Sab, 28 Mar 2009
Ecco la terza puntata di Alan Lasting, sempre per la penna di dr. Certo che per essere uno sconosciuto ai più questo Alan la sapeva lunga. Il tuffo nel vuoto che annulla le differenze sì che ogni punto è il centro … non è discorso da pianerottolo. Non sapevo che l’haiku d’autore avesse un precedente anglofono così illustre. Ma, come dicono i miei estimatori: con quello che non so ci si potrebbe scrivere una nuova Treccani…
PS: buona ora legale a tutti, non se ne poteva più di questa situazione di illegalità.
And it gets clear now
That every any place in sky
Is all heaven the same
E diventa adesso chiaro
Che ogni singolo posto in cielo (sky)
È tutto “cielo” (heaven), fa lo stesso [o: allo stesso modo]
Haiku pieno di ambiguità, a partire dal titolo, che può indicare sia la tipica erba delle brughiere sia il nome di una donna: fidanzata, moglie, amante? In ogni caso un’esperienza, paesaggistica o amorosa, che dilata il cuore. (“Every any” dev’essere una ripetizione erronea, ma a eliminare uno dei due termini si rovina la metrica). Ovviamente il bisticcio più importante è tra “sky” e “heaven”, i due modi per indicare il cielo: quello fisico e quello spirituale. Sembra un riferimento ironico alla canzone Imagine di John Lennon, il quale auspicava “sopra di noi, solo il cielo fisico”, sky senza nessun heaven religioso. Lasting gli… risponde per le rime che tra le due cose non c’è differenza. Collocandosi così, forse inconsapevolmente, sulla linea di Origene e di Leibniz.
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