Mar, 2 Ott 2012
Inusitata mente, ad Urbino. Mercoledì 10 ottobre verrà presentato un libro della Stella. È un’occasione un poco speciale: quel libro è nato grazie all’amorevole collaborazione di tante persone, in primo luogo gli antichi e per sempre sconosciuti
Autori. Più recentemente hanno fattivamente collaborato affinché il libro vedesse la luce la Fondazione ARBOR, la Stella e l’Università di Urbino. Così è nata l’idea di fare come una piccola festa: riunire tutte quelle persone -a parte gli Autori dei quali rispettiamo il riserbo- e presentare il libro al dotto pubblico. Sarà presente, seppure per un breve saluto, il magnifico Rettore, prof. Stefano Pivato, e poi il decano della facoltà di Sociologia, professor Luigi Alfieri, Jiso Forzani e Kamada Shoki che appositamente giungeranno da Paris, la scrittrice Patrizia Gioia in arrivo da Milano, il neo prof. Gennaro Iorio da Bologna ed il sottoscritto. Hanno già annunciato la loro presenza le genti del gruppo zazen di Livorno, del gruppo di Torino e del gruppo di Fano. E tanti altri.
Siete invitati, a partecipare e a far conoscere l’evento.
E chi non sarà quel dì all’urbinata festa, dovrà dir sospirando: “io non c’era!”…
28 Commenti a “Udite udite”
Se volete, lasciate un commento.
Devi essere autenticato per inviare un commento.
3 Ottobre 2012 alle 11:57 am
ah! “io non c’era!”, “io non c’era!” fin d’ora … però cercherò di far conoscere…
3 Ottobre 2012 alle 11:59 am
‘Ncèsei mai….
Vabbe’, tre pateravegloria e la chiudiamo lì 🙂
Ciao Max.
3 Ottobre 2012 alle 12:17 pm
[…] http://www.lastelladelmattino.org/7573 ottobre 3rd, 2012 | Category: Avvenimenti, Conferenza, Giuseppe Jiso Forzani, Libri, Mauricio Yushin Marassi […]
3 Ottobre 2012 alle 12:27 pm
Grazie al Bukkaidojo per la collaborazione.
3 Ottobre 2012 alle 1:02 pm
io sarò non-presente, non-presente, per questo si dirà che ero presente!
(firmato) humei
3 Ottobre 2012 alle 1:28 pm
Naaaaa! Ma se abiti lì affianco. Questa me la segno. Oooooh!
3 Ottobre 2012 alle 6:23 pm
Ciao e grazie per l’invito che accolgo, verrò anch’io.
Nello
3 Ottobre 2012 alle 6:59 pm
A presto, allora, sei il benvenuto.
3 Ottobre 2012 alle 9:39 pm
Ribadisco che – ahimè – non potrò presenziare. Però impartirò solennemente di qui la benedizione Urbins et orbis (privi della supremas visiones).
3 Ottobre 2012 alle 10:22 pm
Dhr per l’occasione avrai indulgenza plenaria. Ricordati di passare alla cass… 😀
3 Ottobre 2012 alle 11:48 pm
Salve. Temo che mi proverò a raggiungervi. Occasione rara d’incontrarvi. Grazie per invito.
4 Ottobre 2012 alle 10:25 am
Grazie AHR, sei il benvenuto.
4 Ottobre 2012 alle 4:24 pm
Chiedo in anticipo una dedica sul “Diamante”.
5 Ottobre 2012 alle 10:11 pm
idem
5 Ottobre 2012 alle 11:34 pm
Ahimè
6 Ottobre 2012 alle 12:57 pm
Mi porterò l’attrezzatura; scrivere sui diamanti non è facile.
Naturalmente saprete che le dediche… si fanno solo sui libri venduti in loco 😈
Doc, mannaggia, se non vieni tu sentiremo una mancanza…
6 Ottobre 2012 alle 6:44 pm
mancanza…mancanza… come diavolo è stata insegnata?!
Cmq la dedica migliore è sempre quella fatta sull’acqua.
In alternativa anche sabbia e vento possono andar bene.
7 Ottobre 2012 alle 11:56 am
Ah, i bei tempi andati, quando non mancava la mancanza…
9 Ottobre 2012 alle 11:11 am
Bei tempi quelli. Ah, se avessi avuto più coraggio… chissà, forse starei a Parigi a scrivere ideogrammi!
