Mar, 3 Mag 2011
Verso la fine di marzo vi fu, ad Urbino, una tavola rotonda dal titolo: Etiche della terra: l’educazione ambientale in una prospettiva interculturale organizzata dagli studenti dell’associazione Openhouse di Urbino e dall’associazione Time for Peace and Development di Pesaro, con il contributo della Provincia di Pesaro e Urbino e dell’ATS IV.
Vi parteciparono tre relatori: Salvatore Frigerio, monaco camaldolese, Mouelhi Mohsen, rappresentate sufi e Paolo Sacchi, della Stella del Mattino. Su queste pagine annunciammo l’evento con un post. Alla kermesse parteciparono un centinaio di studenti dell’università e della scuole superiori. Ora sono disponibili le relazioni scritte dei tre oratori. Ve le offriamo in pdf:
Mouelhi Mohsen: Dio è Bellezza ed Egli ama ciò che è bello
Paolo Sacchi: La chiara visione della realtà
Salvatore Frigerio: Il giardino consegnato
43 Commenti a “Verba volant…”
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4 Maggio 2011 alle 11:21 pm
Trovo veramente pesante leggere lunghi testi a video, quindi… spilucco e corro al finale. Però, più spilucco i testi di Doc, più sento il desiderio di assistere a una sua conferenza “ex auditu”. Chissà, forse sarò “exauditu” 😉
13 Maggio 2011 alle 4:03 am
Vorrei segnalare questo testo appena uscito e molto interessante, l’ho appena finito e devo dire che è una bella testimonianza di pratica autentica, arguta, senza alcun paraocchi.
L’unico punto sul quale non posso essere d’accordo, è il voler assimilare l’islam a tradizioni come quella cattolica-cristiana, hinduista, buddhista. Senza giri di parole, ritengo il culto mussulmano totalmente negativo, quindi demoniaco e assolutamente non sdoganabile quale culto con il quale dialogare.
Certo, dialogare con costoro é impossibile così come non “dialogare”…tuttavia, rispetto alla portata del libro é un aspetto marginale che io ingrandisco perchè credo che ovunque il pericolo islamico sia sottovalutato, mentre si continua a chiamare l’islam “religione”!!!! Per me è inaccettabile.
Considerazioni assolutamente personali.
Veniamo al testo:
PAUL KNITTER,
SENZA BUDDHA NON POTREI ESSERE CRISTIANO
CAMPO DEI FIORI FAZI EDITORE
APRILE 2011, PP.288, € 19,00.
C’è una pre-prefazione di p. Luciano Mazzocchi.
Dalla prima di copertina:
“Il mio dialogo con il buddhismo mi ha reso un cristiano buddhista? O un buddhista cristiano? Sono un cristiano che ha capito più profondamente la propria identità con l’aiuto del buddhismo? O sono diventato buddhista che conserva ancora vestigia cristiane?”
Il racconto di un’odissea religiosa,
una profonda riflessione teologica,
una testimonianza molto personale.
Il sacerdozio cattolico,
l’adesione al buddhismo,
il ritorno al cristianesimo.
Un modo completamente nuovo
di guardare al peccato, a Dio,
al mistero del male, all’aldilà
e soprattutto a se stesso.
Uno stile limpido e coinvolgente,
una lettura per arricchire la propria spiritualità attraverso un dialogo con le fedi altrui.
Un’opera pionieristica
che riflette l’avventura spirituale
che il nostro tempo ha appena iniziato.
C’è tanto, tanto, tanto di più, veramente un gran bel libro.
13 Maggio 2011 alle 4:09 am
Purtroppo, non ho ancora ricevuto il “Sutra del Diamante”!
13 Maggio 2011 alle 9:55 am
Ciao Nello, grazie per la segnalazione. Il libro di Knitter lo conosco, conto di scriverne a breve. Anticipo che lo trovo… un piccolo passo verboso verso il dialogo. La pre-prefazione invece, come ho già ribadito a Luciano, è assolutamente insufficiente.
