Mer, 27 Lug 2011
Come forse ricorderete, da alcuni anni la Stella del Mattino indice un bando di concorso per la miglior tesi di laurea sul buddismo e dintorni realizzata da un laureando dell’Università di Urbino.
Quest’anno, oltre alla borsa per la tesi, abbiamo bandito un concorso per premiare anche il miglior film documentario sul buddismo. Il concorso si chiama Documentare l’invisibile. Per poter partecipare occorre leggere con attenzione il bando, scaricare e compilare la scheda d’iscrizione ufficiale, inviarla tramite RR assieme al DVD del documentario che si vuol far partecipare all’indirizzo indicato sul bando, entro il 31 gennaio 2012.
Se pensate che questa iniziativa sia cosa buona fatela conoscere.
60 Commenti a “Film sul buddismo? Bandito!”
Se volete, lasciate un commento.
Devi essere autenticato per inviare un commento.
27 Luglio 2011 alle 7:11 pm
a quando il premio per l’opera d’arte (e/o illustrazione, fumetto…) sul buddsimo?
27 Luglio 2011 alle 7:11 pm
… o ancora meglio, sul “buddismo”?
🙁
27 Luglio 2011 alle 7:29 pm
Per i fumetti… “avendo” il migliore ci abbiamo il conflitto d’interessi: premiare Buddazot sarebbe stato imbarazzante. Invece un premio per il miglior dipinto, illustrazione o per un disegno “buddista” potrebbe essere un’idea. Son curioso di vedere che cosa ne potrebbe venir fuori.
27 Luglio 2011 alle 8:21 pm
lo hai detto, eh! testimoni tutti.
27 Luglio 2011 alle 10:30 pm
se organizzate io ci metto il plugin per votare il miglior fumetto direttamente sul blog…
27 Luglio 2011 alle 10:44 pm
[…] agli amici di Vangelo e Zen una iniziativa della Stella del Mattino, comunità buddista zen italiana. Ma prima, è opportuna una parola su questa comunità per non […]
27 Luglio 2011 alle 10:54 pm
Film sul buddismo? Bandito! » La Stella del Mattino…
Da alcuni anni la Stella del Mattino indice un bando di concorso per la miglior tesi di laurea sul buddismo e dintorni realizzata da un laureando dell’Università di Urbino. Quest’anno, oltre alla borsa per la tesi, abbiamo bandito un concorso per premi…
28 Luglio 2011 alle 9:54 am
E perché no una fotografia, un brano musicale, una danza, un racconto… includere cioè, come mi pare proponga dhr (1) tutte le arti, non solo cinema e saggistica.
28 Luglio 2011 alle 10:42 am
Ma certo (@ 1, 5, 8), ottima idea, sono d’accordo. Seguo l’invito di Px e ci penso io ad organizzare. Allora (scrivete il vostro nome a fianco alla parte di cui vi farete carico):
1) I denari per i premi li procurerà:
2) Faranno parte della giuria i sigg.:
3) Raccoglieranno materiale ed adesioni (fornendo il proprio indirizzo) i sigg.:
4) Si occuperà degli aspetti legali il sig.:
5) Si occuperà di reperire il luogo della premiazione, diramare gli inviti, pagare eventuale sala ecc. il sig.:
Per il resto siamo apposto: Px ci mette il plugin… 😉
28 Luglio 2011 alle 11:03 am
Q
28 Luglio 2011 alle 11:06 am
Quoto mym9.
Mi offro per un contributo in denaro e per far parte della giuria (ma non ho titoli, se non la mia passione per cinema e fotografia). Oppure posso proporre ad alcuni fotografi di mia conoscenza.
Ma forse mym9 era ironico. O no?
