Ven, 12 Ott 2012
Convenuti dal monte e dal piano …
Il convegno-seminario di Urbino è stato un successo, nei numeri e nella qualità. La sala stracolma, una grande attenzione, presenze da, quasi, tutta Italia (Roma, Livorno, Torino, Reggio Emilia, Rimini, Ancona, Fano). Ottimi interventi, una discussione finale ha qualificato l’evento come vissuto.
Grazie soprattutto a chi ha contribuito senza apparire: Fabrizio e Alessandro in primis. Con ugual gratitudine: Giovanni, Verena e Irena. Naturalmente Jiso, apposta da Parigi, Patrizia Gioia venuta da Milano. Il professor Alfieri senza il quale nulla sarebbe possibile. E poi gli studenti dell’Università di Urbino, nelle cui vite è entrata una folata di follia: quella del Diamante ovvero della possibilità che il paradiso non sia solo un sogno.
20 Commenti a “Grazie!”
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15 Ottobre 2012 alle 12:22 pm
Sospiro dicendo “io non c’era…” Quando arriveranno i commenti di chi invece c’era?
15 Ottobre 2012 alle 12:39 pm
No comment! Affinché il vostro sospiro sia più profondo… 😡
16 Ottobre 2012 alle 11:21 am
Ero presente e il modo in cui è stato presentato il “testo” mi è piaciuto molto. Ogni relatore ha dato il suo proprio contributo volto alla comprensione/realizzazione di quanto enunciato nel sutra.
Jiso ha proposto una teoresi molto semplice, quindi di difficile comprensione perchè a volte si dà per scontato quello che non lo è mai, ma estremamente efficace e fedele allo scopo del testo.
Personalmente ho gradito particolarmente la tesi che invitava ad essere coautori dello scritto durante la “lettura”. Lettura che può essere compiuta, a mio avviso, soprattutto a gambe incrociate, senza fare dello stare a gambe incrociate un catafalco…
Un punto molto importante che si evince da ogni pagina è l’induzione alla risoluzione di qualsiasi ipotesi egoica, quindi invita alla estinzione di ogni dualità e con sè porta alla realizzazione di una posizione cosmologica e al superamento dell’antropocentrismo. Dogen docet.
Un ringraziamento a tutti per gli ottimi interventi.
16 Ottobre 2012 alle 11:27 am
Grazie a te. La tua presenza ha contribuito a comporre un momento importante.
Se il Ciel ci aiuta e i relatori mi assecondano, sto organizzando la pubblicazione, qui, degli interventi.
16 Ottobre 2012 alle 6:17 pm
Grazie a Nello per aver risposto al mio invito. E grazie a mym per la sua ottima intenzione: si, fallo(cioè: pubblica)!
18 Ottobre 2012 alle 5:15 pm
In attesa della solerzia dei tuoi adopererò il piede di porco. [sospiri]
1. Un vecchio arnese teologico è il concetto di Dio come sostanza composta. Gli attributi di Dio sono reali fuori di lui (Spinoza, Ethica). Questi attributi, o ‘parti’, – come preferiamo dire – , costituiscono l’essenza e l’esistenza di Dio – in altre parole Dio è le sue parti (ma dire che Dio è le sue parti e dire che Dio è i suoi attributi è diverso).
2. Nelle cosmogonie occidentali l’amor dei è implicito – Deus causa sui -, ma una teoria evolutiva della volontà di potenza postula per principio l’odium dei. Una passione che nell’economia della vita deve esserci, e quindi potenziata, sempreché la vita debba essere potenziata. Il teologo maledetto introduce un concetto di cui essergli grati: l’empietismo.
3. Il teologo maledetto, ovvero spregiatore di Dio ma accanito sostenitore della sua esistenza.
4. Un brivido di potenziale splendore è il non-presente dhr. – “Dante era uno scrittore fantasy”. I lav that guy!, “accattatèv e’ librì!”
18 Ottobre 2012 alle 5:16 pm
Ciao Hmsx, molto interessante.
Hai mai pensato di scriverle tutte ‘ste cose? 😕
18 Ottobre 2012 alle 5:18 pm
Se il Ciel mi aiuta leggerò con pazienza i vari interventi quando pubblicati. grazie.
18 Ottobre 2012 alle 5:39 pm
> Hai mai pensato di scriverle tutte ‘ste cose?
In verità in soffitta ho una cassapanca di quaderni che narrano la storia – ci sono molte versioni spurie. Buona parte della memoria esterna del mac è dedicata alla teologia politica – un piccolo omaggio a Carl Schmitt. Tutto scritto: sia a mano che in digitale. Avevi dei dubbi? 🙂
18 Ottobre 2012 alle 7:58 pm
Ma chi l’avrebbe detto!
19 Ottobre 2012 alle 11:08 am
– eh già, l’intero 2011 – annus horribilis in decade malefica – speso a scrivere: ‘Lo scrittore di neikosofia’.
mi sono lasciato alle spalle i filosofi, questi philousophes…
Ormai mi pratico la grande diffidenza, mica il piccolo dubbio.
