Lun, 31 Ago 2009
Per la pagina Bibliografia commentata-Cultura cristiana l’amico Gennaro ci ha inviato una dettagliata scheda su uno dei classici della storia della mistica pubblicati in Italia: Storia della mistica. Dall’Iliade a Simone Weil di Marco Vannini.
Questa volta G.I. non si è limitato ad un breve commento o un’analisi generale del testo, ma ha sviluppato una puntuale ricognizione degli argomenti trattati da Vannini seguendolo minuziosamente sino alla fine, un lavoro utilissimo per valutare se e quanto il manuale di Vannini ci possa essere utile, senza dover leggere, per saperlo, 450 pagine… Lo scritto eccede la lunghezza delle schede sin qui pubblicate per questo ve lo presentiamo in formato pdf:
Storia della mistica. Dall’Iliade a Simone Weil
4 Commenti a “La storia della mistica”
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31 Agosto 2009 alle 7:10 pm
Tra le mille cose: Hegel nella storia della mistica! Sono… al settimo cielo, appunto. Ho appena terminato di ri-ri-ri-(ecc.)-leggere l’ “Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio”, che sembrerebbe centrare un piffero, e invece Hegel si rivela come l’ultimo esponente della teologia cosmica & mistica medievale. Di fatto, un remake dell’ “Itinerarium mentis in Deum” di san Bonaventura da Bagnoregio. Bene bravo bis all’autore, e al recensore che ha segnalato un’opera come questa.
6 Settembre 2009 alle 5:20 pm
Aggiungo un’altra provocazione: ritengo Hegel – che affermava l’assoluta transitorietà di tutto – più facile da far dialogare con il buddismo che non san Francesco, il quale aveva tutta una serie di certezze: il “signor papa”, la “realtà” del mondo ecc.
6 Settembre 2009 alle 5:30 pm
Sì, concordo per ciò che concerne la fenomenologìa o, se preferisci, la filosofia. Ma questa conta poco in ambiente serio (con pardòn) perciò il Poverello la sapeva abbastanza lunga da farci un tresette, con Hegel … solo chiacchiere.
6 Settembre 2009 alle 7:13 pm
Uno a zero. Però, se il criterio è saperla lunga e “non costruire”, penso che siano esistiti personaggi ancora più dialogabili, p.es. quel mistico inqualificabile di Jeroen van Aken, alias Hieronymus Bosch.