Mer, 2 Apr 2014
La locandina che vedete qui sotto è un invito a versare l’8xmille all’UBI, l’Unione Buddhista Italiana. L’ho trovata sul sito ufficiale di quell’Associazione dove, sotto alla locandina,
campeggia la scritta: “Per cambiare il mondo puoi iniziare da una firma. La tua“.
Così, in poche righe, sono citati (offerti?) il risveglio, la compassione, la felicità, l’amore e la possibilità di cambiare il mondo, basta apporre una firma che sposta quattrini. Il messaggio che vi leggo è: “risveglio, compassione, felicità, amore a chi versa denaro all’UBI” ovvero, nella testa di molti, “ai buddisti” tout court. Il tutto, per quanto sembri incredibile “nello spirito trasmesso dal Buddha”, come sta scritto in fondo.
La Chiesa Cattolica ci ha abituato ai modi più diversi per raccogliere quattrini, accumulando e gestendo capitali enormi: non occorre vedere Il Padrino III per imparare i traffici dello IOR. Ma ha impiegato 2000 anni per perfezionare a questi livelli spudorati l’attenzione all’incasso.
40 Commenti a “Lasciar andare non è lasciar correre”
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4 Aprile 2014 alle 3:11 pm
Era il primo d’aprile quando ho preso visione di questa locandina, latrice del “nobile invito”. Ho pensato a un autoironico pesce d’aprile: si sa, i buddisti hanno il sorriso facile… Invece no, è tutto vero e, trasecolando, viene da piangere.
4 Aprile 2014 alle 9:13 pm
E visto che l’esempio da imitare pare essere il dark side della Chiesa Cattolica, viene a fagiolo l’ammonimento di Paolo di Tarso: “Beato chi non si condanna per ciò che approva” (Lettera ai Romani, 14-22).
6 Aprile 2014 alle 11:34 am
Anche se si potrebbe discutere riguardo il “buon uso” dei fondi, direi che, dati i precedenti, il rischio di un uso non proprio disinteressato è molto alto.
http://www.mentecritica.net/wp-content/uploads/otto_per_mille.jpg
Ps. penso che chi ha scelto di mettere l’immagine da Mc Donald dovrebbe “fermarsi a meditare” 🙂
6 Aprile 2014 alle 11:50 am
Ciao Dario, Vauro è cattivo un bel po’… ma la realtà a volte supera: negli anni scorsi la parte dell’8X1000 destinata allo stato è stata utilizzata per “missioni umanitarie”. Peccato che sotto quel nome si trovi anche, per es., la missione di pace dei “nostri ragazzi” in Afghanistan. Dove da trentanni vari eserciti stanno portando la democrazia. Con le armi, of course.
Non ho capito il tuo PS, puoi spiegarti meglio svp?
6 Aprile 2014 alle 12:30 pm
Trovo che l’immagine della mano del Buddha con la penna in mano che invita al versamento sia una rappresentazione da marketing pubblicitario, da “carosello”(da Mc Donald..).
Le intenzioni saranno pure nobili, ma personalmente la trovo di cattivo gusto.
6 Aprile 2014 alle 5:16 pm
Ah, ecco. Il fatto è che sei troppo gentile, niente nobili intenzioni: a mio parere trattasi di simonia, più che di cattivo gusto. Il Buddha (nella metonimia della mano) siamo noi quando firmiamo per dar soldi a loro, ergo: quando firmi sei come Lui.
Oppure: anche il Buddha (ha) avrebbe firmato. Ma questa lettura è troppo … spiritosa perché ci abbiano pensato.
7 Aprile 2014 alle 9:28 am
Il sostegno a qualsiasi clero in questa forma (per me in qualsiasi forma normata da una legge di stato) secondo me non è opportuno (forse neanche etico, ma non mi ci metto a farci discorsi seri).
Promettono (tutti) di destinare un sostegno economico al culto e all’impegno sociale, Stabiliscono che farne però a posteriori. E chi decide è legittimato non da una competenza particolare, ma dal fatto di appartenere a questa o quella religione (nel “nostro caso” associazione).
