Generali


Anche quest’anno la Stella bandisce una borsa per una tesi di laurea per gli studenti dell’Università di Urbino. Rispetto all’anno scorso sarà un poco più poverella: 1000 € invece di 1500. Il fatto è che avevamo

bandito un altro concorso per premiare un film sul buddismo perciò avevamo suddiviso le risorse. Però quest’ultimo concorso si è rivelato un… flop: nessuno ha partecipato. Forse abbiamo mal pubblicizzato l’iniziativa, forse nessuno ha pensato che il proprio film potesse partecipare, forse…
Quando, all’inizio dell’estate, si riunirà il Consiglio della Stella valuteremo se parte o tutte le risorse inutilizzate potranno essere convogliate nella borsa per la tesi oppure se provare nuovamente, con una diversa pubblicizzazione, a bandire un concorso per un film buddista. Oppure ancora, come suggerito nei commenti qui sotto, se indire un concorso per la miglior illustrazione buddista. Speriamo bene.

Buongiorno. È stata assegnata la borsa di studio messa in palio dalla Stella del Mattino per l’anno accademico 2010-2011. Dopo un testa a testa sul filo di lana, il Comitato Tesi, composto dai

Fila i suoi giorni

Chiarissimi proff. Luigi Alfieri e Cristiano Bellei della Università di Urbino, nonché dal Consiglio Direttivo della Stella, ha proclamato vincente la tesi di laurea dal titolo L’etica ambientale nel buddhismo. Dalla scuola di Kyoto ad Arne Naess, Gary Snyder e Thich Nath Hanh. Ce ne congratuliamo con l’autore, Fabrizio Di Berardino, che ha discusso questa tesi laureandosi magna cum laude nel corso di laurea magistrale Sociologia della Multiculturalità.
Pubblichiamo qui l’indice e l’introduzione e qui le conclusioni della tesi.
PS: la stampa indiana qui sopra riprodotta è di epoca incerta. Non siamo in grado di stabilirne il secolo per una datazione accurata.

Torniamo a parlare, dopo i due precedenti post, del libro di Paul Knitter Senza Buddha non potrei essere cristiano. Lo facciamo questa volta per interposta persona. Sul sito internazionale del DIM, Dialogo Interreligioso Monastico, ne compare una nuova recensione ad opera del professor Robert Magliola. Una recensione, a mio modesto avviso, ben centrata. Tra l’altro,

il prof. Robert Magliola (che in realtà si chiama Roberto Rino perché è di origine italiana), nel sito è descritto come: «Specialista in ermeneutica, filosofia comparata e dialogo cattolico-buddista. Formato dai gesuiti e terziario laico carmelitano dal 1982, si è addestrato (“he has trained”) nella meditazione vipassana-satipatthana al Wat (scuola, monastero, tempio, dal pali vatthu-ārāma. mym) Mahathat, Tailandia, e nel Chan con monache buddiste taiwanesi. Ha diretto un gruppo di cattolici tailandesi e studiosi buddisti alle conferenze internazionali quadriennali (1996, 2000) della Society of Buddhist-Christian Studies; al Consiglio Pontificio della Cultura del 1999 ha discettato (“presented on”) sulla meditazione cattolica in forma vajrayana. Seppure in pensione, ha continuato il suo lavoro letterario e interfede diventando “consulente interfede” per il Ling Jiou Shan’s Buddhist Center di New York e editor per il Concilio di Ricerca nei Valori e nella Filosofia (RVP) dell’Università Cattolica Americana».
E dico poco se dico poco.
Una frase di questa recensione sul libro di Knitter mi pare significativa e riassuntiva: «In short, Knitter is not Catholic enough because he is not Buddhist enough and vice versa».

Puntuale come ogni anno (beato lui che ce la fa, io sono in ritardo di un paio di anni) Doc ci fa giungere gli auguri più graditi, quelli di Buddazot.

Ne approfitto per fare a tutti i nostri affezionati lettori i migliori auguri di tutto il team tecnico della Stella del Mattino, ovvero miei, del webmaster, di Pierinux, di Mym ecc.
Px


E’ uscito il numero di Natale di Buddazot, splendente come sempre, grazie a Doc. Data l’eccezionalità dell’evento sarebbe riduttivo dargli un numero, ma visto che da un po’ di tempo sappiamo contare, questo cronologicamente è il 19°.

In questi giorni, mentre una strana agitazione pare contagiare i più portandoli, tra l’altro, ad accendere lucine

colorate un po’ dappertutto, DHR ha invece tempo da dedicare a legger libri quieti e a raccontarceli. Questa volta si tratta di Omelie delle feste del SignoreTempo ordinario, di don Giuseppe Dossetti. Vi offriamo la sua recensione, ringraziandolo per la cortesia.

Luce da luce

Un libro che si apre con un lampo di luce e si chiude nella luce ineffabile.
Sarà un caso, ma sono proprio questi i temi della prima e della ultima predica di don Giuseppe Dossetti contenute nella raccolta Omelie delle feste del SignoreTempo ordinario appena pubblicate dalle Paoline. La prima, risalente alla solennità

(altro…)

Mentre qui, noi -chi più chi meno- lasciamo scorrere tante parole non sempre ben meditate, nel silenzio e nell’anonimato c’è chi alimenta le caldaie che fanno navigare il nostro sito tra i primi del web nel “genere” buddista, e non solo in Italia.
La pagina Testi buddisti antichi molto anonimamente introduce ad una

 

galassia in continua espansione. Oltre a fornire il link con tutti i testi del canone pali in lingua originale, completi di traslitterazione, vi trovate la traduzione di tutte le migliaia di opere del Tipitaka e di quasi tutti i testi del “canone mahayana”, sia indiani che cinesi che giapponesi. E l’intero Tipitaka in coreano. In particolare, le pagine che contengono i testi della scuola Madhyamaka e della scuola Yogacara sono veramente a livelli mondiali. L’Autore di tanta meraviglia, occorre dirlo, non è arrivato ora tra questi lidi. È il più anziano praticante della Stella: era già lì seduto, quando sono arrivati gli altri. Non penso me ne voglia se rivelo che è detto “il Senatore” e che non si riesce a stanarlo neppure con… le lusinghe più sottili.
Grazie cdm!

« Pagina precedentePagina successiva »