28 Luglio 2011 alle 11:09 am
Ehlalà, che sarcasmo… proponevamo solo di allargare il campo di meriti, il premio per ogni categoria può anche essere un serto di alloro e la pubblicazione sul sito, con un premio unico in pecunia (invariato nell’importo) per l’opera migliore fra le migliori. Per il resto, valutare solo filmati o anche opere di altra fattura non mi pare un gran aggravio di lavoro, per l’indefesso consiglio direttivo della stella…
28 Luglio 2011 alle 11:31 am
in mancanza dell’oro, l’alloro può andare bene. ma perché si deve subito burocratizzare tutto? può anche essere un concorso informale inter nos, con la partecipazione di amici e simpatizzanti, e la “pubblicazione sulle pagine di questo blog”.
28 Luglio 2011 alle 11:41 am
Allora, mi pare che ci siamo quasi, AHR mette i denari e un membro della giuria, jf allarga il campo, compila il regolamento, procura l’alloro, pubblica sul sito, valuta filmati e opere di altra fattura, dhr organizza un concorso informale inter nos. Quando siete pronti avvisate, così dico a Px, l’unico (con AHR, ma in seconda battuta) che abbia banfato solo per offrire collaborazione e non chiacchiere, di metterci il suo plugin.
28 Luglio 2011 alle 12:18 pm
Anche le idee sono forme di collaborazione. Non si comprende perché il dipinto era una buona idea che non creava scompensi(mym3) mentre altre forme d’arte suscitano problemi. Comunque l’alloro ce lo metto volentieri…
28 Luglio 2011 alle 12:19 pm
com mym non si può mai costruire nulla… accidenti allo zen che ci rovina la gioventù
28 Luglio 2011 alle 12:36 pm
La gioventù?
Scusate non è per partigianeria ma riquoto mym.
A me pare quello il modo efficiente e pratico.
Richiesta, segue soluzione.
Essere parte della soluzione non del problema.
O no?
28 Luglio 2011 alle 12:37 pm
Grazie per le idee. Ero un po’ a corto, ultimamente. Soprattutto di quelle (3) che potrebbero essere. Potrebbero.
(16): Lo stato ci ha lasciati soli!
AHR: sei la moglie ideale. O il marito? Mah, ti sposerei, insomma…
28 Luglio 2011 alle 12:40 pm
Allo stare, si preferì lo stato. Peccato, si perse un’occasione.
28 Luglio 2011 alle 12:44 pm
AHR: come non detto.
Nello, digli qualche cosa…
28 Luglio 2011 alle 12:48 pm
Da ‘Accattone’, scene finali
Accattone: “Ah! Mo’ si che sto bbene.”
28 Luglio 2011 alle 12:49 pm
Vabbe’, ‘sta vorta passi. Solo perché no’o sapevo…
28 Luglio 2011 alle 1:08 pm
cmq ho appena pubblicizzato il concorso video sul blog a cui si è linkati facendo click sul nick qui sopra (come direbbe Dante).
se riceverete milioni di adesioni, saprete con chi prendervela.
28 Luglio 2011 alle 1:12 pm
C’è un adesioni di troppo… 😛
28 Luglio 2011 alle 1:21 pm
>Essere parte della soluzione non del problema.
personalmente preferisco essere parte del problema, perché di soluzioni questo mondo ne offre già troppe.
28 Luglio 2011 alle 1:29 pm
Soluzioni troppe?
Vendute come soluzioni ma sono toppe: offre toppe soluzioni.
Come diceva il buon vecchio N.Young in HeyHeyMyMy “They give you this, but you pay for that”
Meglio essere parte di una soluzione… anche se rischioso.
28 Luglio 2011 alle 1:30 pm
nonché qui:
http://www.uraniamania.com/forum.php?board=21&action=display&threadid=5542
28 Luglio 2011 alle 1:34 pm
… e qui:
http://leragazze.wordpress.com/2011/07/13/i-programmi-tv-insegnano-ai-bambini-quali-sono-i-valori-importanti/#comment-5580
28 Luglio 2011 alle 1:47 pm
nInfoRichiesta:
non ho capito se è possibile ricevere mail quando vengono pubblicati nuovi post e/o commenti.
