Ven, 8 Mag 2009
Alcuni giorni or sono abbiamo pubblicato, per la rubrica All’ombra del Partenone, la traduzione di alcuni passi de L’Edipo Re di Sofocle per la penna di CC, che ci invia la seguente interessante chiosa
“Mi permetto di inserire qui un’osservazione relativa al fatto che da giorni occupa la prima pagina di tutti i quotidiani, in quanto ne ho azzardato un’interpretazione edipico – freudiana che, perciò, non mi sembra fuori tema. Mi riferisco alla dichiarazione di don Silvio secondo il quale donna Veronica si è fatta condizionare dai giornali della sinistra. Non è credibile che una persona, fosse pur dotata di un QI di poco superiore al 100, pensi seriamente che un’altra persona, con cui ha condiviso in stretta intimità interi anni di vita, si formi un’opinione ed emetta una valutazione, un giudizio in base a ciò che legge sui giornali:
sotto a tale dichiarazione ci deve essere qualche altra cosa che il soggetto in questione più o meno consapevolmente rifiuta. Nel discorso su Edipo ho tralasciato, tra le tante cose, anche il fatto che il re, non potendo accettare il responso che lo dichiara parricida e incestuoso, accusa il cognato-rivale Creonte di essersi accordato con l’indovino Tiresia per ordire una congiura contro di lui.
Il Nostro, quello di oggi, non può accettare una realtà in cui l’immagine di sé che si è costruito con l’aiuto di molti abili collaboratori, della cui rispondenza al vero ormai egli stesso si è fermamente convinto, venga messa in forse proprio da chi gli è più vicino: se ciò accade, chi dubita delle sue virtù – infinite e somme, a partire dalla carineria – necessariamente è vittima di malefiche forze esterne che tramano contro di lui. C’è una congiura, ordita dalla perfida sinistra, che non solo sobilla l’opinione pubblica, ma riesce ad alienargli il
sostegno financo delle persone più care…”
Grazie dell’attenzione
6 Commenti a “Il divorzio d’Edipo”
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8 Maggio 2009 alle 7:49 pm
Che stia attento. Edipo finì male…
9 Maggio 2009 alle 10:55 am
ma non si era detto che Edipo era un eroe??
9 Maggio 2009 alle 11:51 am
Si, Edipo si autopunì trafiggendosi gli occhi non appena giunse alla consapevolezza delle proprie azioni e se ne assunse la responsabilità. Parole come “consapevolezza” e “responsabilità” entreranno un giorno nel lessico agito dal personaggio de quo ?
9 Maggio 2009 alle 12:00 pm
Be’, poniamo, se qualcuno dice/pensa/è consapevole di essere il più abile, il più “in gamba”, il più ricercato (onny soi…) e si assume tale responsabilità elargendo sé stesso al popolo in modo anche divertente, benché un poco pecoreccio (la battuta “posso palpare un po’ la signora?” in mezzo a una tempesta come quella attuale sfiora il sublime) non è già un ingresso in gioco di queste categorie nel lessico agito?
9 Maggio 2009 alle 1:22 pm
Oh, si! ma è solo il primo passo: sicuramente Lui può fare anche di meglio!
9 Maggio 2009 alle 6:30 pm
Speriamo di no… 🙂