Mer, 23 Set 2009
Dall’amico JF riceviamo e volentieri pubblichiamo questa breve riflessione su un piccolo -ma non banale- fatto di cronaca.
C’è una signora molto agitata, che parla a raffica di libertà, di emancipazione, di ribellione della donna sottomessa e consenziente. Capelli al vento, labbra vermiglie, viso abbronzato, gli occhi invisibili dietro ai Raiban a specchio.
C’è una signora silente, nascosta dal velo, come sarà il suo volto, le sue labbra, di che colore saranno i capelli? Solo gli occhi si vedono, guizzo di vita, lampo di luce.
Gli occhi son tutti belli, specchio dell’anima.
Propongo il velo anche per i maschi.
8 Commenti a “Occhi”
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23 Settembre 2009 alle 4:03 pm
Approvo.
Cristo ha dato un esempio “trasformandosi” in un velo, silenzioso, muto, con gli occhi chiusi, praticamente invisibile se non a determinate condizioni.
24 Settembre 2009 alle 7:36 pm
Ma… il contrasto tra le due donne è così forte, che alla fine mi fa quasi tenerezza la donna che, nascosta dietro la maschera, in qualche modo “imposta” dalla società in cui vive, cerca comunque, magari in modo altisonante e sbagliato, di esprimere un suo disagio …
24 Settembre 2009 alle 10:08 pm
“Mea culpa” per noi maschietti. Marta ha colpito nel segno.
25 Settembre 2009 alle 1:53 pm
Meno male. Di tutto abbiamo bisogno, in questo nostro povero mondo, tranne che di un nuovo integralismo (buddista, questa volta).
Il giorno che questo, grazie anche alle signore con i raiban a specchio e il SUV, divenisse inevitabile – come accade per le dittature – sarà un giorno molto triste.
25 Settembre 2009 alle 1:57 pm
però…che occhi ammalianti!
25 Settembre 2009 alle 3:12 pm
Il contrasto fra due modelli, proposto con intenzionale malizia” (son pur sempre un maschietto italiano di fronte al femminile), non era certo inteso come invito a scegliere uno dei due come preferibile. Nessun modello è portatore di libertà, neppure (specialmente?) quando grida di esserlo; nessun modello annichilisce la libertà (voglio credere, altrimenti non ce ne sarebbe più traccia a questo mondo da tempo immemorabile) anche se può mortificarla, ferirla, ostacolarla. Là dove un modello, quale che sia, produce disagio e avvilimento (e la malizia maschile nei confronti della donna lo fa nei secoli dei secoli, ovunque) la libertà è offesa. Riusciamo ad essere impudichi anche quando difendiamo il pudore.
25 Settembre 2009 alle 3:43 pm
Ben detto, perbacco! Sottoscrivo.
25 Settembre 2009 alle 8:12 pm
Anch’io! Ciao doc!