Sab, 20 Mar 2010
Così come già avvenuto in passato, padre Luciano organizza un viaggio in Giappone. Dato il luogo e la durata (due settimane) il costo è elevato. Tuttavia di certo inferiore a quanto si spenderebbe per compiere un viaggio così articolato nel Paese del Sol Levante affidandosi ad una agenzia turistica. Il programma dettagliato sarà disponibile dopo Pasqua. Per ora è dato sapere che il viaggio, chiamato “pellegrinaggio”, comprende «… 4 tappe tematiche:
1) il Giappone moderno, la sfida della tradizione e della modernità. 2) l’anima scintoista del popolo giapponese. Lo Scintoismo è la religiosità della/nella natura; 3) il Buddismo, soprattutto Zen, religiosità introdotta, ma che profondamente si è radicata nella interiorità dei giapponesi quale via di liberazione dalla sofferenza e risveglio al modo vero di essere; 4) la piccola presenza cristiana e l’annuncio del vangelo cristiano con la sua carica carismatica di partecipazione al divenire storico del regno di Dio.
L’itinerario si svolgerà attraverso i luoghi più significativi delle 4 tematiche. Il pernottamento sarà prevalentemente nei luoghi religiosi buddisti e cristiani, alcune notti negli alberghi. Si vuole mantenere la spesa complessiva (esclusi acquisti personali) entro Euro 4.000,00. Chi è interessato dovrebbe comunicare la sua intenzione di aderire entro Pasqua». Le adesioni vanno indirizzate a padre Luciano, Villa Vangelo e Zen, Via Achille Grandi 41, Desio – Monza Brianza. Per comunicazioni dirette potete scrivere a lmazzocchi (at) lastelladelmattino.org
PS: mi scuso se in questo periodo la mia attività su questo blog è limitata. L’accumularsi di impegni di lavoro ed una salute non ottimale ne sono la causa.
6 Commenti a “Viaggiando in Giappone”
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23 Marzo 2010 alle 6:21 pm
Il Generale Inverno, di napoleonica memoria, batte in ritirata alle nostre latitudini sospinto dalle dolci brezze di madame Primavera. Il Generale Bagnasco, già ordinario militare per l’Italia e dunque provato indomite pugnace condottiero, guida l’eroica carica elettorale nell’insidiosa steppa trasteverina. Angelo di nome e di fatto, custode dei valori immobili,
protettore del partito dell’amore, è armato solo di evangelico motto, opportunamente contestualizzato, che diamine, è il terzo millennio, di strada se ne è fatta: “A Cesare quel che è di Dio”, che tanto Dio è benestante di suo.
ciao
23 Marzo 2010 alle 6:34 pm
Ciao Nudelook, bentornato. Che dire? Il privilegio di ospitare lo Stato Vaticano ed il suo re valgon bene un consiglio, seppure elettorale. Temo che la situazione italiana sia talmente deteriorata sul piano dell’etica, della morale, del senso civico, del gusto del bello e del buono che, pur turandomi il naso con cura, apprezzo l’interessamento del Cardinale e Generale (due titoli pazzeschi per una sola persona). Non che lo consideri buono -intendiamoci- ma è pur sempre meglio del disastro in cui viviamo; non dimentichiamo che il Generale (o era il Cardinale?) ha detto -anche- che i politici non dovrebbero rubare. Non è poco.
23 Marzo 2010 alle 11:26 pm
Non rubare eh?… Solo che poi il Generale si becca NON il 40% circa dell’8 per mille (tanti sono i firmatari) ma l’80%.
Perché? Perché lo Stato, alla chetichella, ridistribuisce i soldi in base alle percentuali delle preferenze. Da nessuna parte si fa pubblicità a favore della “firma per lo Stato”, nel cui caso i soldi vanno effettivamente all’erario pubblico. Se invece uno lascia “distrattamente” in bianco la casella dell’8 per mille, il suo denaro finisce alle religioni.
