Generali


Speravo si potesse glissare sull’insolita uscita di scena del papa attuale che si sta trasformando in un a-papa (© di Jf). Ma il commento di Kengaku non è ignorabile, quantomeno per l’argomento che propone: Non strumentalizzare Dio. Che tradotto in “termini zen” potrebbe essere: ci sediamo in zazen perché è la nostra vita o … per mantenere in vita una pantomima che ci da legittimazione, potere?
Riguardo alla frase del papa, vien da dire: era ora. Soprattutto se fosse come

pare adombrare Kengaku: oddio! Ho strumentalizzato Dio tutta la vita, mi dimetto! Temo che non sia così. Chissà, forse qualche chiarimento ulteriore filtrerà prima che il non-più-papa scompaia dalle viste.
Al momento è possibile dire che papa Ratzinger è stato uno dei paladini della teologia secondo la quale “Dio si rivela nella storia”. Così la storia, tutta la storia di tutti, diviene il palcoscenico sul quale “loro” e il loro dio, perfetto strumento di potere, si esibiscono con mantelli d’oro e scarpette di Prada…
Scrive Karl Popper: “La teoria secondo la quale Dio rivela se stesso e il suo giudizio nella storia finisce con l’identificarsi con la teoria secondo la quale il successo mondano è l’ultimo giudice e

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Non è Natale, non è l’Epifania è il NUOVO BUDDAZOT!

(Buddazot by Doc, con musiche di Alex. Grazie a Px per il montaggio e la sincronizzazione)

Continuano in Tibet le autoimmolazioni. Persone -per lo più monaci e monache, ma non solo- che si danno fuoco per manifestare in modo estremo, ultimativo, tremendo, la loro protesta per il modo in cui le autorità centrali cinesi amministrano  la  loro  terra,  la loro  vita.  Ieri   Enzo   Bianchi,   priore   del

monastero di Bose, ha pubblicato su La Stampa di Torino un articolo che affronta il tema in modo diretto, colto e -imho- ben equilibrato. Subito, il giorno dopo, sono entrati in campo i panzer vaticani, il cardinal Martino e lo scrittore Messori. Che però tromboneggiano puntualizzando e ripetendo ciò che Enzo scrive, quasi a metterlo in guardia a non discostarsi dalla semplice constatazione che non si può far di ogni erba un fascio, senza mostrar di capire che cosa intendeva dire.
Riflettere, coinvolti, attenti, sulla rinuncia estrema non è “cosa” da cardinali.

Poi dite che non pensiamo a voi!
Nell’approssimarsi della ricorrenza del Santo Natale, certamente molti avranno già il rovello “che cosa gli regalo, che ha già tutto…?” Dimenticando che un regalo non è una tessera di un puzzle ma un mezzo per realizzare il piacere di dare.

A parte la filosofia, ecco la nostra idea dal titolo: A Natale regala un Diamante. Alcune copie, poche, sono a disposizione per questa iniziativa benefica per voi e per le casse della Stella.
Se ne volete approfittare scrivete a: sacchidoc45libero.it
La spedizione del libro, per l’Italia, è gratutita.

PS: TAV e NO-TAV tornano d’attualità con la firma da parte di Monti e Hollande dell’intesa per la costruzione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. Per questo offriamo in lettura un articolo, in inglese, pubblicato su una rivista scientifica internazionale e firmato da sette docenti universitari, che esprime un’opinione ben fondata sulla pericolosità e su alcuni degli aspetti negativi di quell’opera.

Il diavolo e l’acqua santa dirà, forse, qualcuno. Però: perché no? La gestione economica del mondo è a dir poco disastrosa, senza un’inversione, del tutto improbabile, entro qualche decennio si raggiungerà -per il clima,

le risorse, l’inquinamento- un punto di non ritorno. In questo si manifesta il senso del convegno dal titolo L’Economista Mistico organizzato dalla Fondazione Arbor in cooperazione con Comunità di Ricerca Colligite Fragmenta dell’Università degli Studi di Bergamo e SpazioStudio la scorsa settimana a Milano.
Per approfondire, qui trovate la registrazione audio e video degli interventi più importanti.
Qui invece, le conclusioni dei curatori.

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