Per ciò che riguarda l’Islam penso tu sia molto ingiusto. Se giudicassimo il cristianesimo dai preti pedofili o il buddismo dal suo appoggio al nazionalismo giapponese… Una religione è anche la sua attualità ma di attualità ce n’è più d’una.
Per la mancata ricezione del Diamante segnalo in alto loco.
13 Maggio 2011 alle 3:54 pm
Una piccola nota tecnica.
I pacchi postali viaggiano con velocità variabile, direi dai 2-3 ai 15-20 giorni.
Non chiedetemi da cosa dipende…
Per quanto riguarda il ‘Diamante’ abbiamo utilizzato la posta ordinaria non raccomandata, quindi un filo di rischio c’è.
Se qualcuno non dovesse ricevere nulla dopo un congruo tempo di attesa dalla data di spedizione (facciamo 20 giorni?!), per favore me lo segnali che in qualche modo si porrà rimedio alla incresciosa situazione.
13 Maggio 2011 alle 11:16 pm
>totalmente negativo, quindi demoniaco
… “demoniaco, demoniaco” è insegnato dal Così Andato come “non demoniaco”. [Solo] perciò è detto “demoniaco”.
14 Maggio 2011 alle 10:28 pm
Caro dhr, quando citi, cita anche le fonti.
La mia considerazione sull’islam non cambia.
È buio come l’inferno e non é ammessa ermeneutica…e quelli che hanno la verità, quelli che hanno la parola di Dio…non li reggo proprio.
L’islam, dalla sua origine é conflitto ovunque si sia insediato e quella è la sua “teologia”.
Kashmir, Mindanao, Indonesia, Sudan, Nigeria, Iran, Iraq, Egitto, Palestina, Libia, Somalia, Tunisia, Algeria, Ceylon, Bangla Desh, New York, Madrid, Londra, Milano, Kossovo, Croazia, Slovenia, Cina, Cecenia, eccetera, eccetera, eccetera…
Il nazismo di costoro, non trova confronto con nessuna altra tradizione religiosa.
L’unico “dialogo” accettabile con costoro è il silenzio assoluto, solo silenzio e niente altro.
Tutto l?eventuale “altro” sarebbe completamente inutile.
Una volta un sacerdote lefevriano mi ha detto: “La Madonna non dialoga con il demonio ma gli schiaccia la testa”.
Ti ga capìo vecio?
14 Maggio 2011 alle 10:37 pm
E poi ancora,
Afghanistan, Francia, Danimarca, Olanda, Svezia, Norvegia, Yemen, Syria, Turchia, Armenia, Pakistan, Emirati, Giordania…
eccetera, eccetera, eccetera….
sono ovunque e “in sonno”.
14 Maggio 2011 alle 11:13 pm
caro Nello, la “fonte” è… quella che stai attendendo.