Potete dire?
Grazie
28 Luglio 2011 alle 3:16 pm
27-28. Grazie. Fossero tutti come te…
Cambierei pianeta.
AHR (29): certo che è possibile.
28 Luglio 2011 alle 3:45 pm
l’ho segnalato anche altrove, ma non te lo dico sennò ti monti la testa, e prende polvere (meglio che resti smontata dentro la sua pratica confezione in cellophane)
testa: sede delle ikee
28 Luglio 2011 alle 3:55 pm
Solo se di legno!
La testa delle ikee (Lo scrivo sennò AHR me chiede chevvordì)
28 Luglio 2011 alle 4:12 pm
be’ se lo hai segnalato altrove vuol dire che sei piuttosto distratto ;-), andrebbe segnalato proprio qui. proprio ora.
oppure si parla di metaloco.
va be’ non fa niente tanto non so leggere tra le righe, ché non c’entro.
Lo sapete che vi dico allora me ne vado su fb, che li si che è ganzo abbestia.
28 Luglio 2011 alle 4:14 pm
fb???
radiatelo!!!
o la radio ce l’avevi già?
28 Luglio 2011 alle 4:18 pm
no, ma ho il telo.
28 Luglio 2011 alle 4:21 pm
http://www.lastelladelmattino.org//index.php/comments/feed
28 Luglio 2011 alle 4:52 pm
Fantastico, AHR 36. Sei promosso capintesta!
Sempre quella.
dhr, dì la verità, con la 35 ti ha steso, eh?
Sul telo.
Metaloco (AHR 33)?
28 Luglio 2011 alle 5:20 pm
la 35? mica l’ho capita subito (e forse neppure ora).
io il radio non ce l’ho, in compenso ho l’Ulna che è una bonazza svedese.
9 Settembre 2011 alle 3:45 pm
9 Settembre 2011 alle 4:02 pm
Per restare in argomento “film”, quod habemus quando l’informazione infelice/triste è evolutiva/potenziante?
Ad esempio, what’s about “4:44 Last Day on Earth “ by Abel Ferrara?
(Venezia, 8 settembre 2011).
……………………………………Trama (spoiler)
La consapevolezza della fine del mondo – informazione triste – rende l’amore dei protagonisti assoluto.
…
Mi viene da dire ‘LEGGENDARIO!” – ( Anche se l’eternità ha l’infamante volto di Giuda?)
Vabbe’, dice, come si formalizza ‘la-cosa-in-sé’ in modo giocoso?
Ognuno ha il suo modo, la cosa in sé è sempre uguale a se stessa.
Domanda: “Che dicono i documentari sull’invisibile?”
9 Settembre 2011 alle 4:04 pm
@ dhr
OT
Gagliarda la biografia clandestina su Dante!
PS: ma il tenutario è in vacanza?
9 Settembre 2011 alle 5:02 pm
Ciao Hmsx, non sono in vacanza, per la verità l’idea è che io non lo sia mai perciò son sempre qui. I tempi son quel che sono, la fine del mondo tarda, i film sull’invisibile… invisibili, di Dante nonècche ci interessi granché ma OT, checcentra OT?
9 Settembre 2011 alle 6:28 pm
http://leragazze.wordpress.com/page/2/
Off Topic.
Mi sa che dhr si è convertito ad una nuova religione..:)
9 Settembre 2011 alle 7:05 pm
dhr cambia religioni, lingue e continenti come fossero cravatte
qui
http://he-art-dhr.blogspot.com/
dialoga con gli amerlocchi di buddismo, Dante e cristianesimo, nonché di arte ecc.
OT, praticamente non riesco a trovare nulla che non sia OT
Ciao
9 Settembre 2011 alle 9:53 pm
Grazie.
L’inglese di dhr è impeccabile! Lo prendo a modello..specie per l’italiano.. (ouch!)