Il sostegno al culto sottintende che un bel tempio, un rito solenne possano divenire “la strada” meglio di una stanza, spoglia o meno, cioè che il messaggio risuona meglio se la chiesa è ricca.
Passa il messaggio “buddha è meglio, fidati di noi, lo rappresentiamo, ci abbiamo le carte in regola”. E’ una grande responsabilità.
C’è un motivo per cui il clero Islamico non chiede di accedere all’8×1000?
7 Aprile 2014 alle 9:38 am
Sono d’accordo. Sia sul sistema attuale (l’uso e la suddivisione dell’inoptato è una vera truffa: chi non sceglie … versa ugualmente e prende di più chi ha già di più) sia sui finanziamenti statali. La cosa che fai notare è importantissima: stabilire dopo, una volta incassato, che cosa fare dei quattrini è pessimo. Almeno dicessero: questi sono i nostri progetti (luogo, tipo, finalità, costi, ente gestore del denaro e di ciò che se ne farà). Un disastro.
Da quello che ho letto gli islamici non accedono all’8×1000 perché non hanno una sola associazione che li rappresenti. Come dovrebbe essere per i buddisti: che sia l’UBI che si presenti allo Stato dicendo “i buddisti siamo noi dateci la pilla” è… proprio quello che sembra.
È il Paese di Stamina e Vanna Marchi.
7 Aprile 2014 alle 12:01 pm
@ 7 ed 8: il motivo per cui la Chiesa Valdese riceve molti più finanziamenti rispetto al numero dei fedeli è proprio perchè viene dettagliato in modo molto chiaro per cosa verranno utilizzati i fondi, e se ne da poi conto. Sul sito dell’UBI non ho trovato nulla di paragonabile, anzi direi proprio nulla in assoluto, nessun dato.
Il paragone con la Chiesa Cattolica secondo me è corretto perchè in entrambi i casi si strumentalizza la religione per scopi mondani (nobili o meno, nel caso dell’UBI non saprei dire)…che poi si venda la remissione dai peccati o l’illuminazione/compassione si tratta sempre di mercificazione.
Tempo fa rileggevo il Sutra del Loto; da qualche parte si definisce il Buddhadharma come “la dottrina che va contro il mondo”…qua invece mi sembra che sia tutto il contrario, :-/
7 Aprile 2014 alle 12:32 pm
“Tempo fa, circondato da 5000 tra bodhisattvi e bodhisattve accompagnati da esseri celesti che portavano baldacchini e ghirlande, mentre una pioggia di petali copriva il mondo, rileggevo il sutra del loto…”
Chi di Loto colpisce… 😛
7 Aprile 2014 alle 12:51 pm
Poteva andar bene anche il Diamante by Mym, paragrafo 10…
7 Aprile 2014 alle 12:56 pm
A be’, se mi citi, allora ben vaselinato abbasso il tiro: scendi dal pero quando scrivi da queste parti o… finisce che prima o poi qualcuno ti butta giù.
7 Aprile 2014 alle 2:21 pm
Non voleva essere quel tipo di atteggiamento, ma comunque cadere dal pero può far bene…
Stando ben sulla terra: attenzione perchè se un gruppo si è fatto accreditare come rappresentante di tutto il buddismo anche l’uso che farà poi del denaro verrà considerato nella stessa ottica…
7 Aprile 2014 alle 3:21 pm
Fa certo bene al pero, un peso in meno sui rami…
I rappresentanti dell’UBI e i suoi membri tutti, sanno benissimo cosa stanno facendo e fanno proprio quello che vogliono, ovvero far cassa all’ombra di qualche stereotipo religioso e di una legge statale (concordataria) e fiscale (otto per mille) da repubblica dei polli (i cittadini tutti). Invece di cogliere l’occasione di esemplificare una mentalità differente, e bastava far niente, hanno messo la penna nella mano di pietra di un finto buddha: una vera mano morta!
7 Aprile 2014 alle 5:16 pm
@ 13: lo so che certe cose non sei capace di farle apposta, per quello ti ho buttato giù. Quando impari salgo anch’io e giochiamo assieme.
@ 14: secondo me la mano morta non è di pietra, o è terracotta o è legno.
