Gio, 24 Feb 2022
Dopo un lavoro corale durato 5 anni, siamo lieti di proporvi il nuovo libro curato dalla Stella.
Edito da Mimesis, 400 pagine in formato 14×21, contiene la traduzione di quattro opere del quarto secolo, tre di Vasubandhu ed una di Asanga commentata da Vasubandhu. L’approccio alla traduzione, nonché le note allegate, costituiscono un nuovo punto di vista su questi due autori, la cui profondità e concisione ha portato, per 1600 anni, ad una quasi unanime errata interpretazione
Può essere definito un testo terminale: è un viaggio al termine delle parole. Nessuno ha mai spiegato meglio il senso dell’esistenza del buddismo e perché la pratica che esso propone sia radicalmente efficace nel dissolvere duḥkha, il mal di vivere. Ringraziando il Cielo, e Vasubandhu, per aver potuto lavorare ad un testo così interessante, ve lo proponiamo con un’avvertenza: Vasubandhu si esprime partendo dall’esterno del pensiero. Interpretarlo sulla base delle nostre idee preconcette, o di quelle che ci sorgono leggendo, porta altrove. Come dimostrano 15 secoli di fraintendimenti.
Se desiderate ricevere una copia gratuitamente, o a fronte di una donazione, scrivete a: servizio@lastelladelmattino.org
Come le altre volte, se riusciremo a recuperare quanto speso, lo utilizzeremo per la prossima pubblicazione.
25 Commenti a “Vasubandhu”
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24 Febbraio 2022 alle 4:50 pm
In questo giorno tristissimo, almeno c’è un buona notizia. Grazie 🙏
24 Febbraio 2022 alle 4:56 pm
Ciao Roberto.
Sì, è proprio un giorno terribile.
Se, almeno nelle menti di chi detiene il potere, ci fosse un minimo di coscienza di ciò che insegna Vasubandhu, la guerra non esisterebbe più.
Temo però che detengano il potere proprio perché non hanno un minimo di coscienza di quell’insegnamento.
24 Febbraio 2022 alle 6:01 pm
Grazie per l’impegno e il lavoro.
Il conflitto che si è appena acceso dimostra quanto non sia cambiato niente, altre parole ed altri volti, ma è la storia di sempre.
24 Febbraio 2022 alle 6:07 pm
Ciao Max, grazie
Sono cose da età della pietra, solo che al posto delle clave hanno le bombe atomiche …
24 Febbraio 2022 alle 6:50 pm
Una perla nella notte, brilla di sua sponte, forse non illumina le menti obnubilate dei potenti, soggiogati dal delirio della forza, ma se non ci fosse la tragedia sarebbe senza rimedio né speranza. Grazie!
24 Febbraio 2022 alle 6:55 pm
Grazie a te Jf,
La delicatezza del poeta vola più in alto dei jet pieni di bombe …
24 Febbraio 2022 alle 8:37 pm
C’è da dire che dei tanti conflitti accesi da sempre, questo ci sembra più vivido solo perchè lo sentiamo più vicino, non perchè lo sia davvero necessariamente. Siamo p.e. la stessa europa che ignora la sofferenza di (poche, e questo è un’aggravante) migliaia di profughi ai suoi confini. Sarebbe ora che tutti cercassimo la luce di perle così, e che – visto che si parla di poesia – quel “popolo cojone risparmiato dal cannone” volesse imparare qualcosa dalla storia, finalmente.
25 Febbraio 2022 alle 7:46 am
Sì Max, nel mondo è proprio così: impariamo tutti dagli errori, teniamo in debito conto la storia, tendiamo tutti al bene …
Insomma: “Tutti al mare, tutti al mareeee, a mostrar le chi***e chiareeee!”
:-/
25 Febbraio 2022 alle 5:29 pm
<<…seguendo la critica di Vasubandhu, occorre riconoscere che aggiungere, attribuire etichette o definizioni è alimentare quel processo di “costruzione dell’irreale” che costruisce e perpetua la situazione di vita detta ‘samsara’….>> (Dalla premessa pag. 36)
Con simili premesse – che assumo per promesse – che dire?! 400 pagine non sono tante, non sono poche..
Complimenti agli autori ed a tutti coloro che hanno collaborato alla magnifica edizione. Grazie di cuore.
25 Febbraio 2022 alle 7:38 pm
Ciao Doc, grazie, da parte di tutti.
Questa volta ci abbiamo lavorato in sette. Due, Alessandro ed Eleonora, non sono stati citati nei crediti all’interno del libro. Li ringrazio qui pubblicamente: è un piacere lavorare con loro, e con tutti loro.
27 Febbraio 2022 alle 12:07 am
Grazie tante per questo contributo!
Saluti,
Carlos
27 Febbraio 2022 alle 7:32 am
Grazie a te Carlos
Ciao
mym
3 Marzo 2022 alle 3:12 pm
Prova empirica dell’opera precisa, curata e meticolosa della Stella: la pagina 9 ha una riga di testo e il resto sono note 😉 Sicurmente un testo da leggere e rileggere con calma.
3 Marzo 2022 alle 3:12 pm
19, sorry
3 Marzo 2022 alle 4:31 pm
Sì, penso che il testo di una riga vada letto e riletto con calma, il resto … 😀
Mi scuso per la lunghezza del libro. Però, per chi ama le cose sbrigative, c’è il piano B: in fondo ci sono i testi nudi e crudi, in 40 pp si può sbrigare tutta la faccenda.
3 Marzo 2022 alle 6:27 pm
almeno secondo me, non ti devi scusare, chi vi legge non si aspetta di meno e non cerca sempre cose veloci…
3 Marzo 2022 alle 6:30 pm
Grazie Max, apprezzo.