temo però che servirà a pochino…
15 Maggio 2011 alle 11:13 am
Caro Nello, come già ti scrissi, le religioni non vanno giudicate dall’attualità, o almeno non solo da quella. Il cristianesimo per sette secoli (settecento anni!) è stato la religione in cui regnava la Santa (sic!) Inquisizione. Non solo qui e là, ma in ogni dove il cristianesimo era presente con le sue gerarchie. Le migliaia di preti pedofili coperti e protetti dal vaticano fanno un altro bel quadretto. Il tuo metro di giudizio è fallato. Non si può valutare una religione con gli stessi metodi della politica. Leggi (o rileggi) il Corano a mente sgombra. Se non hai serenità di giudizio non puoi valutare. Se guardi a At 5,1-11 con mente torbida concluderai che anche il Dio di Gesù è maledetto assassino, per cui i suoi seguaci…
16 Maggio 2011 alle 12:06 pm
Caro Nello, non sono uno specialista dell’islam né un esegeta del Corano, ho conosciuto vari fedeli dell’islam, sia italiani che di “paesi islamici” e non ho incontrato maggior intolleranza che nelle mie frequentazioni con testimoni di altre religioni, fossero essi cristiani, ebrei o buddisti. Non è senz’altro vero che l’islam non conosce ermeneutica, che è invece fiorente sia nel ramo sunnita che in quello sciita (basta pensare ai sufi), il Corano è un libro pieno anche di misericordia e non più “efferato” del cosiddetto Antico Testamento dove, per fare solo un esempio, Elia sgozza di sua mano 450 “falsi profeti” (1Re 18,20-40) e per buonuscita, proprio prima di essere assunto in cielo sul carro di fuoco, fa incenerire cento disgraziati solo per dimostrare di essere “uomo di Dio” (2Re 1,9-14). Nel cosiddetto Nuovo Testamento, senza arrivare alle perle di sadismo gratuito che mym cita, il discorso sul giudizio finale di Gesù (Mt 25,31-46) non pare ispirato dallo spirito del perdono, di cui i cristiani spesso sembrano voler rivendicare il copyright. Per secoli i paesi di religione islamica sono stati i più tolleranti e ospitali, come ben sanno gli ebrei sefarditi scampati alle persecuzioni cristiane degli spagnoli. Demonizzando si fa il gioco del demonio, e come pratica buddista mi pare esuli dalle paramita.
17 Maggio 2011 alle 8:53 pm
Ciao Nello, come sempre smuovi un pò le acque…hai tirato una bella pietra però. Secondo me gli estremisti ed integralisti vari si assomigliano tutti tra loro, indipendentemente dalla bandiera sotto la quale militano. Il vescovo Lefevriano probabilmente sarebbe stato un integralista islamico se fosse nato altrove e viceversa.
Mi pare indubbio poi che la storia dell’Occidente si sia caratterizzata per una strategia di colonizzazione culturale e spesso di genocidio in misura maggiore rispetto all’Islam, basti pensare al totale annientamento delle popolazione amerindie. Esso, così come la schiavitù, veniva giustificato teologicamente, citando la Bibbia, con la considerazione che le popolazioni dell’emisfero sud non potevano avere l’anima.
Chiudo con una frase paradigmatica del capo militare della crociata contro i Catari, credo Simone de Montfort, su come risolvere il problema di distinguere tra eretici e non tra la popolazione di Carcasson: massacrateli tutti, Dio riconocerà i suoi…
17 Maggio 2011 alle 11:01 pm
Carissimi,
il fatto che abbia stimato il testo di Knitter, non mi qualifica nè come cristiano né come cattolico. Non provengo da quella tradizione, quindi, le problematiche della medesima mi riguardano relativamente.
Non faccio parte del mondo cristiano (punto).
Quindi, rimando ai mittenti ogni appunto che NON mi riguarda e che possa poggiarsi su una tradizione di cui non faccio parte.
Né voglio entrare in disquisizioni esegetiche o teologiche o testamentarie cristiane in quanto proprio non mi interessa. Come ebbi già modo di dire in post precedenti, non cerco il dialogo con il cristianesimo ma non lo rifiuto, semplicemente, non ne sento la necessità. Punto.
17 Maggio 2011 alle 11:04 pm
per dhr 9,
io non sto attendendo nulla.
Non mi attribuire quanto non mi spetta.
Il tuo modo di dialogare è leso, fratto, e in definitiva non dice nulla.
Se il nulla era il tuo scopo lo hai raggiunto.
Non é il mio.
Saluti.
17 Maggio 2011 alle 11:16 pm
per mym 10,
carissimo, a me dei preti corrotti, delle suore loro sorelle non mi riguarda più di tanto… Non manderei MAI mio figlio nei loro istituti.
Okkey…?
Il mio “metro di giudizio” relativamente all’islam, può darsi che sia “fallato” e non ne ho voglia di spendere il mio tempo a parlare troppo dell’islam se non nei termini della negatività più assoluta che è così lampante e facile da dimostrare, su qualsiasi piano la si voglia analizzare, che mi sembra troppo banale stare qui a risponderti.
