Ven, 6 Ott 2006
– In libreria da giovedì 19 ottobre
La parola filosofia abita in Occidente da non meno di 2500 anni, mentre ha compiuto appena i 130 nella sua forma ideografica giapponese. Il pensiero orientale, e quello giapponese in particolare, ha titolo per essere definito «filosofico», privo com’è della matrice greca, da taluni ritenuta imprescindibile? O forse è più problematico non parlare di filosofia che trattarne (col dovuto discernimento) in presenza di un pensiero di innegabile profondità di analisi, complessità sistematica, ricchezza epistemologica?Partendo da queste domande non retoriche il libro si propone di trattare alcuni momenti fondamentali della storia del pensiero giapponese, dai suoi albori in forma scritta ai giorni nostri, come tappe di un’evoluzione culturale. Non è dunque un manuale di storia della filosofia giapponese, né solo un compendio delle visioni filosofiche dei pensatori giapponesi antichi e moderni, ma piuttosto una passeggiata filosofica attraverso il Giappone. Il cui scopo non è solo la visita di alcuni luoghi di un pensiero lontano e prossimo a un tempo: ma anche scandagliare l’ipotesi se da questa prossima diversità non possa venire uno stimolo a rivisitar noi stessi, guardando i problemi di sempre con occhi diversi. Il libro percorre le tappe, che l’autore considera più significative e che l’indice scandisce, della particolarità del pensiero filosofico giapponese, per fornire al lettore elementi di conoscenza di una forma mentis tanto diversa dalla «nostra», riflettendo di pari passo se la ricerca filosofica possa essere strumento di dialogo fra le diversità o sia invece elemento di alienazione fra le identità.
* l’autore
Giuseppe Jiso Forzani (Genova 1949) ha studiato filosofia all’Università di Genova. Monaco buddista zen, ha vissuto otto anni in monastero in Giappone. Fra le pubblicazioni, ha curato l’edizione dal giapponese di vari testi di Eihei Do¯gen (1200-1253) fra cui Il cammino religioso (Bendo wa), Marietti 1990; Divenire l’essere (Genjo koan), EDB 1997; La cucina scuola della via (Tenzo Kyo kun), EDB 1998; Bussho – La natura Autentica, EDB 1999. Ha curato la voce «Filosofia giapponese» per l’Enciclopedia filosofica Bompiani.
Il libro si può acquistare online dal sito della casa editrice (Bollati Boringhieri) senza spese aggiuntive.
Un Commento a “I fiori del vuoto”
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8 Gennaio 2008 alle 11:26 pm
Nei giorni scorsi ho concluso la seconda lettura di questo testo ed ora il suo aspetto è ampiamente usurato…La prima volta fu quella, appena uscito, di una scorsa generale, nella quale rimisi insieme ben poco sul suo contenuto. Recentemente è giunto invece il momento di una forma diversa di lettura, quella che utilizza il lapis…. Ora al suo interno vi sono tutta una serie di segni strani e passi posti in evidenza… Lo ammetto, mi è piaciuto molto ed ha svolto il compito di entusiasmarmi non poco in certi suoi passi, oltre ad avere suscitato non poche domande su di me ed il mio vivere la vita…. Ora “i fiori del vuoto” riposa tranquillamente in libreria…