggeriscono che la Stella del Mattino vi aderisca in modo da partecipare -quando e se del caso- alle sue attività.

Che cosa ne pensate?

Per saperne di più potete visitare il sito ufficiale della Consulta, nel quale trovate lo statuto, la carta dei principi, gli organismi statutarii della consulta, l’elenco delle 70 associazioni che già vi hanno aderito, nonché informazioni sul coordinamento nazionale e sulle altre 4 consulte (3 più la consulta di Pesaro-Urbino in allestimento) presenti in Italia.
Associarsi non è difficile: è sufficiente compilare un modulo e versare una quota associativa di 100 euri all’anno. Se gli aderenti/simpatizzanti/frequentanti della Stella esprimeranno un’opinione (via mail o postando un commento qui) a proposito di questa opzione, gli infiniti meriti così accumulati saranno tali e tanti da non aver luogo dove essere raccolti. Come sempre: astenersi sia chi non ha tempo da perdere sia chi ne vuol far perdere.

mym

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