7 Aprile 2022 alle 4:47 pm
@mym, 2
«Temo però che detengano il potere proprio perché non hanno un minimo di coscienza di quell’insegnamento».
E se fosse vero il contrario? E se detenessero il potere proprio perché hanno di quell’insegnamento un minimo di coscienza? Intendo quel minimo che consente loro di svalutare la realtà per manipolarla secondo i loro scopi. Se infatti tutto è vuoto, la realtà non è che mera rappresentazione mentale, niente è vero e tutto è permesso.
Il massacro di Bucha è stato commesso dai russi, oppure è l’ennesima provocazione dei globalisti? Vale tutto.
La dottrina di Vasubandhu è una dottrina pericolosa.
«La vacuità, male intesa, manda in rovina l’uomo di corto vedere, così come il serpente male afferrato o una formula magica male applicata».
7 Aprile 2022 alle 4:47 pm
Non posso non dirmi impressionato dalla lettura di Vasubandhu, sebbene, come mym ammette altrove, «non tutti i fenomeni sono perfettamente leggibili con i suoi schemi».
È vero che non rientra nel suo piano di lavoro dirci «come-stanno-le-cose», che le sue spiegazioni sono funzionali a condurci e mantenerci sulla via, ma questa via va percorsa con estrema attenzione perché lambisce il nichilismo ed è facile farsi traviare. Il nichilismo, com’è noto, constatando che la corrispondenza tra l’idea e l’ideato, tra il pensiero e la cosa, non c’è mai, finisce per negare la conoscenza tout court condannandoci a quell’osceno mercato delle opinioni di cui facciamo quotidianamente esperienza. Eppure «La realtà assoluta non può essere insegnata senza prima appoggiarsi sull’ordine pratico delle cose: senza intendere la realtà assoluta, il nirvana non può essere raggiunto».
7 Aprile 2022 alle 4:48 pm
L’ordine pratico delle cose, cioè il mondo fenomenico, è sì apparenza e illusione, ma anche l’unico strumento che consente di attingere la vera realtà, «realtà che solo i santi possono sperimentare, nel silenzio del cuore».
In altri termini, il dualismo è in sé un problema, eppure per noi il dualismo è obbligatorio per orientarci nel mondo, perché finché viviamo, viviamo in tensione tra bene e male, buono e cattivo, bello e brutto, vero e falso ecc. Portato alle estreme conseguenze, il pensiero duale mette capo a risultati non si sa se o quanto corrispondenti alla realtà autentica, ontologica, ma che comunque danno senso, stabilità, equilibrio, misura al nostro procedere.
Tutte considerazioni che tradiscono l’avvertenza di mym. Durante la lettura sempre la mia mente tornava alle cosiddette «10 tavole del bue». Chi ambisce alla liberazione da duḥkha? Chi funge da ponte tra samsara e nirvana, tra manifesto e non-manifesto?
«Nel non-pensiero c’è ‘chi?’ e ‘chi?’ mi accoglie e custodisce».
Insomma, mi pare evidente che abbia trovato la lettura del libro entusiasmante.
7 Aprile 2022 alle 5:01 pm
Ciao Hmsx, ben tornato.
@HMSX18
La possibilità che sia il contrario (ovvero che: in questo e altri casi si possa trattare del contrario) è reale. A mio parere proprio una consapevolezza parziale (e quindi distorta) del significato di vuoto è alla base del successo, per esempio, di Berlusconi, molto amico di Putin, nei tempi che furono.
Parlo di visuale distorta perché in quel modo (quello di chi fa la guerra o conquista il potere per mero calcolo personale) manca della comprensione di (cito a memoria): non è completamente pieno, non è completamente vuoto.
Ancor più concordo sul fatto che “La dottrina di Vasubandhu è una dottrina pericolosa”: mi è stato chiesto di tenere un seminario all’università basato su quel libro, mi sono rifiutato proprio perché temo davvero sia pericolosa se presa nel modo errato, anche per chi l’afferra nel modo errato.
7 Aprile 2022 alle 5:14 pm
@HMSX19-20.
Dissento solo su una “cosa” in @20: a mio parere non è che “il dualismo sia in sé un problema”, è l’uso che se ne fa che fa nascere il problema oppure no.
OT: non hai trovato nemmeno un refuso questa volta? Sulle bozze ci ha lavorato una squadra da paura 😎
19 Maggio 2022 alle 7:49 pm
Per gli amanti del genere: a p. 97 c’è un refuso.
Nel frattempo un amico, praticante di lungo corso, ci ha inviato una sorta di recensione, molto favorevole, che voglio condividere con voi:
“… un lavoro che ho trovato interessante, completo, chiarificatore e fonte di riflessioni inaspettate.
Non è un giudizio, ovviamente, ma solo la constatazione, l’osservazione, delle onde che questo sasso ha prodotto nello stagno che sono solito usare come specchio.
I quattro anni che sono stati necessari a voi per produrre questo lavoro saranno per me multipli per poterlo avvicinare in maniera almeno sufficiente. Non è un libro per tutti. Al contempo sono certo che “chi cerca trova” e, nel tempo, altri lo potranno incontrare ed apprezzare.”
31 Maggio 2022 alle 6:28 pm
Jiso ha trovato un altro refuso: p. 61, prima riga della citazione.
16 Giugno 2022 alle 7:44 am
Buongiorno.
Trovati altri 2 refusi: a p. 169, penultima, c’è una “e” di troppo. A p. 183, sesta, il punto e virgola stroppia. Con questi siamo a 5.