> dialoga con gli amerlocchi di buddismo, Dante e cristianesimo, nonché di arte ecc.
..e disegna pure bene!
Spesso le trame dei film sull’invisibile si basano sul terrore dell’uomo per la dissoluzione dei propri limiti corporei (Dante docet)
9 Settembre 2011 alle 10:20 pm
ah ma siete risorti! al terzo mese, e vabbé, con un po’ di esercizio sfonderete il tetto dei 3 giorni.
grazie a hmsx per gli apprezzamenti, e a mym per la pubblicità (della serie: Purché se ne parli, pirla, per la…)
10 Settembre 2011 alle 10:22 am
Discorrer di nulla è gran arte.
Leggera, soave per nulla fondante e perciò liberante.
Poi, succede succede, ecco qualcuno vuol discorrer di Nulla, finisce l’incanto.
Mi piaceva quando bastava una veste d’ortiche per poter volare.
Volevate la rima, allitterata?
Il nulla è già con noi,
proprio proprio nella prima culla.
10 Settembre 2011 alle 11:00 am
l’hai scritta tu?! è magnifica.
[adesso mi farò la stessa figura di emme di una certa persona che, tempo fa, mi chiese ironicamente se andavo a sentire una conferenza di padre Carròn, leader mondiale dei Ciellini. Risposi: “Carròn dimonio, con occhi di bragia…” e lei: “Bella! l’hai scritta tu?”.
Autentica, giuro]
10 Settembre 2011 alle 11:08 am
Ho scritto anche quella che fa:
… batte col remo qualunque s’adagia,
d’autunno come le foglie. Pigre.
PS: la veste d’ortiche, però, me l’ha prestata Andersen. Non sia mai che si dica che io pesco qui e là senza dirlo.
10 Settembre 2011 alle 6:30 pm
Quante cose inutili ci piacciono.
Leggo il giornale di ieri con un pugnale nel cuore.
“Ti vogliamo salvare!” giura la stupida gente.
PS: l’ho scritta io pescando a iosa qui http://www.youtube.com/watch?v=glj-1_6zePs
Non sia mai che si dica…
Il fatto è che la scena pubblica comunica uno sconcerto annichilente. La civiltà occidentale sembra il progetto di un cineasta fallito: un capolavoro di follia. Si ha la sensazione che alla catastrofe seguirà una catastrofe infinita semplicemente per stupidità.
11 Settembre 2011 alle 9:05 am
L’interessante del cinema è il saper spiegare in maniera semplificata le tante versioni sul nostro mondo. A volte il cinema può coincidere con la storia e imitare la realtà fino a sostituirsi a essa. Ad esempio, realtà e rappresentazione, verità e messa in scena diventano inestricabili in film come ‘11 settembre 2001’ (Alan Brigant, 2002).
La soggettività toccata in sorte ai protagonisti è seria. Il fine del racconto è quello di introdurre il non identico, un modo diverso di prendere parte alla storia e testimoniarla.
In un certo senso si diviene soggetto di se stessi all’interno di un’epica collettiva, plurale e simultanea.
(il pomeriggio dell’11 settembre 2001 ricordo una strana figura di emme. Ad una assemblea di pseudo comunisti presi la parola: “L’ attacco all’Occidente ha la radice nella stessa cultura occidentale, è inutile prendersela con gli arabi e causare altra sofferenza”. Replica: ” lei è un estremista. Simpatizza per il nemico. Prego si accomodi fuori”. Autentica, giuro)
11 Settembre 2011 alle 9:45 am
siamo due impenitenti, hmsx. poco dopo l’11 settembre 2001, vedendo una foto su una rivista, mi venne spontaneo realizzare questo collage…
http://he-art-dhr.blogspot.com/2011/09/twin-towers.html
ah già, e un premio per il Migliore collage sul buddismo? ne vojjamo parlà? 😛
11 Settembre 2011 alle 12:41 pm
L’11 settembre è stato il più straordinario laboratorio di nevrosi a nostra disposizione. Che c’entra l’arte? La rappresentazione estetica vuole forse celebrare l’energia terribile della violenza? Dov’è la bellezza nella sofferenza?