Ti lascio le tue opinioni e mi tengo le mie.
L’islam si “legge” per quello che è nei fatti, i libri per quanto espliciti non lo definiscono in modo così vero come i fatti. E ognuno è libero di guardare dove vuole e di girare la testa altrove o sognarsi una realtà virtuale. Contento lui…
17 Maggio 2011 alle 11:21 pm
Capisco. Tieni conto però che molto spesso quelli che credono di avere la verità (anzi la Verità) in tasca, di avere Dio dalla loro ecc, sono gli stessi che danno agli altri dei nazisti, figli del demonio ecc. Se tu dici all’altro che è nella tenebra totale, significa che ti ritieni nella luce più pura, cioè esattamente l’errore che tu attribuisci all’Islam (parliamo di 1 miliardo di persone, tra l’altro). Il dialogo non è un “di più”, è un elemento essenziale di ogni identità religiosa autentica- siamo tutti quanti immersi nella stessa luce crepuscolare; o nella stessa ombra se preferisci.
Ciao
17 Maggio 2011 alle 11:46 pm
per angelo 16, in diretta,
Jean Piaget ha detto “Il concetto di Dio é inaccessibile ai bambini”. Piaget é stato uno dei fondatori dell’epistemologia genetica che é una scienza. Questo a dire che i parametri di giudizio, relativamente all’islam poggiano su un sentire fondato su tanti fattori che si incrociano e mi permettono di dire quello che ho detto e che riconfermo. Poi, certo, si possono fare le pulci a tutte le tradizioni, ma quella mussulmana è la più pericolosa, quindi va detto fuori dai denti.
Quindi, IO, con le brutture espresse dall’islam, non c’entro carissimo. Che siano un miliardo o più, non cambia nulla, il culto resta demoniaco, poi, certo, Jung diceva che bisogna dialogare anche con quello, mentre la Madonna gli schiaccia la testa, e mai mi fu più cara questa immagine della Vergine.
17 Maggio 2011 alle 11:58 pm
per jf 11,
non sono per niente convinto che vedere la realtà tale quale essa è, possa essere una pratica demoniaca, tutt’altro.
Io ho citato i conflitti perenni che questo culto demoniaco porta con sè dal suo inizio. Ho semplicemente fatto una cronaca sintetica pensando che fosse di dominio pubblico quella realtà, mi rendo conto dalle reazioni che così non é. Ma non devi attribuire a me una lettura privata del culto islamico, esso é conflitto perenne, quella è la sua “teologia”, ed è chiarissimo. Poi, non c’è peggior cieco di chi non voglia vedere.
I distinguo che produci sono acqua fresca rispetto alla loro storia che confligge violentemente anche al suo interno (i sufi sono tutt’oggi perseguitati).
Le Paramita, così come i precetti, vanno calati nelle “cause e condizioni” e qui ed ora è, e sarà sempre diverso per ognuno. Per fortuna.
18 Maggio 2011 alle 12:06 am
per angelo 12,
carissimo, io con gli stermini che citi non ho nulla a che spartire, hai sbagliato bersaglio e “capuccetto rosso” mi annoia assai.
Dell’Occidente mi frega ancora meno.
E di Lefevre e seguaci non so che farmene.
La Bibbia non mi interessa.
I Catari non mi interessano.
Simone de Montfort non mi interessa.
Gli Eretici non mi interessano.
La popolazione di Carcassonne non mi interessa.
Gli estremisti non mi interessano.
Gli integralisti non mi interessano.
Dio non mi interessa.
18 Maggio 2011 alle 2:04 am
Anche tu sveglio a quest’ora Nello, sarem mica colleghi eh? Mah forse sarebbe bello sentire uno dei diretti interessati, uno dei fedeli del Profeta…Salam aleikum
18 Maggio 2011 alle 9:50 am
per Nello 14,
non vorrei infastidirti, magari non ti interessa ma credo che dhr si riferisse alla fonte della citazione che gli chiedevi, ossia ‘Il Sutra del Diamante’ che è proprio quello che stai attendendo come dicevi in tuo post n°3.
