Gio, 27 Set 2007
I religiosi, in quanto tali (cioè vestiti da o presentandosi come preti monaci ecc.) non si dovrebbero occupare di politica.
Quello che i monaci birmani stanno facendo è un errore di cui pagheranno le conseguenze -alcune le stanno già pagando- e, seppure in misura minore, le pagheranno tutti i buddisti del mondo, come pure molti altri che buddisti non sono. Tuttavia, in alcuni casi, certi errori vanno fatti, altrimenti non ha senso essere religiosi.
mym
15 Commenti a “Il senso della vita”
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27 Settembre 2007 alle 11:02 am
mah, non sono del tutto d’accordo. nel caso specifico mi pareva che stessero occupandosi della sopravvivenza della loro gente piu’ che di politica. o anche questo e’ politica ?
grazie,
pierinux
27 Settembre 2007 alle 11:09 am
Se fossero andati a coltivar patate (forse) non sarebbe stata attività politica. Scendere in piazza è¨ “far politica”.
Augh!
Ciao
y
27 Settembre 2007 alle 11:10 am
ok, capito, sono un po’ meno in disaccordo ora, ma solo un po’.
bye!
pfm
27 Settembre 2007 alle 11:21 am
Sono d’accordo sull’ultima frase “certi errori vanno fatti, altrimenti non ha senso essere religiosi”. Ricordo i vescovi combattenti dell’America Latina, pagarono sulla propria pelle. Anche “coltivar patate” è una scelta politica, quella di astenersi o far finta di niente. La peggiore!
Al
27 Settembre 2007 alle 11:33 am
Il senso della vita. L’errore dei monaci birmani…
I monaci non si dovrebbero occupare di politica. La loro resistenza pacifica è un errore di cui pagheranno le conseguenze. Tuttavia, in alcuni casi, certi errori vanno fatti, altrimenti non ha senso essere religiosi….
27 Settembre 2007 alle 11:35 am
Ci sono alcune petizioni online che si occupano dell’argomento:
http://www.petitiononline.com/Relieve/
http://www.PetitionOnline.com/kha8954b/
http://www.PetitionOnline.com/9848/
http://www.PetitionOnline.com/UNSCFRC/
http://www.amnesty.org/actnow/myanmar/myanmar_eng.htm
27 Settembre 2007 alle 12:38 pm
Vivere senza commettere errori, che bella vita serena!
28 Settembre 2007 alle 12:57 am
Anche se Samsara e Nirvana sono non due,le vie del mondo e la via del risveglio non sono la stessa cosa.
Uchiyama dice che (vado a memoria) seppur è sacrosanto liberarsi della povertà, la pratica del risveglio è totalmente su un altro piano.
Condivido questa tesi.
Certo, ho avuto un moto di orgoglio personale nel sapere degli accadimenti di Birmania. Mi rendo anche conto però di aver pensato in termini emotivi, a partire da quelle categorie occidentali che mi costituiscono e mi condizionano profondamente: benessere, democrazia, progresso scientifico e tecnologico, uguaglianza. Categorie relative. Categorie che, peraltro, mostrano oggi anche la loro faccia oscura, della quale non ci siamo forse ancora resi ben conto: la democrazia è sempre più una oligarchia; il progresso uccide il pianeta; il benessere allarga la forbice tra ricchi e poveri; l’uguaglianza, la libertà…restano quel che sono. Sogni.
Dunque, che dirne? Mi piace pensare che molti di quei monaci si siano mossi animati da un sincero senso di compassione ed abbiano scelto di donare un po’ del loro ‘buon’ destino a favore di tanti più sfortunati, per favorirne la liberazione. A costo di guadagnarsi un po’ di inferno karmico in più.
Ma non sarà stato così per tutti: molti si saranno mossi spinti dalle loro emozioni mondane, altri per acquisire meriti, altri per ordini di scuderia. O un po’ di tutto ciò.
E molti saranno rimasti nei loro monasteri, alcuni anche coltivando aspettative opposte a quelle dei manifestanti.
Bisognerebbe conoscere la situazione dall’interno, per capirne qualcosa.
Intanto però due cose sento che sono successe. E’ stato pesantemente incrinato il luogo comune che vede, almeno in occidente, il Buddhismo come dottrina della quiete e dell’estinzione; ed è iniziato un processo di liberazione e consapevolezza per un intero popolo che tanto ha già duramente pagato le coseguenze del colonialismo e della guerra, ed alla fine il sadico fanatismo di pochi oligarchi.
E mi sento meglio; ed anche un po’ migliore.
29 Settembre 2007 alle 6:02 pm
Segnalo la campagna “Free Burma”: http://blogosfere.it/2007/09/blogosfere-lancia-la-campagna-free-burma.html
Al
30 Settembre 2007 alle 9:57 am
[…] 106. La Stella Del Mattino – Ambito Buddista: Il Senso della Vita (post e fascetta) […]
30 Settembre 2007 alle 11:41 am
Forse tra qualche settimana, ripreso il solito tran-tran, avremo dimenticato ciò che avviene in quei paesi lontani così come ciò che troppi esseri umani patiscono ogni giorno in vari luoghi del pianeta… Questi monaci che sfilano a migliaia e si fanno ammazzare ma non demordono, muovono intanto qualche emozione profonda. Ci fanno ricordare che “non si vive di solo pane…” Chissà?
Il mio contributo ideale: http://protonutrizione.blogosfere.it/2007/09/free-burma-e-la-canzone-della-liberta.html
Al
30 Settembre 2007 alle 4:47 pm
“Free Burma” e la canzone della libertà…
Aderiamo alla campagna "Free Burma" e marciamo anche noi idealmente con i monaci birmani. Dedico a questi eroici difensori della libertà il testo di una vecchia canzone dei Gufi (anni '60):CANZONE DELLA LIBERTÀ G. Lunari / …
30 Gennaio 2008 alle 9:55 pm
[…] 106. La Stella Del Mattino – Ambito Buddista: Il Senso della Vita (post e fascetta) […]
21 Febbraio 2008 alle 9:51 pm
A Verona c’è stata una manifestazione in piazza Bra’ con i monaci cingalesi sindaco e presidente della provincia in testa .
Compassione e consapevolezza .
C’ero con tutta la famiglia .
Fradamiano
22 Febbraio 2008 alle 4:08 pm
Grazie per la segnalazione Fradamiano
Un saluto
mym