Si vede sì che non è il vero Buddha: Lui non era mancino, si sa.
Però la penna ce l’han messa bene, con le ombre giuste.
8 Aprile 2014 alle 10:49 am
Propendo per il legno.
Non sapevo si sapesse che non era mancino: quante cose non si sa di non sapere…
8 Aprile 2014 alle 11:28 am
Le cose un po’ si sanno, un po’ non si sanno, poi ti tornano a mente e si sanno di nuovo.
Ma non dura.
Ricordo al dotto pubblico, a chi c’era e a chi è appena arrivato, che giusto (?) un anno fa abbiamo discusso approfonditamente dell’intesa Stato/UBI, del Concordato ecc. Purtroppo alcune delle cose che temevamo si verificassero sono avvenute e dalle avvisaglie c’è da sperare che il trend vada a migliorare.
8 Aprile 2014 alle 5:01 pm
E’ davvero impossibile o inutile prendere una posizione o segnalare gli aspetti più deteriori della cosa? Ricordo che Jf scrisse una specie di lettera aperta l’anno scorso, ma evidentemente non è servita a molto…
8 Aprile 2014 alle 5:30 pm
Potremmo fare un appello
Firmare una petizione
Lanciare un grido di dolore…
Con tutto il rispetto e la simpatia per l’UBI ed i suoi associati, in realtà son fatti loro. L’unica cosa che mi seccherebbe sarebbe l’essere confuso con loro.
Grazie a Dio non ho mai detto a nessuno di essere buddista.
12 Aprile 2014 alle 7:30 am
Secondo me la possibilità di versare l’8xmille all’UBI è un progresso per la legislazione nazionale. Un nuovo soggetto giuridico ha titolo per sedersi al tavolo e rivendicare briciole di denaro pubblico. Alla meno peggio un parassita che contenderà al Vaticano la giurisdizione sugli articoli di fede.
Per conto mio, celebro una vittoria sull’oscurantismo ecclesiastico. Ho fatto presente al parroco – a furia di sentenze – l’aspetto deteriore di far suonare le campane al volume di 60 decibel 14 volte al giorno per quattro minuti di seguito! I tribunali sono severissimi. Nessuna pietà per i parroci col complesso di Fra Martino. Condanne esemplari. Ex plurimus Tribunale di Chiavari, Sentenza 9 agosto 2008, n. 373. (Immissioni rumorose, intollerabilità, obbligo risarcitorio, sussistenza, danni).
Insomma, il parroco s’è dato una calmata.
IMHO, un “buon uso” dei fondi sarebbe quello di adoperarli per silenziare le campane delle chiese. La ricerca del silenzio e la lotta al frastuono sono diritti inalienabili dell’uomo.
12 Aprile 2014 alle 10:30 am
Ciao HMSX, bentornato. I Fra Martini de’ noantri, città per città, sono di un’invadenza spocchiosa: segnano il territorio col suono come i cani con la pipì… Il mio, di FraMartino, non lo denuncio perché mi fa gioco: inizia alle 7 a scampanare follemente svegliando i rompipalle che, altrimenti, farebbero rumorosamente tardi la sera.
Sull’uso dell’8X1000 già ne parlammo l’anno scorso, mi piacerebbe che quei quattrini fossero usati per una battaglia legale per l’abolizione di tutti gli 8×1000.
14 Aprile 2014 alle 2:47 pm
Peppone e don Camillo 2,0 😉 Le campane fanno allegria e l’età avanza: anni fa erano i preti a chiamare i carabinieri perchè noi si faceva chiasso, e non viceversa!
L’Ubi si prende una bella responsabilità anche a dare una specie di (o meglio la) “certificazione di buddhismo doc” ai centri associati. Come se ce ne fosse bisogno in quei termini. Come se chi (chi?) di dovere avesse discusso e risolto ogni aspetto della questione.
14 Aprile 2014 alle 4:10 pm
1. Le campane non fanno allegria. Le campane inquinano.
2. Se chiami i carabinieri per denunciare la Chiesa del quartiere per disturbo alla quiete pubblica ti ricoverano alla neuro.