Saluti
18 Maggio 2011 alle 10:17 am
Nello, per favore, smetti di insultare la religione islamica e, di conseguenza, i suoi seguaci. Se accade di nuovo eliminerò dal sito tutti i tuoi interventi.
Demoniaco è una qualificazione che implica un linguaggio (lo stesso di “la Madonna le schiaccia la testa”) che a sua volta implica violenza, aggressione.
Tra l’altro se non ti sei reso conto (cfr. n°19: “E di Lefevre e seguaci non so che farmene”) che il sacerdote lefevriano (al n°7) lo hai tirato in ballo tu per sostenere le tue tesi da santa inquisizione penso sia necessario tu rifletta di più prima di … tacere.
18 Maggio 2011 alle 11:38 am
@AHR 21
ohhh menomale che c’è ancora qualcuno che sa “leggere”. thanx.
18 Maggio 2011 alle 9:19 pm
per mym 22,
la violenza non é mia, io sono solo quello che la cita, esiste di per sè.
Non dipende da me se l’iconografia cristiana raffigura la Madonna con il demonio sotto i piedi, e citarla non implica niente altro che la verità del fatto medesimo.
Ancora, il fatto che io abbia citato il sacerdote lefeveriano, daccapo, non implica NESSUNA mia sottoscrizione o adesione a quella interpretazione del cristianesimo, è solo citare qualcuno che, entro una tradizione, ha opinioni e liturgie diverse da quelle “canoniche” vaticane.
Per questo posso dire: “Dei lefevriani non mi interessa”, che significa che per il fatto che li abbia citati, non sottende che li sottoscriva in toto o in parte.
Personalmente, non ho alcun timore del fanatismo di nessuno.
Esprimere una opinione, suffragata da secoli e secoli di STORIA, non è “offendere”, ma rendere giustizia alla verità, appunto, storica.
Liberissimo di cancellare tutti gli scritti che vuoi, le mie opinioni restano.
18 Maggio 2011 alle 9:28 pm
per dhr 9,
carissimo, i libri, per me, sono solo un pretesto, quindi, hai detto bene dicendo “temo però che servirà a pochino…”, ma non per la ragione che pensi tu.
Mai fondata la mia vita sui libri. Li lascio tutti ai capoccioni come te.
18 Maggio 2011 alle 9:37 pm
per AHR 21,
nessun fastidio, tuttavia, se acquisto un libro, è perchè non l’ho letto, o magari ne ho letto solo dei frammenti molto tempo fa e non lo ricordo più… Ergo, se citi un testo che non ho letto, o non ricordo, e presupponi, o dai per scontato che debba conoscerlo e debba ricordarmene i passaggi…è uno strano modo di ragionare e piuttosto autocentrico.
18 Maggio 2011 alle 10:10 pm
per mym,
se poi, in questo spazio non fosse possibile esprimere liberamente le proprie opinioni, basta dirlo.
E siccome, le censure e le minacce di censura non mi piacciono, ci liberiamo facilmente.
Basta chiudere qui.
Buon proseguimento.
19 Maggio 2011 alle 7:34 am
Caro Nello, come spero saprai, qui ci sono dei limiti. Accade dappertutto. Non credo che a casa tua l’uso del vaso da notte e del colapasta possa avvenire in modo indifferente senza conseguenze da parte dei conviventi. Ribadisco quello che ho scritto al numero 22.
19 Maggio 2011 alle 11:32 am
Scusatemi, torno sull’argomento sollevato a modo suo da Nello per porre due domande inerenti alle possibili strumentazioni politiche della religione e sul rapporto con l’Islam. La prima: certamente nei Vangeli e nel Corano vi sono passaggi che possono essere interpretati in senso bellicista e totalitario; nell’ambito della letteratura buddista non me ne viene in mente nessuno. Qualcuno ha qualche esempio del genere? Secondo: esistono che voi sappiate esperienze di immersione nello Zen anche in ambito islamico (penso soprattutto ai Sufi)?
