Generali


Buon anno dalla Stella, con il nuovo Buddazot

2014

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Buddazot il “tremendo”: nella ruota del criceto

(Cliccare per scaricare in PDF)

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Ma checcos’è il Natale?
Eppoi, esiste un Natale buddista?
O, mamma mia!, un Natale zen?
Quando ci fermiamo, anche poco, vedendo dentro di noi, ed è chiaro che tutto quel che pensiamo e percepiamo è qualche cosa che la mente costruisce, allora …

Simone Weil, raro esempio di profondità religiosa al femminile, temo non avesse mai visto ciò. Tuttavia, con intelligenza, aveva intuito. Scriveva infatti: “Ciò che è sacro, ben lungi dall’essere la persona, è ciò che, in un essere umano, è impersonale”.

Buon Natale da Bz
e da tutta la Stella

Grazie a Doc per la tavola natalizia

Nelle commemorazioni dei defunti praticate in Giappone ad opera delle varie congregazioni buddiste, vi è una ricorrenza particolarmente importante: il sankaiki, 三回忌 (letteralmente: la terza spiacevole volta).

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Però siccome i giapponesi contano come già i romani all’epoca loro, ovvero considerano uno lo zero, il sankaiki -per loro- cade alla fine del secondo anno: la prima spiacevole volta è alla defunzione -quella che per noi è lo zero- la seconda al compimento del primo anno e la terza alla fine del secondo anno; che però -occorre riconoscere- è anche l’inizio del terzo, ammesso che c’entri qualcosa.
Insomma, oggi è il sankaiki di Daido se lo contiamo a modo nostro, non lo è contando alla giapponese.
Com’è come non è, son passati tre anni.

Insolitamente esta página del blog comienza en español. El motivo es que se trata de la presentación de un texto en español: la traducción a cargo de Roberto Poveda del último libro publicado por nosotros: La Via Libera. Quizás no todos los que frecuentan el blog sepan que tenemos un cierto número de lectores en

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lengua española. En España, por supuesto, pero no únicamente, nos siguen también en Argentina, Chile (por ejemplo aquí y aquí), Colombia, Méjico, Venezuela y otros paises hispanoparlantes. Gracias al trabajo de Roberto podemos ofrecer un buen número de artículos en esta lengua.
El español es la lengua más difundida en el mundo después del chino, hablado por cerca de 450 millones de personas es lengua oficial en 21 paises de Europa, de América Latina y Africa.
Aquí podéis descargar en formato pdf la parte relativa a la ética budista del libro La Via Libre.

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Insolitamente questa pagina del blog inizia in spagnolo. Il motivo è che si tratta della presentazione di un testo in spagnolo: la traduzione, ad opera di Roberto Poveda, dell’ultimo libro da noi pubblicato: La Via Libera. Forse non tutti i frequentatori del blog sanno che abbiamo un certo numero di lettori in lingua spagnola, naturalmente alcuni sono in Spagna, ma non solo: ci seguono anche in Argentina, Chile (per esempio qui e qui), Colombia, Messico, Venezuela ed altri Paesi di lingua spagnola.
Grazie al lavoro di Roberto, possiamo fornire un buon numero di articoli in quella lingua.
Lo spagnolo (soprattutto nella forma detta Castigliano, o Castellano) è la lingua più diffusa al mondo dopo il cinese: parlata da circa 450 milioni di persone, è lingua ufficiale in 21 Paesi dell’Europa, dell’America Latina e dell’Africa.
Qui potete scaricare in formato pdf la parte relativa all’etica buddista del libro La Via Libera, in spagnolo

Quello che doveva essere detto è stato detto, e così pure il resto temo, per cui ora è bene quietare, almeno per un poco.
La presentazione del libro (di cui al post precedente), è “andata bene” sia dal punto di vista qualitativo -raro trovare un’assemblea più attenta e competente- che dal punto di vista quantitativo,

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anche se non tutti hanno trovato posto a sedere: ci scusiamo con loro per il numero insufficiente delle seggiole.
Oltre agli ospiti annunciati, altri ci hanno onorato della loro presenza: ringraziamo tutti allo stesso modo, quelli più noti e quelli meno, la fatica di esserci è stata uguale.
Potete scaricare qui, in pdf, il testo del mio intervento. Qui, invece, il video:

Presentazione del Libro “La Via Libera” di M.Y.Marassi from Pierfrancesco Marsiaj on Vimeo.

Come sapete l’ultimo testo pubblicato dalla Stella, La Via Libera, ha avuto un’accoglienza positiva da parte dei lettori. Mancava quella che, nelle forme ufficiali dell’editoria, viene detta “presentazione”. Bene, fra poco non mancherà più: mercoledì 25 settembre, alle ore 19,00,  a Milano,  in via

copertina La Via Libera

Statuto 13 (corte interna), presso la galleria d’arte contemporanea Statuto13, presenteremo il libro.
Saremo ospitati durante la mostra Trascendenza dell’artista Claudio Secchi.
Vi sarà un’introduzione da parte di Patrizia Gioia della fondazione Arbor, e di Massimiliano Bisazza, direttore della galleria. Poi, gli autori illustreranno gli intenti e il contenuto dell’opera ed infine vi potrà essere uno scambio, o dialogo, con il pubblico presente.

Ringraziamo:
Patrizia Gioia, per l’organizzazione.
Massimiliano Bisazza, per l’ospitalità nella sua galleria.
Claudio Secchi, per l’ospitalità nella sua mostra.

Qui trovate, in pdf, l’invito alla presentazione

Anche questa volta offro alla vostra attenzione un breve scritto, un articolo. Affatto diverso dal precedente nell’autore, nell’argomento e nello spirito sotteso allo scrivere. L’autrice, Maria Alessandra, giovane dottoranda in antropologia delle religioni presso l’Università di Aix en Provence, è specializzata nelle indagini sulle trasformazioni, sociali e personali, degli occidentali nel momento in cui abbracciano una religione orientale, in particolare il buddismo Vajrayana. Il contenuto di questo scritto

Il martirio di Paolo

Il martirio di Paolo

è una breve, scorrevole riflessione sul pensiero di Paolo di Tarso. Lo spirito che l’accompagna è un poco titubante, la timidezza di chi sa che sta affrontando un tema grande, importante e teme che le sue capacità possano non essere all’altezza.
Ecco a voi Paolo di Tarso, by Maria Alessandra.

PS: a chi volesse approfondire lo studio paolino da un punto di vista storico archeologico segnaliamo che è uscito di recente Paolo di Tarso, sulle tracce archeologiche dell’Apostolo, un testo rigoroso e minuzioso ad opera dell’antropologo tedesco Michael Hesemann, impreziosito dalla traduzione italiana curata da un collaboratore del blog della Stella.

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