Vabbé. Ad ogni modo, al fine di promuovere il business dello zen, e per rendere la democrazia più partecipativa, si offre in visione un video.
(iuuu webmaster? ci 6?)
…
Dice: ” Ma che c’entra con il sutra del Diamante?”
C’entra. “Solo una impossibile impresa può liberare l’uomo nell’infinito.”(cit.)
9 Ottobre 2012 alle 11:24 am
così, su due piedi, mi risuonano in testa le parole di Aurora, aforisma 94.
è così: il pensiero di..ehM..N è incastonato nel mio cervello. brilla come diamante al sole.
9 Ottobre 2012 alle 11:32 am
Promuovere il business dello zen è un ossimoro.
Se l’impresa è impossibile non val la pena parlarne. A meno che…
Avere un pensiero incastrato nel cervello, quello è un brutto guaio.
9 Ottobre 2012 alle 1:38 pm
> Promuovere il business dello zen è un ossimoro.
Questa la devi spiegare meglio visto che ‘Meditazione come via religiosa e buddhismo take away’ di Maria Chiara Maggio è un’ottima tesi che in gran parte condivido. Ad es. “(..)in particolare, la
tendenza alla secolarizzazione ha principalmente caratteri anticlericali ed essenzialisti, ed è guidata dai
104 centri laici di meditazione (…). In Occidente, la pratica secolarizzata porta alla rielaborazione in
termini *psicologici* della bhavana samatha-vipassana, fino alla sua traduzione in un vero e proprio
protocollo terapeutico etc” (cfr pag 106) Invece di *psicologici* avrei messo teologici – nella declinazione empia -, e molti sono gli spunti interessanti.
Niente ‘ameno che…’; non esiste missione difficile: esiste missione impossibile! 😉 O no?
PS: avere incastonato nel mio cervello il pensiero fisso della morte è stata una benedizione. l’ Hagakure la mia salvezza.
9 Ottobre 2012 alle 4:38 pm
Vabbe’. Se è zen garantito al limone non può essere business. Appena c’è tanticchia di business lo zen ha già cambiato gelateria, da un po’.
9 Ottobre 2012 alle 6:55 pm
Ti piace parlare per enigmi, eh? In verità l’empietà garantisce ciò che la psicologia promette: il rigore scientifico nel processo di conoscenza di sé, non di “guarigione” di sé – il che non è cosa da poco per condurre al meglio la propria vita. Infatti la psicologia cognitiva o comportamentista, ad es., hanno come scopo quello di ridurre la “dissonanza cognitiva” (Leon Festinger) di modo che l’individuo sia coerente con l’ambiente in cui si trova ad operare. Ovvio che non potendo cambiare il mondo ciascuno è costretto a cambiare il proprio modo di pensare e di comportarsi. E allora cognitivismo e comportamentismo non si riducono a mero conformismo?(cfr. pag. 105, punto 9, ibidem)
Il punto è sempre lo stesso: lo zen può cambiare tutte le gelaterie di ‘sto mondo ma ha senso solo se qualcuno mangia il gelato altrimenti non è.
9 Ottobre 2012 alle 7:55 pm
erràta còrrige.
empietismo, virgola, altrimenti non è.
9 Ottobre 2012 alle 8:02 pm
Sì, come il gelato. Con la differenza che si può organizzare un business pur facendo buoni gelati, con lo zen no.
20 Ottobre 2012 alle 12:08 am
Capisco. L’operazione dello sfruttamento commerciale dello zen – così come ben documentata da mcristina – ha il nobile scopo di vendere merci e wellness/mindfullness, ma no.
(business is another thing, but always the same…)
Da oggi ho uno slogan nel cuore che vale più di tutti gli altri: W l’empietismo! Per troppi secoli la Nazione si è rassegnata alla malapolitica: ora è arrivato il teologo maledetto. La sua perfidia celeste si proietta nelle regioni terrestri della potenza statale (il Dio in terra secondo il Leviatano di Hobbes). Egli piange in pubblico, insulta le istituzioni, elargisce finti e reciproci perdoni, imbroglia. Tuttavia il suo odium detta parole decisive: “Non bisogna aver paura dei politici. Sono loro che devono aver paura. Noi possiamo uscire per strada a testa alta, loro devono nascondersi. Noi siamo più di quella cieca minoranza che cerca di dominarci con le armi del potere e della paura”.
11 Agosto 2014 alle 7:08 pm
[…] http://www.lastelladelmattino.org/7573 […]