Grazie
19 Maggio 2011 alle 7:35 pm
Se ..”La demonizzazione genera il demonio”
Ad ognuno la sua verità.. e i suoi demoni
Ad ogni astrazione.. i suoi bersagli
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/05/19/arrigoni-jewish-chronicle-%E2%80%9Cantisemitacome-hitler-meritava-di-morire%E2%80%9D/112279/
19 Maggio 2011 alle 9:31 pm
per dario 30,
confesso che quello che scrivi lo trovo inutile. Perchè non citi mai a chi ti rivolgi? Sarai mica un predicatore o un comiziante che parla al popolo?
La stampa è quasi tutta di proprietà del sistema di potere, e il sistema di potere, anche quando critica qualcosa, o denuncia qualcosa, ha per finalità suprema il mantenimento del quadro di potere medesimo.
Penserai mica che i grandi schieramenti politici siano diversi? La politica attuale è una “alternanza” tra uguali, e si può facilmente dimostrare.
Vedi carissimo, dire che qualcosa è demoniaco, non significa “demonizzare”.
Una affermazione, può essere contestata con opportune argomentazioni e nella elaborazione che si produce, si può arrivare a precisare meglio l’affermazione medesima.
Intendere il termine “demoniaco” in chiave “demonizzante”, significa non avere compreso il contesto e il senso dei termini medesimi.
La ricerca della chiarezza, il chiarirsi delle cose, il rischiararsi e il comprendere meglio qualsiasi cosa, non è mai una operazione negativa anche se si tratta del negativo stesso.
Se trovi che il discorso sia troppo difficile, dimmi pure che cerco di semplificarlo ulteriormente, o perlomeno ci provo.
19 Maggio 2011 alle 9:59 pm
per mym 28,
quello che hai scritto al post 22 è un errore dietro l’altro e non risponde per niente a quanto affermato dal sottoscritto.
1. Io non ho insultato nessuno, se analizzo qualsiasi dottrina con i parametri della civiltà comunemente intesa, posso affermare quello che ho detto perchè è suffragato dai fatti.
2. Relativamente al termine “demoniaco”, la tua lettura del medesimo è fuorviante, sarebbe come dire: non parliamo del tal soggetto perchè è violento. Il negativo esiste carissimo e va conosciuto per non esserne travolti, quindi, contiene una sua pedagogia essenziale. Conoscere solo la mano destra non è sufficiente, bisogna sapere anche della sinistra, per quanto mi riguarda.
3. Se l’iconografia produce immagini quali Idaten con la spada fiammeggiante, Manjusri, San Giorgio o l’Arcangelo Gabriele che trafigge il drago, e quindi anche la Madonna che schiaccia il serpente…bisogna capire bene il significato profondo di questi simboli, metafore, miti.
Qui, non esiste alcuna “violenza” di nessun tipo, quindi sei assolutamente fuori tema e mi attribuisci i TUOI errori di comprensione.
4. Relativamente ai lefevriani ti rimando all’ottimo post di Nello # 24 così ti schiarisci le idee ulteriormente.
5. il tuo post potrebbe avere aspetti accettabili ma sostanzialmente è la prosecuzione della tua errata e limitatissima comprensione di quanto avevo scritto precedentemente, quindi, un parziale errore che va a sostegno di un errore totale, il tuo.
Ciao.
20 Maggio 2011 alle 12:50 pm
ridendo e scherzando, siamo passati dal buddismo (il vuoto) all’esistenzialismo sartriano (la noia)
20 Maggio 2011 alle 2:23 pm
A Nello-31
Non rispondo agli apprezzamenti personali.
Comunque:
a) in un sito come questo dove si dialoga e “in cammino” si discute, prendere posizione a favore di un’affermazione, e quindi non essere d’accordo con altre, non significa essere contro qualcuno; non capisco perchè la metti sul personale.
b)ogni affermazione assolutistica è, in quanto tale, astratta, negativa di altre posizioni, e inevitabilmente chiusa, cioè non aperta a correzioni.
