Dom, 21 Giu 2009
L’ELEFANTE
320
Come un elefante in battaglia
resiste alle frecce
io scelgo di tollerare
gli attacchi verbali degli altri.
321
Cavalli ben addestrati
sono fidati anche nella ressa
e degni di essere montati dai re.
Gli individui che hanno addestrato se stessi
a tollerare la violenza
sono ovunque preziosi.
322
Ci colpiscono i cavalli e gli elefanti
ben addestrati
ma più toccanti
sono gli esseri
che hanno domato se stessi.
323
Non su un animale ben addestrato
puoi cavalcare
verso la terra della liberazione,
puoi raggiungerla solo
sulla ben addestrata
cavalcatura di te stesso.
Dhammapada
11 Commenti a “Domatori di leoni”
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21 Giugno 2009 alle 9:27 pm
La natura della mente è amorfa come lo spazio -tempo..Non capisco,invece, perchè mai chi mira ad onori e ricchezze seguendo la Via venga scambiato, nelle stanze di potere, per un dissoluto..Cmq non faccio mai l’elemosina e, allora, come si fa ad intentare un processo buddista come è solita tra (con) “papi”?
22 Giugno 2009 alle 7:54 am
Si noti che la precisione è distinta dalla chiarezza, che implica la possibilità di accedere facilmente alla comprensione di un insieme di conoscenze, conservando una visione delle reciproche relazioni che caratterizzano i singoli elementi illustrati, nonchè dall’esattezza, che è il compimento di una procedura di calcolo e che non riguarda la proprietà linguistica nell’esposizione di un concetto.Insomma sogno un viaggio morbido nel mio spirito e vado via che vado via, mi vida così sia!
22 Giugno 2009 alle 12:00 pm
Leggo alla strofe 321: “Gli individui che hanno addestrato se stessi
a tollerare la violenza
sono ovunque preziosi”. Ciò significa che la violenza va tollerata? oppure… che cosa?
22 Giugno 2009 alle 12:44 pm
Significa che occorre imparare a non soccombere interiormente, a non lasciarsi addolorare dalla sofferenza. Il Dhammapada è un testo di spiritualità, non è un manuale di politica.
22 Giugno 2009 alle 4:22 pm
Naturalmente ti credo, non è un campo in cui possa permettermi di discutere; solo che “non lasciarsi addolorare dalla sofferenza” e “tollerare la violenza” non mi sembra la stesssa cosa.
22 Giugno 2009 alle 4:59 pm
Non ti sembra la stessa cosa perché non dai fortemente per scontato, da subito, a quale aspetto della vita si rivolga il sutra, ti fermi alla lettera. L’ingiunzione: “affogatelo” ha significati profondamente diversi secondo i contesti. Se la frase continua con: nel cognac prima di servire, è un conto, se continua con: e poi gettate il cadavere ai coccodrilli… forse cambia qualche cosa. Quando si parla dello spirito, “tollerare” è un’attività interiore.
22 Giugno 2009 alle 9:13 pm
Dando per scontato che, purtroppo, mi muovo in una logica diversa dalla tua, posso accetto l’attività interiore della tolleranza, va bene: ma questa tolleranza interiore rimane tale o nella prassi può invece diventare fattiva e anche combattiva? Se anche “cristianamente” perdono il violento ecc., ciò mi esime dall’agire con decisione nei suoi confronti? Grazie.
23 Giugno 2009 alle 9:19 pm
Se hai “tollerato” non ti sei alterata, sei serena, potrai prendere decisioni (meglio per il bene) a partire dalla serenità. Con l’augurio di non perdere quel bene prezioso.
24 Giugno 2009 alle 12:07 pm
Credo di aver capito. Le decisioni è sempre opportuno prenderle a partire da uno stato d’animo che tu definisci sereno, io lucido… E grazie per l’augurio.
24 Giugno 2009 alle 12:40 pm
Io non penso che sereno e lucido siano sinonimi in questo caso. Esiste la lucida collera e anche la lucida follia, per non parlare della lucida depressione. Difficilmente possiamo comprendere serena collera, serena follia o serena depressione. Il senso di sereno, in questo caso indica uno stato d’animo piacevole in senso leggero. Non la capacità di ragionare ugualmente.
25 Giugno 2009 alle 2:40 pm
Credo che lucida collera, lucida follia ecc. siano figure retoriche che si riferiscono al manifestarsi di queste passioni senza l’accompagnamento di vistose manifestazioni esteriori: tuttavia passioni restano e perciò comunque irrazionali.Sostituendo con “serenità”, d’altra parte, eliminiamo la possibile ambiguità….