Mar, 20 Gen 2009
Tutte le sante domeniche e le altre feste comandate, dalla vicina chiesa degli Agostiniani alle sette del mattino (e poi ogni mezz’ora, sino ad una sorta di incongrua apoteosi a mezzogiorno) si leva un festoso e rumorosissimo scampanìo, insistito, lungo, fastidioso soprattutto perché la chiesa non ha campanile e perciò non ha campane. L’invadente buongiorno è infatti orchestrato da un aggeggio ad orologeria collegato a due grandi altoparlanti. Specialmente d’estate, a finestre aperte, il suono è così forte che addirittura occorre sospendere la conversazione altrimenti si dovrebbe, letteralmente, urlare per farsi sentire anche da un interlocutore molto vicino.
La cosa mi è tornata alla mente sabato scorso leggendo l’articolo de La Stampa di Torino Poletto: “Niente minareti in città”. In sostanza, l’ottimo Poletto dice: “poiché a Torino i battezzati sono tra l’80 e l’85% della popolazione non sarebbe giusto che la maggioranza fosse disturbata dal richiamo alla preghiera del muezzin, solo per rispettare il diritto di una minoranza”. Però in certi quartieri di Torino le percentuali sono molto diverse, la maggioranza non è più cristiana ma islamica: certamente Poletto avrà già zittito le campane delle chiese in quelle zone.
PS: lo yatagan è una sorta di corta scimitarra ricurva tristemente famosa sulle coste del Tirreno sottoposte alle scorrerie dei Saraceni
4 Commenti a “Minareti o… yatagan?”
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20 Gennaio 2009 alle 7:13 pm
Beh a me piace il suono delle campane. A determinate condizioni, però. Cioè
– quando le campane sono VERE;
– quando il paesaggio è rurale;
– quando la stagione è estiva;
– quando l’ora invita alla contemplazione;
– quando l’umore è giusto;
– quando il suono non è eccessivamente prolungato;
– quando non si sta facendo conversazione nelle vicinanze;
– quando ripenso che Antonio Ligabue di notte si immergeva in verticale nel fieno e cantilenava “dinnn donnn”;
– e tutta un’altra serie di fattori.
ciao ciao, dinnn donnn…
20 Gennaio 2009 alle 7:48 pm
Passo subito la lista al don (senza din), che prenda nota….
Ciao, mym
21 Gennaio 2009 alle 12:56 am
Ti immagini che ulteriore strazio una chiesa con le cacofoniche campane virtuali e di fronte un minareto con un muezzin stonato come una campana? Ha ragione Poletto, meglio stare in campana.
21 Gennaio 2009 alle 11:16 am
È esattamente quello che volevo dire con il post: non è questione di maggioranza e minoranza, occorre senso della misura e non rompere le scatole. In Marocco, a Meknes, anni fa fui in un albergo adiacente a un minareto: era una follia ancor peggiore di quella del don (senza din) qui a fianco.