Mer, 28 Mag 2025
Il professor Raniero Gnoli si è spento a Roma il 05 maggio 2025, all’età di 95 anni.
È stato definito orientalista, storico, indologo, antichista e viaggiatore; allievo di Giuseppe Tucci, che incontrò nel percorso di studi alla Sapienza Università di Roma e che lo indirizzò allo studio delle scuole śivaite del Kashmir. Da questa dedizione nacque l’unica traduzione al mondo, in lingua occidentale, dell’intera opera del filosofo indiano Abhinavagupta, il Tantrāloka (Luce delle scritture, UTET, 1972).
Mentre i suoi primi lavori furono orientati al campo dell’estetica, The Aesthetic Experience According to Abhinavagupta (Serie Orientale Roma, vol. 11, IsMEO, Roma 1956) è ancora considerato un contributo essenziale, a partire dagli anni Sessanta iniziò a interessarsi al buddhismo avviando la traduzione e il commento di alcuni importanti testi come il capitolo Svārthānumāna del Pramāṇavārttika di Dharmakīrti (Serie Orientale Roma, IsMEO, vol. 23, Roma 1960) e più recentemente i due volumi dei Meridiani dedicati alla Rivelazione del Buddha (Arnoldo Mondadori, Milano 2001 e 2004), opere curate con il contributo di allievi e colleghi. Due volumi di ampio respiro che raccolgono numerose nuove traduzioni originali di testi sia del buddismo antico sia del cosiddetto Grande Veicolo.
È stato professore ordinario di Indologia presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza dal 1964 al 2000, nonché decano della “Facoltà di Studi Orientali” nella medesima università.
Di diverso ambito e parimenti di alto valore è l’opera Marmora Romana (1971), frutto della sua passione per le pietre e i marmi trovati e cercati tra Roma, il Medio Oriente e l’Africa settentrionale, testo recentemente ristampato per la Nave di Teseo.
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Lo ricordiamo con gratitudine per i testi che senza di lui non avremmo conosciuto.