Quando la sofferenza non fa altro che ripiegarci su noi stessi, quando ci rattrista per quello che succede, quando cambia l’amore in odio e riduce il tutto in paura non è inutile?
Ecco,imho, la catastrofe dell’11 settembre – il sacrificio di tante vite umane – è stata del tutto vana. A distanza di dieci anni i problemi restano irrisolti, forse si sono aggravati. Rivedendo i filmati provo lo stesso tetro stupore di allora: “Non è possibile che sia successo davvero”.
12 Settembre 2011 alle 7:12 am
RIVELAZIONE MAGNETICA
Dunque l’arte è l’espressione estetica della propria interiorità al di là del concetto di bellezza.
La visione scaturisce dal contenuto che si ha dentro e si vuole trasferire in immagine: il bisogno dell’Uomo stesso alla sua umanità in una civiltà sempre più schiacciata su standard robotici, impersonali, lontani dall’umano. Solo che l’animalità, che una volta eravamo, ormai non è più recuperabile: “So che la creatura marina che un tempo fui è al di là di una frontiera”.
Con la progressiva chiusura interna al concetto di bellezza si introduce la nevrosi nell’arte.Più la rappresentazione estetica è paralizzante e distruttiva, maggiore la probabilità che il fruitore venga sgradevolmente coinvolto e colpito dal lento e faticoso processo di disgregamento della sostanza di cui è fatta la vita.
(E’ un po’ come sperimentare in se stessi, da adulti e non da embrioni, ontogenesi e filogenesi, le stranezze e metamorfosi, una dopo l’altra, del ritorno all’animalità, che non può avere altra conclusione che l’autodistruzione)
Riguardo alla realtà essa non può ingannare. Se della metafisica invecchiata e decaduta si parlò come di un’ illusione (scoprendone le pretese radici nella stessa ragione), il discorso presente può parlare al più di “racconto”.
Selbst der Geist wird Erzahlung”: anche lo spirito diventa narrazione.
12 Settembre 2011 alle 7:21 am
>RIVELAZIONE MAGNETICA
un capolavoro di E. A. Poe.
12 Settembre 2011 alle 12:03 pm
Per tornare ai film: c’è anche l’undici settembre di Ken Loach
12 Settembre 2011 alle 1:14 pm
… e “La 25a ora” di Spike Lee, nelle cui sequenze di apertura si vede Ground Zero com’era all’inizio del cantiere (inclusi i “grattacieli di luce” notturni).
12 Settembre 2011 alle 1:15 pm
L’undici settembre di Ken Loach mi era piaciuto un bel po’. All’interno di quel composto, la sua fu una considerazione molto interessante. Recentemente mi sono rivisto anche RifRaf, e non ostante gli anni passati è ancora efficace.
Saluti a tutta la banda.
12 Settembre 2011 alle 3:59 pm
benritrovato, AHR.
12 Settembre 2011 alle 7:28 pm
L’intensità dolorosa con cui si rappresenta la forma terrena dell’umano apre la strada alla autonomia dell’essenza terrena.
L’arte dimostra in modo intuitivo la necessità morale della bellezza immanente che, lungi dall’essere “la vanità delle vanità”, è uno dei massimi valori terreni, la “pelle” di tutti gli altri valori rivendicati e come tale è prova di sé e della propria validità tanto più quanto più è splendida, – anche se comporta, come spesso accade, la massima infelicità soggettiva. Lo sforzo morale,infatti, è premio a se stesso solo nel senso di partecipare alla grandezza.
“La potente cornice s’infranse per la strapotenza delle immagini che essa incluse (…) riusciamo a cogliere più esattamente il divenire immanente dell’essere senza tempo”.