« Parbleu!, les dialoguistes français. » – 😉
, subiendo a las alturas los adelantes; pero cuanto más subas más pequeño te vedán los envidiosos. El que vuela más alto es el más odiado. (cit.)
19 Ottobre 2012 alle 6:03 pm
Je n’ai rien à faire, uff , noia e boria…
Mi piace pensare all’universo come a un essere organico, qualcosa di vivo. Noi tutti siamo cellule di questo essere, e spandendo luce tutte le stelle che vediamo nel cielo forniscono il sangue che fluisce attraverso i suoi immensi cicli. Le forze che governano questo essere unico sono forze fisiche, proprio come quelle che controllano e compongono gli esseri umani. Questo universo irrequieto è proprio come certe persone: una belva selvaggia, incivile, indomabile. Penso come Agostino che “il coraggio è un amore che sopporta facilmente ogni cosa in vista di ciò che ama.” (De moribus Ecclesiae catholicae)
Me gustas señor. j’adore The Exalted Mahayana Sutra on the wisdom Gone Beyond called “The Vajra Cutter”.
20 Ottobre 2012 alle 7:26 am
>Un brivido di potenziale splendore è il non-presente dhr. – “Dante era uno scrittore fantasy”. I lav that guy!, “accattatèv e’ librì!”
grazie mille! (e tu, lo accatti? “non fa scienza, sanza lo ritener, l’aver inteso”)
vale la pena ricordare che il maestro di Dante, Brunetto Latini, era “hmsx” pure lui 🙂
20 Ottobre 2012 alle 12:54 pm
Certo che comprerò “Dante era uno scrittore fantasy” by dhr; però la lista dei libri da leggere è lunga. Vieni dopo Tom Wolfe, ma prima di Christopher hitchens. Non male…:-)
Piuttosto che ne pensi di spendere due parole sul cosmo stellato di Dante? Giusto per titillare la curiosità del lettore.
vale la pena ricordare che “se sai una cosa e non la metti in pratica equivale a non saperla” (saggezza popolare cinese)
20 Ottobre 2012 alle 1:04 pm
le parole sul cosmo stellato le spendo nel libro (dopo i capitoli dedicati al fantasy) ma qui sarebbe off-topic (aaaaaaambeh, fosse solo quello) yuk yuk
27 Ottobre 2012 alle 7:00 am
L’animo duro come il ferro brucia di coraggio guerriero; o cari, ricordate la forza ardente?
Stamane mentre a gambe incrociate facevo i miei esercizi ho preso a pulire la lama della mia katana e ho realizzato di non voler aspirare alla buddità. Vorrei nascere di nuovo samurai; sostenere con la sola forza di volontà l’onore del mio maestro; passare giorni e notti a divisar modi e maniere per battere il mio forte nemico. Perché un Dio mi ha ispirato un gran coraggio, non solo in guerra, ma anche e in misura ancora maggiore nei piaceri; invece, ci sono alcuni a capo di intere nazioni, totalmente schiavi delle donne…
(mi batteva forte il cuore, e mi limitai ad ascoltare. l’ardente coraggio si trasformò in pazienza, in scienza delle cose sopportate. i cristiani la chiamano fortitudo.)
27 Ottobre 2012 alle 7:04 am
Caro mym, sommo “precettore di pazienza”, se vuoi posso prestarti una katana delle mie di modo da dare ai tuoi solerti relatori un bella ripassata di zen Rinzai. 🙂
(non è bello fare aspettare una bella signora come Cristina…)
27 Ottobre 2012 alle 9:34 pm
Cristina, oltre alla bellezza, possiede molte altre virtù: una di esse è una pazienza ben allenata… in particolare, là dove il concetto di “tempo” è vuoto! Però non mi è chiaro, in questo caso, cosa dovrei aspettare.
Comunque ti ringrazio di essere intervenuto in mio favore, almeno così mi sembra.
28 Ottobre 2012 alle 7:06 am
> Però non mi è chiaro, in questo caso, cosa dovrei aspettare.
Ecco, Cristina, prenditi il tuo tempo, e con calma prova a rileggere il commento 4 (aaaaaaambeh, fosse solo quello) Zzz…
(ah, quanta pazienza ci vuole per restare calmi e indifferenti…gli eventi sono precipitati: quel che era ieri non è più oggi. dunque, sommo precettore, relax. i tuoi affezionati lettori hanno « una pazienza ben allenata… in particolare, là dove il concetto di “tempo” è vuoto! ») gulp
28 Ottobre 2012 alle 12:35 pm
Certo, il 4! me ne sono ricordata esattamente 5 secondi dopo aver inviato. Cosa vuoi, a una certa età, l’Alzheimer incipiente… senza contare che la mia distrazione è perlomeno pari alla mia pazienza! Ma vedo che anche tu, hmx, ti batti bene: doppio gulp