Sab, 25 Apr 2009
Molti di voi erano presenti, altri lo hanno saputo via e-mail, altri ancora non lo sanno. Il 19 aprile la Casa di Galgagnano, sino ad ora sede centrale della Stella del Mattino ed unica sede residenziale, ha terminato la sua attività ed ha chiuso i battenti, a parte le incombenze tecniche che si protrarranno ancora per qualche tempo. Un esperienza iniziata circa 15 anni or sono, figlia di un impulso iniziale in tutto o in parte esaurito, richiede un’eutanasia per lasciare spazio incondizionato al nuovo.
Che in quanto tale non ha ancora forma. Non vi sarà più, per poco o per sempre, un luogo fisico della Stella del Mattino nel quale le persone si possano riunire e soggiornare. La fine di un’era, l’inizio di un’altra.
Contemporaneamente vi è un cambio nella distribuzione delle responsabilità: Jiso Giuseppe Forzani lascia la conduzione della Comunità Stella del Mattino e tale responsabilità è affidata a Mauricio Yushin Marassi.
Potete leggere qui l’annuncio di Jiso, annuncio che è anche l’ultimo post pubblicato sulla pagina dedicata alla Casa di Galgagnano, pagina che rimane come archivio delle attività svolte in questi anni.
4 Commenti a “Importante avviso ai naviganti”
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27 Aprile 2009 alle 4:03 pm
Brindo con gioia a questa fine. Del resto chi desidera an EASY RIDE? E poi si sa,Buddha, il Divino,dimora nel circuito di un calcolatore con lo stesso agio che in cima ad una montagna o nei petali di un fiore.Agli ‘nostalgici’ propongo un tema: il bios dell’homo tecnologicus conserva la stessa verità d’espressione dell’homo naturalis?
27 Aprile 2009 alle 5:25 pm
Grazie.
Tu sulle cose che scompaiono, muoiono, si estinguono ci sguazzi, eh!. Anch’io, in effetti.
Il bios non conserva nemmeno se stesso, a maggior ragione…
Però, per non lasciare a mezzo storie vaghe, la risposta è chiara: trovato il bios risolto l’arcano.
27 Aprile 2009 alle 11:43 pm
Bè, a me dispiace, pur non essendoci mai stata presente fisicamente.
Forse sbaglierò, ma, a mio parere, si festeggia un inizio, non una fine, che comunque si voglia o si possa viverla, è sempre la fine di qualcosa… che come tale non è più…
27 Aprile 2009 alle 11:49 pm
Ciao Marta. Capisco. Festeggiare la fine è un modo di esprimere il proprio apprezzamento per ciò che è stato, invece di rimpiangerlo. Permette di vedere il nuovo con occhi accoglienti. E il nuovo non temerà di essere visto.