E siccome, con questo metodo, anche i Valdesi prendono il doppio del dovuto (seppure il doppio delle briciole, non il doppio dei miliardi come la Chiesa cattolica), una volta tanto se ne stanno buonini e non fanno polemiche.
Avevo provato a far notare la cosa scrivendo a un settimanale cattolico: si son chiamati fior di giuristi per reagire.
“Ninna nanna, Ge-e-sùùù… laraliiira lal-liiiraaa…”
23 Marzo 2010 alle 11:27 pm
p.s. Che c’entra con il Giappone? C’entra, che se tutti fossero come Hokusai *sospiro*
24 Marzo 2010 alle 10:35 am
Caro Mym, non è poco, tu dici (2), infatti è decisamente troppo. Il Carnerale (o Gerdinale, se preferisci) a una settimana da elezioni amministrative regionali, ha dato indicazioni di voto esplicite e inequivocabili, mettendo in risalto un tema che in Italia è regolato da una legge dello Stato e dunque non di competenza regionale. Ma al di là dei particolari tecnici, che un rappresentante altolocato di una potente istituzione religiosa, nella sua veste ufficiale di pastore di anime, dia indicazioni di voto qualsivoglia in uno stato laico è un vergognoso ricatto morale, non un apprezzabile interessamento. Se il richiamo a non rubare rivolto ai politici fosse qualcosa di più di un generico puffetto sulla manina, i ladroni governanti non si sarebbero levati in coro ad apprezzare e condividere l’esplicito sostegno alla loro parte politica. Oggi ricorre l’anniversario dell’assassinio di un diverso alto prelato, Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador. “Altro dirti non vo’”. Senza arrivare al martirio, se davvero come dici la Chiesa Cattolica è baluardo etico al disastro in cui viviamo, essa ha mezzi pressoché infiniti per esercitare influenza, anche politica, sulle coscienze, questi mezzucci le fanno torto. Per di più, in questi giorni, squassata da spaventose rivelazioni su connivenze, omertà, ipocrisie decennali riguardo a crimini ripugnanti commessi da rappresentanti della Chiesa Cattolica verso i piccoli che il Vangelo, a suo dire, le affida, la curia romana farebbe meglio a chinare il capo e tacere su argomenti che attengono alla sfera del sesso e del rispetto della vita umana.
PS. Anch’io mi sono chiesto che c’entra tutto ciò con il Giappone e la simpatica iniziativa di padre Luciano Mazzocchi, ma, suppongo, tout se tient.
24 Marzo 2010 alle 8:06 pm
Sono stata ampiamente superata nella trattazione degli argomenti, rispetto a quanto volevo dire che col Giappone non c’entra niente. Chiedo l’autorizzazione a fare un passo indietro… Autorizzazione concessa. Mi riferisco a quanto scrive mym: “..che la situazione italiana sia talmente deteriorata sul piano dell’etica, della morale…”. Dato che si parla di “politica”, direi che questi due valori non c’entrino niente, a prescindere dal fatto che non vedo la differenza tra etica e morale: etimologicamente è esattamente la stessa cosa. A me non importa niente che un pezzo grosso dello stato mantenga dieci amanti (purché maggiorenni) – è un problema suo e di sua moglie, se ce l’ha – o che frequenti transessuali: sono affari che riguardano la sfera privata e non il suo ruolo di personaggio pubblico: io non ho bisogno che il pezzo grosso mi fornisca un modello di comportamento, i miei modelli li cerco, se li voglio, in un altro ambito. Io chiedo all’uomo politico, anzi pretendo da lui, un progetto chiaro e aderenza a questo progetto, considerazione per “tutte” le categorie sociali e non privilegi nei confronti di qualcuna, rispetto dei diritti umani, ecc.: è facile per chiunque proseguire l’elenco. L’etica mi va bene, a condizione che sia interpretata come “etica politica” e non in senso generale. E tanti saluti al Giappone: beato chi se lo può permettere!