Sab, 24 Dic 2016
La prima edizione de La Via Maestra fu pubblicata nel 2005. Era un periodo nel quale avevo assorbito la profonda stanchezza dell’esperienza come operatore di comunità per tossicodipendenti e avevo consolidato il rapporto con l’Università di Urbino. Due eventi, questi, che avevano contribuito a trasformare profondamente la mia vita: era iniziata l’avventura di portare lo studio e la pratica del buddismo da un’area personale e di ambienti “religiosi” verso la costruzione di un percorso di studio per chi buddista non lo è, ovvero come fatto culturale inserito in
un contesto accademico. Anche per questi motivi, penso, quando ho ripreso in mano il testo non l’ho trovato scadente. Tuttavia, nel frattempo, sono io ad essere cambiato ed è questo cambiamento che ho tentato di riversare nella nuova edizione che vi sto presentando. Per fare ciò, è stato necessario riscrivere buona parte del libro, in particolare i primi due capitoli, più complessi dei successivi, che contengono gli elementi sui quali si basa l’intero discorso.
Grazie al cielo non c’è fine alle possibilità di miglioramento, per cui tra una dozzina d’anni uscirà la terza edizione, ancor più bella e più superba che pria… ma penso che già questa offra un’accettabile riflessione su quel fenomeno detto “maestro zen” e sul significato della cosiddetta trasmissione.
Come nel caso del Discorso, il disegno di copertina è di Doc mentre, come nel caso della Piccola guida, l’elaborazione digitale della copertina, l’impaginazione e la redazione del file .epub sono di Max.
Anche questa volta vi propongo il testo in due formati, .pdf ed .epub, per un diverso utilizzo, a stampa o digitale. In questa pagina potete trovare e scaricare liberamente ambedue le versioni del testo.
Il mese scorso, sullo stesso sito web del Vaticano segnalato nel post precedente, è stata pubblicata un’intervista-presentazione del Discorso di risveglio alla fede. Pare che il Discorso abbia nuovamente suscitato interesse in campo cristiano.
Il Natale è un giorno o un periodo particolare in Italia, in Occidente; anche se non è una ricorrenza buddista, chi più chi meno tutti ne sentiamo l’influsso. Un augurio di serenità dalla Stella.
18 Commenti a “La strenna di Natale”
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24 Dicembre 2016 alle 11:46 am
Grazie Yushin,
il tuo lavoro per me è irrinunciabile!
24 Dicembre 2016 alle 11:47 am
Auguri anche a te,
un abbraccio.
24 Dicembre 2016 alle 4:06 pm
Prego.
Però forse è bene che tu faccia sì che il tuo apprezzamento non sembri adulazione…
Ciao
mym
24 Dicembre 2016 alle 4:10 pm
E se ti stessi mettendo alla prova?
😉
24 Dicembre 2016 alle 5:23 pm
In quel caso, come sarebbe andata?
24 Dicembre 2016 alle 5:37 pm
Beh, alla grande!!!
Quando si dice la “presenza mentale”…
24 Dicembre 2016 alle 5:46 pm
Certo che come adulatore stai venendo fuori bene…
Per prova, naturalmente
24 Dicembre 2016 alle 5:54 pm
Per prova, è chiaro!
24 Dicembre 2016 alle 6:20 pm
Dalla facilità con cui mi hai smascherato, si direbbe che ti lodano spesso!
O è la rarità che ti è saltata all’occhio
24 Dicembre 2016 alle 6:27 pm
Né l’una né l’altra: è palese.
24 Dicembre 2016 alle 6:37 pm
Ahahah
Certi dialoghi andrebbero rivenduti come koan!
(Koan de no’ altri)
25 Dicembre 2016 alle 10:53 am
Se qualcuno comprasse ‘sta roba pensando si tratti di koan, be’ … gli starebbe solo bene.
Ma se qualcuno provasse a venderla come tale sarebbe un criminale.
25 Dicembre 2016 alle 11:51 am
Buon amico!
25 Dicembre 2016 alle 12:23 pm
Che stresss…
27 Dicembre 2016 alle 2:17 pm
Allora grazie alla Stella che nel suo piccolo illumina la via dove non c’è fine alle possibilità di miglioramento… Buona passeggiata a tutti. Con sobrietà.
27 Dicembre 2016 alle 4:05 pm
Prego, prego.
Comunque trattasi del TUO piccolo, non del Suo… 😛
3 Gennaio 2017 alle 12:59 am
Ho letto il testo un paio di volte e lo trovo molto chiaro, preciso, puntuale senza sbavature. Lo apprezzo molto, una sorta di medicina dello spirito, l’ho fatto girare tra gli amici ed è piaciuto. Complimenti a Yushin per l’eccellente e responsabile lavoro. Un caro saluto e grazie per l’opportunità
3 Gennaio 2017 alle 7:28 am
Ciao Nello, buon anno. I latini dicevano valeo si vales che, secondo Wikipedia, vuol dire “sto bene se tu stai bene”. Insomma, ci congratuliamo a vicenda e via. Comunque, non ho fatto tutto da solo: è stato anche per l’occhio acuto di Fred e la pazienza di Max (ha dovuto riaprire il file quasi 100 volte…) se il lavoro ha acquistato un aspetto così levigato. Grazie.