Ciao mym. Se flotte di cittadini consapevoli denunciassero le loro chiese di quartiere potrebbe addirittura ripartire l’economia.
14 Aprile 2014 alle 7:53 pm
Ciao Max, l’UBI non solo certifica la buddisticità (art. 12 dell’Intesa) ma la può pure togliere. L’articolo 14.3 dell’Intesa recita: “La notifica dell’avvenuta revoca dell’erezione di un ente da parte del Presidente dell’UBI determina la cessazione con provvedimento statale della personalita’ giuridica dell’ente stesso”.
Il problema delle campane non è dappoco, a parte l’arroganza che di per sé è fastidiosa, quando d’estate dormi con le finestre aperte e abiti, per es. dove abito io, dalle 7 in poi è di fatto impossibile dormire. Se hai un bambino piccolo, con la febbre, e finalmente alle 5 sei riuscito a farlo dormire… alle 7 siete di nuovo in pista. Se in quel momento ti passa vicino il prete, il pensiero di strozzarlo arriva alle mani in un momento…
PS: il “mio” prete non ha neppure le campane: trasmette dei CD a tutto volume tramite delle casse degne di un concerto dei Rolling Stones.
15 Aprile 2014 alle 2:33 pm
Ciao mym, campane … scherzi a parte avete ragione, sono io che son stato fortunato, oppure il prete ha dei vicini più vendicativi dei serial killer.
La questione della buddisticità è marginale vista da un certo angolo, dall’altro richia di essere un’indicazione distruttiva … perchè uno potrebbe cercare solo dagli associati tralasciando il resto, cioè se uno vuole assaggiare del buon vino senza conoscer l’oste… non dico che gli unici e i soli duri e puri siano i non associati, ma che il dubbio è meglio di avere una sicurezza sbagliata.
15 Aprile 2014 alle 4:48 pm
Sì quelli son certo dei rischi. Però, ora che gireranno dei bei soldini immagina un po’, visto (Gabanelli docet) il Paese in cui siamo, che qualcuno venga al tuo “centro”, regolarmente associato, e ti dica che insomma quella milionata che avete cuccato sarebbe bene spartirla altrimenti ti revochiamo l’erezione…
Insomma, almeno tua moglie forse (forse!) potrebbe cominciare a preoccuparsi, no? 😯
15 Aprile 2014 alle 5:57 pm
Spero proprio che rendano conto del denaro incassato, Purtroppo se guardi a come viene speso altrove non fa problema destinarne la maggior parte al clero e al culto. Va bene al praticante-bancomat che cerca il corso zen tenuto dal maestro che dice cosa e cosa. Oppure a chi vuole il bel centro, la pace nel mondo e il matrimonio zen … magari nascerà anche la figura del catechista zen, così per arrotondare.
C’è sicuro chi si siede senza menate, ma il suo 8×1000 andrà comunque a riempire il calderone.
Mia moglie santadonna … non si preoccupa, di questo almeno no … e se ricordi la storia del “centro” (che non è “mio”) nessuno ci viene a trovare sicuro …
15 Aprile 2014 alle 6:02 pm
Sedersi senza menate è la cosa più difficile del mondo.
16 Aprile 2014 alle 2:42 pm
Senza menate chi mai si siederebbe (si sarebbe seduto)?
16 Aprile 2014 alle 4:39 pm
Sì.
In più, se quel tal ci fosse, dubito molto che destinerebbe l’8×1000 a quel calderone.
16 Aprile 2014 alle 7:40 pm
Già sarebbe dura spiegargli cos’è l’8×1000: de che? Otto per mille non faceva ottomila? Senza menate…
24 Aprile 2014 alle 8:57 pm
Non piangiate, il 8×1000 è poco, cosa di debuttanti. Nel mio paese, Spagna, la chiesa cattolica ha la potestà di “immatricolar”, cioè, di mettere al suo nome, quelli beni che non hanno un previo proprietario riconosciuto: case, campi, monumenti, chiese, etc. E per ciò non è necessario che intervenga un notaio, è sufficiente semplicemente con che il vescovo dica: “quello che non era di nessuno… in realtà è nostro”. Per questo procedimento si sono messi al suo nome, per esempio, la moschea di Cordova, alla quale hanno rinominato automaticamente come moschea-cattedrale di Cordova.