Dire, come fai tu (2), che “il culto mussulmano è..” significa affermare un’opinione,forse una posizione teorica, non un fatto indiscutibile; a meno che tu non possa assicurare di aver conosciuto personalmente tutte le comunità mussulmane del mondo.
Nessuno nega l’evidenza di molti fatti preoccupanti, ma, al di là di questi, gli studiosi del fenomeno, scoprono anche un mondo complesso e in movimento, un mondo fatto di realtà a volte molto diverse tra loro, una parte di umanità fatta di persone che guarda in modo differente allo stesso riferimento ideale, ma che soffre spesso i nostri stessi drammi, derivanti dal tempo in cui viviamo.
Come ci insegna la storia della scienza: oltre ciò che vediamo, “non tutti i cigni sono bianchi” .
20 Maggio 2011 alle 10:05 pm
per dhr 33,
non so se scherzi o fai sul serio, tuttavia, provo a sgombrare da eventuali devianze.
Il buddhismo con il cosidetto “vuoto” non ha nulla a che spartire.(Punto)
Il “vuoto” va maneggiato con cura…
Bisogna stare anche attenti a non passare dalla supponenza alla presunzione.
20 Maggio 2011 alle 10:47 pm
per dario 34,
la risposta giusta per te sarebbe che bisogna cercare i draghi veri e non quelli disegnati…
Tu continui a misinterpretare, a colorare come ti aggrada…e di per sè, non é male, ma se incontri uno che vuole stare, inteso severinianamente, quindi nel senso dell’espisteme, non te la cavi a buon mercato.
Vale a dire che non ti faccio “deviare”, ma, appunto, stare, essere.
Questo come premessa.
Adesso vengo ai tuoi rilievi.
Nessun “apprezzamento” personale, mi sono rivolto a quanto esprimi, e questa per me è una regola aurea. Se dovessi entrare nell’apprezzamento personale, non sarebbe mai per il personale in sè ma finalizzato allo stare, all’epistéme. Quindi sono oltre il personale, che non significa non includerlo, ovviamente, ma integrarlo, superarlo.
a) precisare il significato della terminologia in uso,quando viene interpretata in modo fazioso, é il minimo che si possa fare. Quindi nulla di “personale”.
b) non sono d’accordo. E continui a confondere, il culto, la dottrina, la teologia, la storia, con le persone e le loro sentimentalità, aspirazioni, eccetera.
La mia affermazione é relativa al culto.
Poi, si possono analizzare le problematiche di chi ci nasce dentro, quindi, la mia posizione è a priori, ed è lì che devi andare se vuoi essere contestuale, è lì che c’è il “drago vero”.
Non credo nel “dialogo” con l’islam e lo ritengo un pericolo assoluto molto più esiziale dello stesso nazismo, quindi, di conseguenza, non sono disposto a nessuna concessione a costoro.
20 Maggio 2011 alle 11:34 pm
asserì:
>Mai fondata la mia vita sui libri.
e poi asserì:
>se incontri uno che vuole stare, inteso severinianamente, quindi nel senso dell’espisteme
20 Maggio 2011 alle 11:35 pm
per quanto “espisteme” sia un termine “vuoto”, piuttosto e anzichenò
22 Maggio 2011 alle 6:15 pm
Buonasera, sono all estero (e non so dov è l apostrofo su sta tastiera) ma vi vedo, ossevivedo 🙂
Nello sei una peste.
Ciao a tutti
mym
22 Maggio 2011 alle 6:59 pm
boss, ci apostrofi senza apostrofo??!!
27 Maggio 2011 alle 6:43 am
Grazie alla bontà del moderatore, vorrei segnalare questo altro saggio molto interessante per gli interrogativi che pone:
IDA MAGLI
LA DITTATURA EUROPEA
BUR Rizzoli 2010
pp.200 €10,90
di cui a pag.32:
Sentivo antropologi affermare che “l’dentità non esiste”; che le “culture si integrano”. Sentivo psicologi negare qualsiasi forma di “personalità di base”, e bollare come “razzismo” anche il più casuale richiamo di qualche ignaro commentatore dell’attualità a un eventuale carattere dei popoli.
