Mer, 7 Mar 2012
Conosco la Val di Susa, la Sacra di San Michele, i boschi, i massi erratici. Anche per questo, ma non solo, il/la TAV non ha mai avuto le mie simpatie. Poi l’altro ieri il signor Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha dichiarato a Skytg24 che procedere con il/la TAV è un dovere morale. No, non mi sta bene,
mi son detto. Non riconosco a questo (né ad altro) governo alcuna autorità morale sufficiente a prendere decisioni che dovrebbero essere, invece, elaborate sul piano puramente tecnico politico economico. Non penso si tratti di una questione da trattare secondo un principio astratto di morale (nel caso, allora, preferirei di gran lunga la morale di chi difende la Valle dal business). Penso invece sia opportuno dar voce a chi ha opinioni tecniche, articolate, motivate e fondate su competenza. Per esempio un gruppo di 356 (!) professori universitari, tecnici, professionisti del settore trasporti che chiedono al governo di ripensare la cosa. Così, se vorrà, il signor Catricalà (che spero ferratissimo sull’argomento TAV non solo dal punto di vista morale) possa esprimere una motivazione meno ridicola e convincerci.
17 Commenti a “TAV e doveri morali”
Se volete, lasciate un commento.
Devi essere autenticato per inviare un commento.
7 Marzo 2012 alle 9:34 pm
Nulla valgono le argomentazioni scientifiche contro l’arroganza del potere. Men che meno la ragione contro la brutalità.
8 Marzo 2012 alle 11:31 am
Però la partita non è ancora terminata. Vediamo se Monti (o il suo governo) è un … coniglio mannaro oppure se il rigore nell’approccio privo di pregiudizi è veramente una sua prerogativa.
8 Marzo 2012 alle 1:29 pm
Non so quanto Monti possa o voglia interferire con gli enormi interessi in gioco. In questo vecchio documentario, mai andato in TV, si spiega bene quali:
Basti pensare che un metro di TAV in Italia costa 7 volte (!) di più che in Francia o in altri paesi europei.
Per quanto riguarda i tecnici non-tecnici al governo direi che concordo con le conclusioni di questo articolo (http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/03/05/smonti/195632): se non sanno, sono dei cialtroni; se sanno, allora sono dei banditi.
8 Marzo 2012 alle 3:10 pm
TAV e doveri morali | La Stella del Mattino…
Conosco la Val di Susa, la Sacra di San Michele, i boschi, i massi erratici. Anche per questo, ma non solo, il/la TAV non ha mai avuto le mie simpatie. Poi l’altro ieri il signor Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza del consiglio, ha dich…
8 Marzo 2012 alle 5:37 pm
Oggi su La Repubblica c’è un articolo di Salvatore Settis intitolato Mafie, TAV e legalità. I confini del progresso che consiglio alla lettura. Dice tra l’altro “La linea Tav già realizzata fra Bologna e Firenze è certo un vantaggio per chi la usa, ma ha provocato la morte di 81 torrenti, 37 sorgenti, 30 pozzi e 5 acquedotti, inquinando con sostanze tossiche 24 corsi d´acqua. I responsabili delle imprese, condannati per disastro ambientale dal Tribunale di Firenze, sono stati poi assolti in appello: insomma, la strage ambientale c´è stata, ma nessuno è colpevole”.
8 Marzo 2012 alle 9:22 pm
Fa piacere nel quasi unanime, quanto acritico, coro pro-TAV leggere ogni tanto qualche articolo che pone la questione in modo più problematico.
Il punto purtroppo è che hanno già deciso che s’ha da fare e si farà.
I giochi son fatti e i proventi già assegnati. Come ci ricorda questo articolo (http://bit.ly/yEEHUR), Monti ha già firmato frettolosamente un accordo con la Francia (senza chiarire chi e come pagherà) per prevenire qualsiasi ipotesi di referendum.
Non resta che consolarsi con la fine ironia degli Oblivion: http://youtu.be/KVl3SJDXteI
10 Marzo 2012 alle 6:03 pm
Pare che il Governo abbia battuto un colpo. Sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri c’è un articolo di spiegazioni sui motivi per cui il/la TAV è un’opera necessaria con un PDF di domande e risposte. A me non pare sufficiente (rispetto alle obiezioni poste dai 356 tecnici), però è già qualche cosa.
16 Marzo 2012 alle 11:07 am
Ed ecco la risposta di Luca Mercalli all’articolo pubblicato dalla Presidenza del Consiglio
18 Marzo 2012 alle 9:14 am
ero sostanzialmente un no-no-Tav, ma se lo scopo era far cambiare idea alla gente, ci si sta riuscendo
18 Marzo 2012 alle 10:28 am
Lo scopo? No oggi ho mal di testa… 😉
La religione della crescita secondo me è alla frutta.
18 Marzo 2012 alle 1:37 pm
è alla frutta in Occidente, ma là fuori è pieno di gente che vuole avere “il frigorifero e la 600”. Tav o no Tav, questo pianeta non ha di fronte un futuro ecologico (e neppure logico, se è per questo)
18 Marzo 2012 alle 5:24 pm
“Se la testa del serpente cambia direzione prima o poi la cambia anche il resto” (da un antico detto erpetologico).
18 Marzo 2012 alle 9:17 pm
e perché il serpente dovrebbe cambiare direzione, se non lo fa da millenni?
19 Marzo 2012 alle 11:08 am
Se il serpente è la risultante dell’avidità ovvero vuol diventare sempre più grande, si volta via quando non c’è più nulla da mangiare dirigendosi verso la nuova preda. La crescita continua ha quasi divorato sé stessa, al serpente interessa sempre meno. Si sta voltando.
19 Marzo 2012 alle 6:40 pm
… ma la madre dei serpenti è sempre incinta…
19 Marzo 2012 alle 6:48 pm
Infatti. La speranza può essere solo di tipo “metafisico”: non c’è speranza. Ciò non toglie che -trovandosi in quel luogo (detto terra) a quell’ora (detta sempre)- si esprima un’opinione.
19 Marzo 2012 alle 9:42 pm
questo è sacrosanto.
una hope-in-aeon.