A che non sapete chi instauro quella legge?. Fu Franco (non so se avete sentito parlare di questo signore) che mentre visse, insieme con i vescovi, è stato l’unico che aveva il diritto di entrare nelle chiese sotto un baldacchino.
25 Aprile 2014 alle 10:38 am
Ciao Roberto. Grazie della precisazione. Non sapevo di questa cosa.
Chissà papa Francesco che cosa ne pensa.
Effettivamente è una porcheria anche peggiore dell’ottopermille.
Proprio vero che al peggio non c’è limite.
Riguardo a chiese e baldacchini, invece, temo che in Italia vi battiamo: da noi sono le mafie che organizzano molte processioni, quelle dove si porta a spasso Mariavergine o il suo Figliolo.
26 Aprile 2014 alle 10:36 am
Il cattolicissimo macellaio Franco e i suoi retaggi mostrano purtroppo esemplarmente cosa possono produrre gli amplessi fra istituzioni religiose e politiche: si generano mostri. In Spagna si vivono i cascami di duemila anni di giochi perversi fra cristianesimo e Stato; in Italia i nostri buddisti sono agli albori, sono ancora al petting, per questo andrebbero messi sull’avviso: il buon giorno si vede dal mattino.
28 Aprile 2014 alle 9:00 am
[…] […]
12 Maggio 2014 alle 3:15 pm
Bentrovati,
Uh che bello! A cose fatte si ricomincia a parlarne, si che, come ricordato @17, ne avevamo discusso a lungo.
Ma non è bastato (eppure io credevo…).
Vabbè, allora ricomincio anche io, che amerei quello che con ironia mym suggerisce @19.
Perchè l’immobilismo rischia di essere una colpa e essere confusi non è poi un rischio così remoto.
12 Maggio 2014 alle 4:41 pm
Bentornato adm.
Qui langue, oooh come langue.
Per una religione che si impantana nei quattrini non si sprecano più neppure i “signora mia…!”.
La cronaca giornaliera è talmente piena di guano pubblico che l’inabissarsi del (sedicente?) buddismo nel mondo del desiderio non è che un sospiro nel temporale…
17 Maggio 2014 alle 6:08 pm
Quell’invito e la locandina sono orrendi, quindi, a monte chi ha prodotto immagine e testo si rispecchia in quella immondizia.
Vanno criticati in modo radicale e pubblicamente.
Questa gente qui ha sicuramente sbagliato parrocchia e con una “presentazione” del genere non meritano alcun appello. Questa è una organizzazione da chiudere subito o da spostare in un luogo di pratica del Dharma dove potrebbe stare per un biennio poi via in un altro luogo di seria pratica del Dharma. Non si deve consentire il consolidamento di organizzazioni discutibili come l’UBI soprattutto in luoghi di altissima corruzione e decadimento come Roma. Lontanissimi dal vaticano.
1 Giugno 2014 alle 6:24 pm
Riporto qui il commento che ADM ha postato sul post di qualche tempo fa La difficile intesa. Interessante.
***
…e intanto, si delinea la figura…
http://forum3.zenshinji.org/
Tra l’altro: “Durata degli incarichi
Si propone che il Ministro di Culto e l’Assistente spirituale durino in carica almeno un anno, al termine del quale il mandato debba essere necessariamente riconfermato per iscritto e controfirmato dalla Guida Spirituale del Centro.
Si propone che la Guida Spirituale del Centro abbia comunque diritto di revoca insindacabile sia del Ministro di Culto e che dell’Assistente spirituale, al di là del potere di revoca esercitata dall’U.B.I. ( vedi di seguito Codice deontologico e Collegio dei Probi viri).”
Insomma…’sti ministri sarano presi fra due fuochi…il loro Maestro che, come accade spesso in occidente, al primo scazzo li può cacciare e l’U.B.I. che invece potrà cacciarli attraverso i Probi Viri…poraccio!
9 Giugno 2014 alle 9:01 pm
>attenzione all’incasso
. . . eh già, attenti a non farci perdere le staffe!