Ven, 25 Gen 2008
Al Senato, lo “scrigno della democrazia” come lo ha definito un po’ pomposamente Prodi, chi ha votato in modo difforme dalle indicazioni di scuderia ma in ossequio al vincolo liberamente preso con un presidente del consiglio, è stato gratificato di insulti da trivio, addirittura gli hanno sputato addosso.
Non da una sola persona ma da un intero gruppo. Che si dice cristiano, cattolico, moderato e che rivendica per sé e per il proprio capo, Mastella, il diritto di gestire il potere amministrativo e politico con metodi di discriminazione e scelta non molto dissimili dal sistema camorrista. Perché così fan tutti, sostengono.
Mastella Clemente, da Ceppaloni, è stato per venti mesi il ministro della giustizia del governo italiano. Sì, è vero, siamo vaccinati, abbiamo avuto governi con Pomicino al bilancio, De Lorenzo alla sanità e Gava (!) alla giustizia. Poi, addirittura, Previti alla difesa, Calderoli vicepresidente del senato.
Però proprio questo è anche il momento in cui la chiesa cattolica…
10 Commenti a “Mastelliade”
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25 Gennaio 2008 alle 6:55 pm
Sono un’insegnante della regione Veneto e a sentire le grida esultanti dei miei concittadini alla caduta di “Prodi”, mi sono cascate le braccia. Ritenevo che, al di là, delle appartenenze ideologiche e di partito,non si potesse non riconoscere a Prodi l’ onestà e la volontà di lavorare per il bene del nostro paese. Capisco che per molti, soprattutto nella mia regione,l’ interesse proprio non coincida con l’ interesse della popolazione italiana, ma sentire volgarità e accuse infondate contro una delle poche persone che non ha mai dato adito a scandali ( nonostante ci abbiano provato in vari modi ad accusarlo ) e che ha riportato almeno un po’ sopra la sufficienza la nostra immagine all’estero, mi fa perdere tutte le speranze.
Non riesco proprio a darmi pace per questa dilagante cecità che ha colto così tante persone. Mi sembra che ritengano che le persone pubbliche, per essere degne dii governarci, debbano manifestare non virtù come coerenza, rispetto, attenzione ai bisogni, moralità ma arroganza, volgarità disprezzo verso tutto e tutti. Viene apprezzata la potenza e la capacità del singolo di ottenere comunque ragione al di là d ogni evidenza.
Mi domando come non ci senta presi in giro da alcune persone che tranquillamente ti dicono oggi una cosa e domani il suo esatto contrario.
Io credo che l’ alternanza politica sia una cosa giusta. Non riesco a capire perché i miei compaesani non tollerassero che questo governo potesse rimanere in carica per il tempo di una normale legislatura. Forse semplcemente perché dovevano pagare un po’di tasse e si sentivano ill fiato sul collo? Sinceramente io non trovo altre spiegazioni, perché, anche pensando che il governo Prodi non avesse fatto nulla, almeno non faceva i propri loschi interessi. Ma che dire? Forse questo dava un po’ fastidio a chi invece i suoi vuole farli senza preoccuparsi del futuro del nosro paese. Con grande amarezza saluto coloro che, come me, speravano di essere un po’ usciti dal tunnel. Marta
25 Gennaio 2008 alle 7:19 pm
Cara Marta, io la penso un po’ diversamente anche se rispetto il suo punto di vista. Anche Prodi ha i suoi fantasmi nell’armadio, per citare solo i piu’ noti la questione Cirio, lo scandalo SME, le consulenze Nomisma, ma non tralascerei i conflitti di interesse nel grande affare della TAV. Se ne parla anche nella sua pagina su Wikipedia, che certamente non si può sospettare essere di destra. Personalmente non e’ tanto il suo passato (preoccupante) a darmi fastidio quanto un modello di politica che lui stesso rappresenta egregiamente, e che con tutto ha a che fare eccetto che con il bene dei cittadini.
Destra o sinistra non c’e’ differenza, lo dimostrano mille episodi, non ultimo il fatto che il buon Mastella ballonzoli un po’ qui e un po’ la a seconda di dove tira il vento (di governo). E neppure Prodi fa eccezione. Lui non ballonzola ma semplicemente utilizza appieno i metodi della destra anche nella sua sinistra.
Grazie comunque per l’intervento. Buona serata,
25 Gennaio 2008 alle 8:38 pm
Grazie Marta. Pur condividendo molte delle cose che scrive (per esempio non mi importa dei fantasmi di Prodi ma di che cosa ha fatto il suo governo) tuttavia torno a ribadire che per me che pratico la politica in privato e la religione (anche) in pubblico, è la posizione dei cattolici in quanto tali che mi interessa. Se religione cattolica oramai fa rima solo con potere forse più che espandere il dialogo sarebbe bene pensare ad una profonda rifondazione.
Un saluto
mym
25 Gennaio 2008 alle 11:26 pm
Gentilmente mym ci ricorda che siamo andati OT (mi ci metto anch’io per quello che sto per dire) rispetto al contesto del suo post. Ma, rispetto alla maggiore sfrontatezza di certi personaggi, che riconosco con Marta, mi chiedo come mai nel primo governo Prodi e poi D’Alema non si volle affrontare la questione del conflitto d’interesse o quella delle TV e qui non s’è sistemata rapidamente, oltre a quelle, la “porcata” della legge elettorale di Calderoli? Per citarne solo alcune che oggettivamente hanno favorito il contestato, a parole, contendente. Chi ha il potere lo usi, come ha dimostrato efficacemente con tutta una serie di leggi a proprio uso e consumo il Cavaliere… e qui mi fermo, altrimenti mym, che voleva parlare d’altro, giustamente mi sgrida 🙂
30 Gennaio 2008 alle 12:03 pm
la frase di Leibniz: “questo è il miglior mondo possibile.”
