Sab, 18 Lug 2009
378 Indifferente agli allettamenti del mondo,
metti pace nel tuo corpo,
metti pace nelle tue parole,
metti pace nei tuoi pensieri.
379 Risvegliati da te,
sii l’osservatore di te stesso.
Consapevole e autonomo,
vivi felice.
380 Tu sei il tuo maestro.
Tu sei il tuo rifugio.
Guida te stesso
come un mercante controlla un cavallo focoso.
381 Vivi nella gioia,
segui fiducioso il cammino del Buddha
e raggiungi il luogo di pace
dove l’esistenza è a riposo.
Dhammapada
5 Commenti a “Cavalli focosi”
Se volete, lasciate un commento.
Devi essere autenticato per inviare un commento.
18 Luglio 2009 alle 8:28 pm
Che animali strani che siamo: più un messaggio è profondo e ben detto, più è difficile trovare un commento…
19 Luglio 2009 alle 10:13 am
“Un bel tacer non fu mai scritto”. Anonimo.
19 Luglio 2009 alle 10:16 am
… il quale Anomimo però HA scritto questo insegnamento.
20 Luglio 2009 alle 10:18 am
Snidato: l’Anonimo non è più tale: Claudio Monteverdi, nato a Cremona il 15 maggio 1567 e morto a Venezia il 29 novembre 1643. Ne Il ritorno di Ulisse in patria del 1640, all’inizio della scena ottava del quinto atto, Ericlea conclude il proprio monologo con queste parole: “Ericlea, che farai? Tacerai tu?
Insomma un bel tacer mai scritto fu.”. La stessa frase è ripresa da Carlo Gozzi ne La Marfisa bizzarra, poema faceto del 1911.
20 Luglio 2009 alle 12:06 pm
Nulla è più serio del faceto.