L’Europa, infatti, alla pari con l’America, aveva per prima cosa varato le leggi contro il razzismo, contro la xenofobia, contro l’antisemitismo; insomma contro qualsiasi affermazione avesse a che fare con il minimo sentore di “differenza”. Sentivo, infine, famosi storici della religione, analogamente ai teologi di moda per non parlare dei vescovi, dei cardinali, dei papi negare quello che avevano affermato per duemila anni a proposito della “novità” del Cristianesimo, quella che infatti si era sempre chiamata la “buona novella”. Adfesso “spiazzavano” con disinvoltura i loro poveri fedeli riferendosi continuamente all’Antico Testamento, al “nostro comune padre Abramo”, al grande legislatore Mosè, Gesù era un ebreo: punto e basta.
Il nostro comune padre Abramo? Ma quando mai i cattolici si erano rivolti al padre Abramo? C’era da scommetterci che non sapessero neanche chi fosse. Eppure adesso la Chiesa, la più alta gerarchia soprattutto, ne parlava come se si fosse trattato di cosa ovvia, naturale da sempre. Perchè? Cosa avevano da guadagnarci i cattolici, già tanto allergici ai racconti biblici così lontani dallo spirito dell’Occidente, da questa improvvisa pretesa di essere accomunati ai credenti dell’Antico Testamento?
L’antropola Ida Magli è studiosa molto accorta e il testo che ha prodotto è geniale.
27 Maggio 2011 alle 1:32 pm
Ciao Nello, grazie per la tua scheda. Mi pare interessante, però non ci puoi lasciare così: come risponde la Ida alla sua ultima domanda “Cosa avevano da guadagnarci i cattolici, già tanto allergici ai racconti biblici così lontani dallo spirito dell’Occidente, da questa improvvisa pretesa di essere accomunati ai credenti dell’Antico Testamento?”?
1 Giugno 2011 alle 1:19 am
Ciao mym,
da buona antropologa, la Magli non preconfeziona risposte, mette insieme tutta una serie di dati che permettono al lettore di operare sue valutazioni. Lei enuncia le scelte del Concilio Vaticano II° e quelle del suo maggiore sostenitore, vale a dire il pessimo Woytila.
Per mia opinione, Woytila ha speso montagne di denaro per sostenere il movimento di Solidarnosh svuotando le casse vaticane e non solo…Ora, coloro che detengono il potere bancario, o sono massoni, o sono ebrei (soggetti molto, molto vicini “teologicamente”), ergo, Woytila ha intrecciato rapporti con costoro (Calvi, Gelli, Marcinkus docet), da qui una deriva molto, molto pericolosa che ha indirizzato quel potere ecclesiastico verso lidi abramitici senza ritorno, vale a dire apocalittici (in quella direzione spinge violentemente la chiesa attuale, a mio modesto avviso).
Se vuoi leggere un bel testo su quel tempo ti consiglio, ma penso tu lo abbia già letto, l’ottimo saggio/inchiesta di:
DAVID YALLOP
IN NOME DI DIO
TULLIO PIRONTI EDITORE
un testo veramente notevole e molto coraggioso.
Certo, Woytila è entrato al soglio con il cadavere di Luciani ancora caldo…e, secondo me, sapeva benissimo come era finito.
Woytila, ha creato enormi problemi a tutti gli italiani, bisognerebbe parlarne a lungo…Lui voleva liberare la Polonia a tutti i costi…e…siamo finiti verso la realizzazione biblica per eccellenza che è l’Apocalisse, perseguita con pervicace energia dal Vaticano e dai banchieri e contro cui ha sempre combattuto il Cristo.
Scusa la frammentarietà ma penso che puoi mettere insieme il tutto.