30 Gennaio 2008 alle 12:30 pm
Ho censurato, eliminandolo, uno dei due commenti di Runix. Conteneva, mitigati dai puntini di sospensione, degli insulti personali a Mastella, Dini e alle loro famiglie.
Ribadisco che l’intento di questo post non è discutere dello stato etico dei governanti ma sollecitare una presa di posizione etica della chiesa cattolica sui politici che ad essa si richiamano di continuo. L’impressione è che, tacendo, si mischino al gregge i lupi, non pecorelle smarrite.
mym
30 Gennaio 2008 alle 8:37 pm
Ciao,
sono un po rammaricato che in questo tecnotopo si parli di politica applicata.
Ci sono numerosi spazi in cui fare sfoggio delle proprie posizioni in merito.
Detto questo, visto che avete voluto tirare fuori questo, che dovrebbe essere nobile, argomento, devo dire la mia.
Temo che, mentre il fantasma che si aggirava a meta del XIX secolo
e che mi ha dato l’opportunità di studiare, di avere un asilo per mio figlio etc.
stia perdendo, eccessivamente, il suo giusto posto nelle nostre visioni e utopie intese come dichiarazioni d’intenti,
l’uomo qualunque sia diventato la nostra maggiore aspirazione.
La differenza tra destra e sinistra c’e’ ed è profonda, viscerale.
Entrambe sono in crisi, ma continuano a indicare delle idee di società e di realtà antitetiche.
Non sono tra quelli che credevano in una palingesi politica con le ultime elezioni, un analisi à la Marx rendeva una conclusione del genere impossibile, ma speravo che si interrompesse lo schifo legislativo del periodo dello psico nano e questo de facto c’e’ stato, per poco, ma c’e’ stato.
Se ci chiediamo perchè certe questioni di maggior interesse per la sinistra non sono state portate avanti e per una questione di numeri, resa ancora più problematica per una gestione alla Moggi della politica, in cui le regole del gioco, la legge elettorale, vengono cambiate a proprio piacimento con un giro di telefonate.
Per quanto riguarda la famiglia Mastella, c’e’ poco da dire, ma non dimentichiamoci della famiglia Dini, entrambe con le mogli nei guai giudiziari ( articolo ).
Oltre a quanto detto ci sarebbe, da affrontare anche le questioni Veltroni e magistratura, ma il discorso diventa troppo lungo e come detto non penso che questo sia il luogo adatto.
Sicuramente, se Leibniz fosse un italiano di oggi non avrebbe potuto mai immaginare e dire la famosa frase: “questo è il miglior mondo possibile.”
Ciao,
R
31 Gennaio 2008 alle 1:40 pm
Questo ‘è’ il miglior mondo possibile, se non altro perchè è l’unico ‘reale’. Il fatto poi che possa non piacermi dipende da me, non da lui.
E se l’errore (mio, vostro, della Chiesa)dipendesse dal fatto che a causa della nostra insoddisfazione, delle nostre opinioni e dei nostri ‘credo’ ed interessi privati, tutti tiriamo a modificare la realtà in funzione di un nostro personale vantaggio, chiamando questa aspirazione ‘miglioramento’ o progresso? Per vedere con chiarezza questo meccanismo, basta osservare una micro-comunità, ad esempio una famiglia o una comunità di lavoro, ove tutti cercano di modellare le regole e i comportamenti secondo la propria idea di ‘buono’, che in realtà è l’espressione di un interesse soggettivo diretto o mediato. La risultante di tutte queste pulsioni, è appunto il miglior mondo possibile; espressione, summa dei componenti.
Anche la Chiesa tira l’acqua al suo mulino, come tutti i componenti di questa comunità di uomini-bambini molto capricciosi che siamo noi. E non va molto per il sottile …
Non sarò certo io a dire perchè e percome: sta di fatto che la Chiesa rappresenta inequivocabilmente un potere forte (politico, economico e indirettamente anche militare) col quale, chiunque intenda operare per dare una sua impronta al mutamento di questa realtà socio-politica(insoddisfacente), deve fare i conti. Sperare che sconfessi i propri politici? sperare che sconfessi la ‘guerra santa’? sperare che sconfessi le proprie banche e i propri scandali? le proprie alleanze inopportune? che si tenga in disparte?
perchè mai dovrebbe? Anche lei gioca per vincere; nel segno di Dio.
Però anche la Chiesa non pare poi così monolitica: al suo interno esistono orientamenti diversi, posizioni varie e variabili che lasciano un sottile spiraglio di evangelica speranza.
31 Gennaio 2008 alle 6:34 pm
Il 27 febbraio il vescovo di Ivrea, monsignor Bettazzi, ha pubblicato una lettera aperta in cui non sconfessa i politici che si adunano sotto le sottane dei preti per lucrare consenso, ma assume posizioni interessanti, religiose, chiare. Penso che possa essere una risposta adeguata, anche se indiretta al quesito che, nel post, indirizzavo al cardinal Ruini.
mym
14 Febbraio 2008 alle 8:06 pm
[…] Tempo addietro, subito dopo la caduta del governo Prodi, pubblicammo un post intitolato Mastelliade nel quale chiedevamo alla chiesa cattolica italiana di prender posizione nei confronti dei politici che, a nostro parere per mero calcolo, si proclamano cristiani, cattolici. Nei commenti di quel post segnalammo la lettera aperta di monsignor Bettazzi, un garbato riconoscimento allo stile etico di Prodi e del suo governo. […]